Recensione

Bakugan Battle Brawlers

Avatar

a cura di Zephiro

Sfruttando il fascino e il seguito notevole della serie animata e ancor più del gioco originale, Activision si lancia nell’adattamento videoludico di Bakugan: Battle Brawlers, titolo che fa dei combattimenti fra sfere magnetiche il suo punto di forza. Sebbene il gioco abbia riscosso grandi successi in tutto il mondo, resta comunque intatta e complessa la sfida di riuscire a ricrearne le meccaniche (molto pratiche) nell’ambito di un videogioco. Riuscirà Now Production a sviluppare un gameplay che ben si adatta allo spirito della serie? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Sfere come se piovesseroSorvolando le modalità Arena e Tutorial che non hanno certo bisogno di spiegazioni, il vero fulcro del gioco è rappresentato senza dubbio dalla Storia che ripercorre, ovviamente, alcune delle tematiche trattate nella serie. Inizialmente, infatti, una volta scelto l’avatar che si preferisce, sarà possibile affidarsi ad un attributo fra i sei disponibili (i canonici Acqua, Vento, Terra, Fuoco, Luce e Oscurità) che stabilirà l’eroe Bakugan iniziale ed il resto del mazzo a disposizione. Prima di catapultarci nelle meccaniche di gioco, è necessario fornire una breve panoramica sulla trama affinché lo sviluppo degli eventi sia più chiaro per i novelli della serie. La vicenda originale vede in lotta Naga e Drago, seguiti dai rispettivi eserciti Bakugan, con quest’ultimo intento a riportare l’ordine sul pianeta d’origine Vestronia, alterato dalla scelleratezza di Naga. La storia si evolverà includendo personaggi sempre più misteriosi e sfide epiche. Tornando al gioco, una volta scelto l’aspetto e il nome del vostro personaggio, vi si presenteranno immediatamente i protagonisti della serie animata, capeggiati da Dan, pronti ad introdurvi nel mondo dei Bakugan. Da questo momento in poi sarà possibile andare al Parco per fare un po’ di pratica col sistema di combattimento, entrare nella propria Stanza per modificare il mazzo, l’abbigliamento e salvare la partita, entrare nel Negozio in cerca delle ultime novità in fatto di Bakugan e carte, oppure partecipare al Torneo. Ovviamente prima di catapultarsi nel Torneo, sarà necessaria un po’ di pratica per apprendere i rudimenti delle sfide che vi si pareranno davanti. La struttura prevista vi permette di guadagnare soldi spendibili nel negozio per migliorare il vostro deck iniziale, aggiungendo altri Bakugan e altre carte, sebbene non tutto sia immediatamente disponibile. I primi minuti di gioco li spenderete al Parco per sfidare alcuni dei vostri amici per acquisire dimestichezze col sistema di gioco, oltre che per racimolare un bel gruzzoletto da investire in power-up vari.

