Recensione

Auto Modellista

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a cura di Renzo

Gran Turismo 3 A-Spec (e add-on vari), Sega GT 2002, Project Gotham Racing: la perfezione di Poliphony Digital, l’ottima alternativa di Wow Entertainment e il bel divertissement di Bizarre Creations. I tre grandi punti di riferimento (a quando un nuovo Ridge Racer?) nell’affollato panorama dei racing games… Almeno fino a quando Capcom decide di scendere in pista…

…IN GRANDE STILEI designers della casa di Osaka sono ben consci del fatto in relazione al quale creare una semplice fotocopia dei pezzi da novanta citati in apertura si rivelerebbe un grossolano errore di marketing: meglio, allora, imboccare la via della differenziazione. A partire dal lato cosmetico, quello che, volente o nolente, prima di tutti attira la nostra attenzione. AM è infatti il primo gioco di guida in cel-shading. Il risultato? a livello visivo sembra di pilotare un cartone animato: intrigante, senza dubbio; specie se consideriamo che vetture e background (anche se quest’ultimo risulta talvolta un po’ troppo essenziale) sono splendidamente realizzati: un’orgia visiva dai colori intensi e accecanti, modelli poligonali delle auto lievemente tondeggianti e caricaturali (attenzione però: non super deformed) ricchi di dettagli e supportati da eccellenti animazioni, veri e propri tocchi di classe in puro stile anime-manga quali linee di velocità, scintille e fumo, illuminazione dinamica ed un esaltante senso di top speed. L’unica pecca riguarda il frame rate che, fortunatamente soltanto durante le gare sotto la pioggia, cala in maniera abbastanza evidente. Nella norma il sonoro, forte di motivetti ben arrangiati ed effetti riprodotti con la giusta cura… E’ comunque fuor di dubbio che AM ha stile da vendere.

VITA DA GARAGEIl gioco si fregia di 6 modalità: garage life, network, vj theater, arcade, vs, time attack. Se per le ultime tre non c’è bisogno di troppe spiegazioni e per network ci riserviamo di esprimere un giudizio per ovvi motivi di connessione (si tratta comunque di campionati in multiplayer on line), qualche parola in più va spesa per quello che è, se giocato offline, il vero “core” del gioco: garage life. Modalità che ci vede gestire il nostro racing team in un susseguirsi si campionati, ognuno composto da più gare, da portare a termine; come suggerisce la stessa denominazione, prima di volare sull’asfalto prerequisito fondamentale sarà la messa a punto dei nostri bolidi sia a livello di tune-up meccanico (motore, ammortizzatori, freni, pneumatici, cambio, aerodinamica, ecc.) che ad un più insolito e originale livello estetico: decine e decine di adesivi, banners, minigonne, alettoni, cerchi e quant’altro sono a nostra disposizione per una personalizzazione ad hoc della vettura; per i più creativi è addirittura a disposizione un completo editor di sponsor e colorazioni. Lo stesso garage (a scelta tra tre tipologie di base) potrà venire sottoposto al medesimo trattamento decorativo: piani di lavoro, gomme e volanti da appendere al muro, poster, stickers, batterie, bidoni di olio e carburante (ce n’è davvero per tutti i gusti) avranno il compito di abbellire la nostra “base”.Piloti provetti nonchè meccanici/ decoratori/ arredatori esperti: intrigante mix di adrenalina corsaiola, gestione strategica e meritato relax.

VJ CERCASIAltra singolare modalità è quella che risponde al nome di vj theater: vero e proprio mini tool che ci consente di montare i replay delle gare, aricchirli degli effetti speciali più disparati, regolare i contrasti dei colori, scegliere colonne sonore e “suonare” alcuni pattern d’accompagnamento prestabiliti, per poi salvare l’opera su memory card e spedire tutto a Hollywood…ehm…Scherzi a parte, è davvero lodevole il tentativo di Capcom di confeire ancor più originalità ad un titolo già di per sè al di fuori degli schemi: improvvisarsi registi risulta da subito molto semplice e divertente, soprattutto in considerazione dell’interfaccia user friendly messa a disposizione dai vulcanici designers della casa di Osaka.

RIDGE RACER MEETS GRAN TURISMOAM non delude in termini di giocabilità: le auto (circa un centinaio, segrete comprese, tra cui si annoverano anche modelli anni ’70), tutte cartoonistiche riproduzioni di quelle dei loro produttori reali (Toyota, Nissan, Mitsubishi, Subaru, ecc. per un totale di 11 case), rispondono perfettamente alle sollecitazioni del pad, rivestendo il gioco di una patina spiccatamente arcade: controsterzi, sorpassi al limite, cornering al millimetro, che se potranno infastidire i puristi della simulazione nuda e cruda, sono degni del miglior Ridge Racer, anche se non viene comunque disdegnata una certa dose di realismo; al quale certamente contribuisce la complessa e laboriosa customizzazione meccanica delle vetture che realisticamente,appunto, incide sulle loro performance. Detto in due parole, AM si gioca semplice e divertente. Dispiace soltanto constatare, almeno nei primi campionati, una certa facilità del gioco, anche a causa del fatto che già da subito i vari tune up sono disponibili senza dispendio danaroso: i nostri primi avversari non hanno i requisiti per essere competitivi nei nostri confronti e di conseguenza alcune gare risulteranno per noi davvero troppo facili. Congiuntamente a questo aspetto c’è inoltre da sottolineare che il gioco non è lunghissimo, ma è altrettanto vero che il buon numero di auto e tracciati, le elevate possibilità di elaborazione meccanica ed estetica (c’è davvero da sbizzarrirsi) e l’opzione vj theater, garantiscono al titolo una profondità ed una longevità nel complesso buone. Possiamo quindi concludere affermando che AM non vi stancherà facilmente.

– buona profondità strutturale

– originale e innovativo

– ottima realizzazione tecnica

– giocabile e immediato

– un po’ troppo facile

– alcuni fondali non sempre all’altezza

– può non piacere a chi ama la simulazione nuda e cruda

8

Originale, azzeccato, innovativo e ricco di stile: questo è AM; un concentrato di immediatezza arcade e discreta profondità strutturale, tanto da far cadere quelle critiche relative al fatto che solamente on line, il gioco dà il meglio di sè. Non sarà ai livelli dei classici Polihony, Wow Entertainment e Bizzarre Creations: merita comunque tutta l’attenzione di ogni buon appassionato di giochi di guida. Un piccolo gioiellino.

Voto Recensione di Auto Modellista - Recensione


8