Recensione

Banjo-Kazooie: Nuts e Bolts

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a cura di Shiryo

Otto anni dopo loro ultima apparizione, Banjo e Kazooie tornano finalmente sui nostri schermi con un titolo diverso da quanto visto nei precedenti capitoli della saga ed una giocabilità innovativa.

L’inattività fa maleSconfitta la strega Grunilda e salvata Spiral Mountain, i nostri simpatici eroi hanno deciso di fare una pausa dalle avventure videoludiche e l’hanno presa sul serio, trascorrendo inattivi ben otto anni da quello che fu il secondo capitolo della serie. Tanto tempo a poltrire non è stato certo salutare, ed il dinamico duo ha ora più le fattezze di una svogliata coppia, in cui uno si distingue per obesità, l’altro per ozio.La loro tranquillità e, a dire il vero anche la loro noia, vengono interrotti dall’improvviso ritorno di Grunty, nella forma di un teschio parlante, che li minaccierà in maniera poco convinta, di infliggere loro dolore attraverso poderosi morsi sul sedere.Un inoffensivo cranio e due impacciati eroi, non sono certo un buon punto di partenza per un videogame superlativo, ed è per questo che l’assurdo trio si trova inaspettatamente dinnanzi un ambiguo personaggio, che si presenterà come “Lord of Games”, il creatore di ogni videogame conosciuto. Indispettito dall’inutilità della sfida che va profilandosi, il Lord decide di portare gli sfidanti nel mondo in cui vive, la fabbrica dei videogiochi, dove dovranno sfidarsi in prove tutt’altro che monotone. A questo scopo, con un sol gesto dona un corpo meccanico al teschio oltre che dei piccoli ma validi alleati, e rimette in forma i due carismatici protagonisti, facendoli tornare al luccicante splendore degli anni ’90.

Gameplay innovativo per il genereIl nuovo gioco Rare si presenta con una formula tanto particolare quanto innovativa. Sicuramente solida la base platform, che ci vedrà muoverci per mondi coloratissimi e svariate ambientazioni, raccogliendo note musicali che fungono da moneta di scambio e portando a termine piccoli missioni che ci faranno ottenere dei Jiggies, ovvero pezzi di puzzle che serviranno, mano a mano che vengono raccolti, ad aprire nuove aree per procedere nell’avventura.Ad una meccanica consolidata, si affianca invece una assoluta novità per il genere, ovvero il fatto che ogni missione o minigame, oltre che gli spostamenti nel mondo di gioco, avvengono alla guida di mezzi assolutamente particolari.Quasi facendo da caricatura ai più famosi titoli free-roaming, orso e pennuto avranno a disposizione sin da subito un semplicistico camioncino da cui potranno liberamente scendere e salire, con cui spostarsi nelle città principali per raggiungere le locations dei vari minigames e per portare i pezzi di puzzle vinti in un apposito contenitore. Ma la particolarità che rende unico il gioco è che potremo in qualsiasi momento accedere ad un garage, il Mumbo’s Motors, in cui potremo creare completamente da zero ogni tipologia di mezzo ci venga alla mente, utilizzando piccoli pezzi simili ai famosi mattoncini colorati e applicando motori, ruote, eliche, ali, simpatiche armi e quant’altro si riesca ad acquistare e reperire lungo l’arco dell’avventura.Le attività in cui dovremo cavarcela sono molteplici; si va dalla semplice gara di velocità, al salvare personaggi recuperandoli e portandoli in zone sicure, passando dall’interazione con lo scenario; un esempio divertente lo troviamo in una delle prime prove, dove dovremo caricare sul nostro mezzo delle pericolose palle di lava e lanciarle in acqua cosi da renderle inoffensive. Ogni tipologia di gioco necessita quindi di appositi mezzi, ed è perciò essenziale saper creare volta per volta i bolidi adeguati, siano essi veloci per le gare, lenti e potenti per gli scontri, capaci di navigare sulle acque o addirittura di prendere il volo..Durante lo svolgimento delle sfide ci viene mostrata una barra divisa in tre tacche colorate ed un indicatore che si sposta costantemente. Terminando la prova quando il puntatore è nell’area blu, otterremo tutti i premi in palio, ovvero un trofeo, un pezzo di puzzle ed una nota; completando con il puntatore al centro, ovvero zona oro, vinceremo solo il pezzo e la nota; mentre chiudendo all’ultima tacca dovremo accontentarci solo della nota, comunque utile per acquistare nuovi pezzi per migliorare i nostri mezzi, cosi da renderli adeguati al completamento delle gare piu’ difficili. Terminati i minigiochi di un area e tornati all’iniziale mondo di gioco, si riproporrà continuamente la parte meno divertente del gioco: dovremo infatti recuperare i tasselli vinti da appositi distributori e trasportarli in un contenitore al centro della città. Questa operazione sbloccherà nuove aree e, talvolta, una speciale sfera posta in cima ad una montagna dove si estende il castello del Lord dei Giochi. Sarà quindi necessario ripercorrere la stessa salita, prendere la suddetta sfera e portarla in ulteriori apposite apparecchiature che, grazie al globo magico, apriranno a loro volta altre aree. Questa parte di “collezione” e “posizionamento” di puzzle e sfere risulta presto ripetitiva, spezzando troppo l’azione del gioco vero e proprio e rendendosi talvolta noiosa.