Sistema di combattimentoNonostante le discrete opzioni di personalizzazione che il gioco offre, il fulcro di tutto è nei combattimenti, le cui meccaniche sono immediate e piuttosto semplici da carpire. Ogni giocatore ha il proprio set costituito da tre carte Portale, tre carte Abilità e tre Bakugan. Tralasciando i Bakugan che rappresentano le sfere da combattimento, ogni tipologia di carta porta con sé dei vantaggi da distribuire nel corso della partita a seconda dell’attributo di appartenenza. Lo scopo del gioco è collezionare 3 carte Portale e per farlo esistono due modi, posizionare due Bakugan sulla stessa carta portale oppure sconfiggere il Bakugan avversario. Le carte Portale devono essere messe coperte sul terreno di gioco (un’ arena magnetica circolare) prima dell’inizio del posizionamento delle sfere. Una volta che tutti i combattenti hanno scelto la propria carta Portale, a turno i giocatori potranno decidere se posizionare una sfera oppure giocare un’altra carta Portale. Nel caso in cui si decidesse per il posizionamento si dovrà lanciare la sfera e cercare di farla capitare sulla propria carta portale. Questo è un punto fondamentale del gioco originale, al di là della strategia da attuare in relazione alle carte portale e abilità, infatti, ciò che è importante nella realtà è la precisione nel lanciare la sfera e la relativa soddisfazione che si trae di conseguenza. Purtroppo, per ovvie ragioni, non è possibile replicare troppo fedelmente un lancio manuale, ma si è optato per un sistema che ricorda i giochi di golf. Per stabilire la forza del lancio si utilizza il dorsale e una barra apposita, per fermare l’indicatore occorre invece dare un colpetto di joypad verso l’alto (nel caso di PlayStation 3). Ovviamente questo aspetto limita al solo tempismo una meccanica in realtà vincolata da ben altri fattori quali precisione e fermezza. Una volta che la sfera è stata lanciata sarà possibile controllarne, per un periodo di tempo, la direzione con le leve analogiche rallentando il tempo. Va da sé che tale metodo, seppur l’unico pensabile, non basta a ricreare le stesse sensazioni del gioco reale, e questo è uno dei limiti che il titolo cerca di superare con poco successo. Se la sfera finisce su una carta portale (propria o dell’avversario), il magnete posto all’interno rivelerà il Bakugan e il turno del giocatore finirà, a meno che non si debba combattere. Nel caso in cui sulla carta portale ci sia già un Bakugan avversario, infatti, inizierà la sfida. Se due Bakugan dovranno scontrarsi, la carta portale sul quale sono si scoprirà palesando il proprio potere. Una volta sommati i bonus (o i malus) derivanti dalla carta portale, si potranno utilizzare le altre carte abilità per cercare di rinforzare al meglio il combattente Bakugan. Esse forniscono ulteriori bonus immediati prima dello scontro effettivo che potrà avvenire in tre modi diversi. La battaglia potrà essere condotta secondo tre mini-giochi piuttosto consueti nell’ambito dei videogame : Battaglia a Tempo caratterizzata da alcune sequenze di tasti da premere col giusto tempismo, Battaglia a Lancio in cui colpire precisamente tramite leve i simboli rappresentanti il proprio attributo, ed infine Battaglia a Scuotimento, in cui agitare forsennatamente il joypad. Purtroppo nemmeno queste diverse tipologia di battaglia riescono a salvare il gioco dalla ripetitività a cui presto va incontro. L’iter di combattimento carta portale – lancio – carta abilità – minigame, si rivela essere piuttosto noioso dopo le prime ore di gioco, a causa anche di una meccanica di gioco che dà poco spazio alla strategia pura. Potenziando a dovere i Bakugan, infatti, sarà possibile intervenire su fattori quali, Velocità, Accelerazione, Resistenza, Attacco ed altri, che faranno evolvere i combattenti fino a divenire imbattibili in molti casi. Non aiuta in questo senso una mancata diversificazione delle sfere disponibili, distinte soltanto dall’attributo di appartenenza. Completano il quadro delle possibilità offerte, le sfide a quattro giocatori e le diversi arene basate sugli elementi.

Comparto tecnicoGraficamente il lavoro svolto da Now Production si attesta su buoni livelli, con uno stile fumettoso in piena linea con la serie tv con modelli ben caratterizzati, sebbene non esista altro che una serie di animazioni precalcolate durante le fasi di battaglia e poco altro. Gli scontri si risolvono in un colpo speciale portato dal bakugan vincitore e null’altro con pochissime variazioni. Il sonoro si avvale dei doppiatori del cartone animato, incrementando così il feeling nei confronti dei giocatori affezionati alla serie originale, tuttavia le musiche di contorno appariranno presto alquanto ripetitive e per nulla incalzanti. Appare quantomeno fuori luogo la completa mancanza di una modalità online che avrebbe sicuramente innalzato non poco il divertimento e l’appeal generale.Sebbene il target di riferimento sia quello dei fan del gioco e della serie animata originali, resta il rammarico di vedere sprecata un’occasione che aveva un discreto potenziale, soprattutto contando sull’effettiva originale del plot. Sarebbe bastato ideare meccaniche di gioco meno ripetitive e semplicistiche per annoverare Bakugan Battle Brawlers nel campionario di titoli strategici da prendere in considerazione per competere con gli imminenti Magic e Chaotic che promettono decisamente meglio.

– Immediato e divertente

– Piacerà ai fan delle serie e del gioco..

– Strategia ridotta all’osso

– Manca una componente online

– .. Forse soltanto a loro

6.3

Bakugan: Battle Brawlers è il porting virtuale dell’omonimo gioco di carte collezionabili nato dalla serie animata. Nonostante il target sia piuttosto specifico sfociando nel fan-service, l’esperimento, purtroppo, è riuscito a metà a causa di un gameplay piuttosto ripetitivo alla lunga. La buona idea di partenza, infatti, è rovinata da meccaniche semplicistiche in cui la strategia necessaria per proseguire è alquanto bassa, le azioni da compiere sono sempre le stesse e persino i Bakugan sono tutti uguali a parte l’attributo di appartenenza. Se a questo aggiungete la clamorosa mancanza di una qualsivoglia modalità online che avrebbe potuto dare una decisa spinta in più al divertimento, appare chiaro come il titolo Activision, in realtà, finisce con lo scontentare tutti, fan e non, del gioco originale. Considerando che in giro si trova già di meglio (ad esempio The Eye of Judgment ) e che a breve il mercato sarà invaso da colossi quali Magic (che offrirà decisamente di più in termini di contenuti), il collasso del gioco appare inevitabile. Il nostro consiglio è quello di restare attaccati alle controparti reali, gioco e serie, in questa versione non c’è nulla di particolarmente invogliante.

Voto Recensione di Bakugan Battle Brawlers - Recensione


6.3