Anteprima

Auto Club Revolution

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a cura di Ctekcop

I giochi basati su un modello di business free to play sono diventati la moda del momento sopratutto quando si tratta di progetti con un occhio di riguardo nei confronti del multiplayer. Ecco quindi che dopo aver provato per voi qualche mese fa Simraceway, abbiamo messo le mani sulla beta di quello che si preannuncia come un vero e proprio competitor di quest’ultimo e degli altri simulatori di guida: Auto Club Revolution.
È in sviluppo presso gli inglesi di Eutechnyx: un team che nel corso della sua quindicinale carriera ha dato origine a giochi di guida dalla qualità altalenante che possono effettivamente lasciare qualche dubbio sulle ambizioni di questo nuovo loro prodotto.
Battlelog anyone?
Innanzitutto, come già anticipato, Auto Club Revolution è gratuito: non costa nulla registrarsi, scaricare l’apposito launcher e tuffarsi in una gara cliccando sul grosso pulsante Race Now. Proprio così: mediante un sistema similare abbastanza similare a quello di Battlefield 3 si passa per forza di cose dal browser dove troviamo quelli che sono de facto i menù e le varie sezioni del gioco stesso.
Oltre a un home page riassuntiva si può passare a una zona di ritrovo in cui chattare, creare, unirsi o più semplicemente assistere alle gare in maniera comoda, semplice e veloce senza necessariamente utilizzare il server browser comunque disponibile.
Lo Showroom è già popolato da un discreto quantitativo di automobili: per ora 28 ma dovrebbero divenire una buona quarantina in virtù del lancio ufficiale. Tra le marche più blasonate annoveriamo Bugatti, Koenigsegg, Pagani, Bentley, Tvr le quali vanno ad affiancarsi ad auto decisamente più popolari quali Opel, Nissan, Wolkswagen, Mini, Mazda giusto per citarne alcune. Una volta aggiunte al proprio garage, accedendo al Workshop, esse potranno essere personalizzate, mediante vernici e decalcomanie, o potenziate a livello prestazionale con aggiornamenti di natura meccanica. Sembra esserci davvero tanto da fare proprio perché le possibilità di customizzazione sono state le features più desiderate e richieste a gran voce dagli utenti.
Non mancano infine le Leaderboard online con cui confrontare i propri tempi con quelli degli amici e del resto del mondo. Dal proprio profilo si può inoltre accedere alle impostazioni e dare un occhiata agli achievement, con tanto di sfide giornaliere, oltre che alle proprie statistiche.
Ogni gara completata ci dona, ovviamente in maniera proporzionale al piazzamento agguantato, oltre agli importanti punti esperienza, utili per salire di rank e sbloccare nuovi tier di auto, anche un importante dote di crediti da reinvestire in nuove vetture o potenziamenti di cui sopra. Oltre a questi è prevista una seconda valuta: gli E-bucks, questa volta da scambiare per moneta reale, tuttora non propriamente implementati nell’economia di gioco. Segnaliamo comunque un prezzo decisamente elevato per le esotiche vetture a più alte prestazioni.
Ready, Steady, Go!
Per quel che riguarda le impressioni di guida ci si accorge immediatamente di avere a che fare con un titolo dalla sostanza nettamente diversa rispetto alle ultime creazioni di Eutechnyx quali Nascar the game 2011, Ferrari the Race Experience o Supercar Challenge.
Innanzitutto si rivela sufficientemente simulativo: per fare il tempo migliore bisogna assolutamente seguire la traiettoria senza la possibilità di percorrere le curve a velocità esagerate, le autovetture hanno comportamenti sottosterzanti o sovrasterzanti a seconda del tipo di trazione, lo oscillazioni del corpo della macchina in frenata, nelle accelerazioni e durante le curve più veloci sono ben riprodotte. Insomma tutto abbastanza verosimile. Inutile ricordare che non ci si trova di fronte a qualcosa di estremo ma di più malleabile e accessibile: i puristi della simulazione farebbero probabilmente bene a guardare altrove visto che anche disattivando tutti gli aiuti non si devono sempre dosare oculatamente i pedali di freno e acceleratore e le escursioni sull’erba risultano fin troppo permissive. Nota dolente, oltre alla più totale assenza dei danni sia di tipo estetico che di tipo meccanico, la fisica degli urti decisamente da rivedere: non di rado ci si ritrova a rimbalzare irrealisticamente contro i muretti o a creare balzi a dir poco comici e spesso esagerati nel caso di scontri con altre vetture, probabilmente a causa anche di qualche problema del netcode.
Nel caso in cui non ci si voglia unire a una gara in multiplayer è comunque possibile creare una sessione di attacco al tempo solitaria senza essere disturbati da altri essere umani nè dall’IA, in questo caso del tutto assente.
Tecnica gratuita
In genere questo tipo di giochi cade sotto il profilo tecnico ma non è certo il caso di Auto Club Revolution, prodotto decisamente al passo coi tempi.
I circuiti di Silverstone, Spa e l’Infineon Raceway sono riprodotti in maniera egregia e fedele alle controparti originali per quel che riguarda il nastro d’asfalto e gli elementi di contorni. Un po’ troppo piatti per quel che riguardano le texture di erba e terra e alberi non proprio convincenti. Presenti inoltre altri tre circuiti di fantasia ambientati a Los Angeles. Quasi sicuramente ne verranno aggiunti presto altri; speriamo in qualche colpo a sorpresa relativo a qualche affascinante circuito come il Daytona International Speedway aggiunto proprio recentemente.
Ben modellate le vetture che lo ribadiamo non godono dei danni. Buona l’effettistica, come gli schizzi delle pozzanghere o le sgommate, e i riflessi che si stagliano sui parabrezza e sulle luccicanti carrozzerie delle automobili. Segnaliamo la mancanza, per molti inaccettabile nel 2012, della visuale interna cockpit o basata sul punto di vista del guidatore con cui poter ammirare la plancia, il volante, la strumentazione. Più che discreto anche il senso di velocità grazie all’uso del motion blur.
Segnaliamo la comprensibile assenza di brani audio e i soddisfacenti rombi dei motori in grado di far percepire chiaramente le differenze tra una visuale e l’altra. 
Supporta automaticamente sia joypad come quello della 360 che una vasta gamma di volanti; in mancanza di essi si può volendo giocare con la tastiera senza limitazioni di sorta sebbene non proprio consigliabile.
Il netcode è ancora da rifinire, soprattutto per quel che riguarda le concitate fasi di partenza, sebbene più che accettabile, mentre non si può non costatare come vi sia già una più che discreta e quasi folta community che garantisce la possibilità di prendere parte a una gara senza perdere minuti nelle lobby.

– Accessibile ma sufficientemente simulativo

– Forte integrazione social

– Gratuito

Auto Club Revolution è senza dubbio un progetto interessante destinato a crescere e migliorare col passare del tempo. Rimane da vedere quello che sarà effettivamente il suo effettivo modello di business: per ora è giocabile nella sua interezza senza spendere un euro. I suoi concorrenti, Simraceway su tutti, sono nel mirino.