Su le maniche, si assemblaIl sistema di costruzione è assolutamente versatile, seppur richieda una buona pazienza, soprattutto nei videogiocatori più piccoli, per acquisirne la manualità. Una volta apprese le dinamiche dei controlli sarà molto divertente costruire mezzi la cui varietà è limitata solamente dalla fantasia del giocatore, oltre che dai pezzi sbloccati.Se inizialmente avremo a disposizione solo un motore lento e poche parti di assemblaggio, già dopo qualche minigame vinto e qualche acquisto mirato, riusciremo a costruire potenti mezzi, capaci persino di volare se decideremo di attaccarvi eliche o ali.Proprio quanto si sbloccano i primi oggetti utili a spiccare il volo, si riesce a comprendere a pieno l’estrema profondità del sistema: posizionando una o più eliche rivolte verso l’altro su un normale mezzo di terra, questo salirà verticalmente quando acceleriamo e scenderà frenando, diventando di fatto un vero e proprio mezzo aereo dalle dinamiche simili a quelle di un classico elicottero. Se le medesime eliche vengono invece posizionate frontalmente e rivolte in avanti, oppure dietro al mezzo, questi diventano veri e propri propulsori, che permetteranno di correre più velocemente e di prendere il volo per brevi tratti sfruttando delle rampe, riuscendo a planare per lunghi tratti o restare in volo qualora il mezzo avesse delle ali, come un vero aeroplano.Nelle prove effettuate è capitato di posizionare due eliche sul muso di una vettura per renderla più veloce, fare un salto con una rampa e ritrovarla sospesa verticalmente in volo, dato che le eliche, trovandosi rivolte verso il cielo durante il salto, hanno iniziato a funzionare come pale di un elicottero.Sebbene la fisica dei mezzi sia palesemente e volutamente arcade, è apprezzabile la qualità con cui il motore risponde alle modifiche fatte ai mezzi e reagisca alla nostra guida, sbilanciandoli ai lati qualora il peso dei componenti non sia ben distribuito, e rendendoli più o meno veloci e potenti proporzionalmente al numero dei motori che aggiungiamo, ma dovendo far attenzione al peso totale ed al carburante disponibile.Fortunatamente, per chi non riuscisse a sviluppare la giusta abilità da meccanico o, semplicemente, non avesse fantasia e voglia di costruire da zero, saranno disponibili schemi già pronti, i Blueprints, semplicemente da caricare presso il meccanico, con cui ottenere ottimi bolidi con il minimo sforzo, apportando al limite solo modifiche nella colorazione o sostituendo i pezzi sgraditi, salvando poi il tutto come schema personale.

Bello e pulitoGraficamente parlando, da Rare ci si aspetta sempre un certo stile; l’aspettativa non è disattesa in Nuts e Bolts. I mondi in cui ci immergiamo sono puliti e colorati, con effetti e riflessi davvero apprezzabili sia in dettagli come gli occhi di Banjo, che in elementi più visibili come l’acqua, molto fluida e realistica, con bellissimi spruzzi che colpiranno la telecamera ad ogni tuffo dell’orso. I personaggi in generale sono ben caratterizzati, compresi quelli di contorno, seppur non presentino particolari costumi o dettagli.L’impatto visivo delle aree che visiteremo è sempre ottimale, con un leggero effetto plastilina che rende unica l’ambientazione, mentre meno apprezzabile è l’effetto pop-up di alcune texture, fortunatamente non troppo evidente e mai fastidioso. Proprio le texture, infatti, sono uno dei pregi della produzione, in quanto capaci di rendere al meglio l’effetto dei materiali con cui le città sono composte, mostrandosi dettagliate anche se osservate da vicinissimo.L’impegno sulla realizzazione del sistema di assemblaggio è evidente cosi come è ottimale la già citata fisica dei mezzi e degli elementi che troveremo nel mondo di gioco. Che si trasporti un oggetto nel proprio “carretto” o che lo si spinga fisicamente, noteremo sempre una realistica reazione dei corpi.Buone le musiche, molte riesumate dai vecchi capitoli della serie, e simpatici gli effetti audio, con personaggi che mugugnano i loro stati d’animo, lasciando la comprensione dei dialoghi ai sottotitoli.Se tutti gli elementi del gioco hanno una buona qualità, il prezzo da pagare sembra essere la lunghezza dei tempi di caricamento, spesso addirittura snervanti. In alcuni frangenti trama e giocabilità non aiutano nel ridurre i tempi di attesa, mostrando dialoghi spiritosi ma assai dispersivi, che vanno obbligatoriamente seguiti dato che tagliandoli non si comprenderebbe al meglio la trama (comunque spoglia), o peggio non si capirebbe lo scopo della missione da compiere, forzando quindi a cliccare sull’apposito tasto obiettivi con cui non appare un riassunto delle cose da fare, bensì si riavvia nuovamente l’ultima parte del dialogo utile a capire le modalità di completamento dell’attività.

Diamo via al PartyBen riuscito anche il comparto multi giocatore, anch’esso colmo di novità.Sia localmente che tramite Xbox Live è possibile creare un party e giocare a particolari sport o gare di velocità. Creato un party offline è possibile unire il proprio gruppo locale a quello di altri videogiocatori Live. Sicuramente divertenti le gare di velocità, ma ancor piu’ divertenti sono gli sport, tutti realizzati con il motore di gioco e basati sull’ottima fisica di cui il titolo dispone. Si va dal Golf, al Basket sino ai vari Sumo, Banjo Brawl e Soccer, dove rispettivamente dovremo stare in un cerchio piu’ a lungo possibile accumulando punti e cercando a nostra volta di spingere fuori dal medesimo i nemici che ci sfidano; combattere in una sorta di deathmatch contro tutti i presenti o portare un pallone unico per tutti i giocatori all’interno del checkpoint avversario. Sia che si tratti di gare di velocità che di sport, la possibilità di caricare i propri Blueprints rende la sfida assolutamente eccezionale, facendoci trovare al cospetto di realizzazioni sempre diverse e permettendo di vantarsi della propria creatura con amici e sfidanti live. In un gioco fondamentalmente platform, una tale qualità e varietà del multiplayer arriva tanto inaspettata quanto gradita.

– Innovativo e divertente

– Personaggi carismatici

– Varietà di scenari ed attività

– Editor dei mezzi unico e funzionale…

– … ma ostico per i meno pratici

– Alcune fasi noiose

– Caricamenti a tratti insopportabili

8.0

Rare ha deciso di “rispolverare” il brand Banjo e Kazooie, e lo ha fatto rivoluzionandolo e facendo evolvere qualcosa che ci si poteva aspettare essere tutt’altro che originale.

L’idea di creare un platform in cui fossero protagonisti i mezzi era di per sé già interessante e valida, ma gli sviluppatori hanno implementato un intero sistema di creazione di veicoli completo e unico: una piattaforma che, siamo sicuri, porterà le menti più creative a realizzazioni maestose.

Inaspettata la qualità del multiplayer, assolutamente non accessorio e anzi divertentissimo, grazie a numerose modalità originali capaci di dare valore aggiunto al gioco.

Tecnicamente ben sviluppato, seppur non superlativo, il titolo Rare sembra quasi vittima di un paradosso: l’aspetto da “platform arcade gioioso” potrebbe allontanare i giocatori meno avvezzi a tali scenari, avvicinandosi maggiormente alle richieste di un mercato più giovane; mentre la giocabilità scanzonata e abbordabile a tutti mostra risvolti inaspettatamente profondi, come l’assemblaggio dei mezzi, che potrebbero essere sottovalutati da utenti giovanissimi e diventare invece una peculiarità imprescindibile per videogiocatori più grandi ed esigenti, che potrebbero scegliere di acquistare il gioco solamente per mettere alla prova la propria creatività.

Banjo e Kazooie: Nuts e Bolts è quindi un platform atipico che si può apprezzare o meno, mentre è assolutamente oggettivo il poterlo definire un prodotto originale, diverso e innovativo.

Immancabile nella collezione di chi, a prescindere da tutto, sia stanco delle solite meccaniche videoludiche e stia cercando un prodotto nuovo e speciale.

Voto Recensione di Banjo-Kazooie: Nuts e Bolts - Recensione


8