Recensione

Asteroids Bounty Hunter

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a cura di AG

Nel lontano 1979 vedeva la luce Asteroids, padre degli space shooters. Da allora sono nate infinite variazioni sul tema, ma il pubblico non sembra essere mai sazio di nuovi shoot’em up a tema spaziale. Lo sparatutto a scorrimento Asteroids Bounty Hunter, creazione del piccolo studio croato Just1337, qui alla sua opera seconda, rappresenta l’ennesimo esponente della categoria. Vediamo cos’ha da offrire.

Space OdisseyIl gioco ci mette nei panni di John, vero e proprio cacciatore di asteroidi, il cui compito è quello di ripulire interi sistemi dai pericolosi ammassi rocciosi interstellari. L’aspetto curioso del gioco è infatti quello di avere una storia, espediente atipico per il genere. Certo, più che di vera e propria trama si parla di una tenue ossatura narrativa (John dovrà vedersela con alcuni cacciatori di taglie ansiosi di portarsi a casa la sua testa), tuttavia essa si traduce in piacevoli intermezzi di disegno animato, in apertura e chiusura della campagna e le boss fight a precedere e a seguire. Tale espediente permette, nonostante il gioco sia evidentemente pensato per un approccio casual costituito da rapide partite occasionali, di offrire un incentivo narrativo al giocatore invogliandolo quantomeno a finire il gioco una volta. Asteroids Bounty Hunter è costituito da 25 livelli, di cui 5 boss fight. I livelli hanno tutti la medesima struttura: l’impianto prevede uno scorrimento orizzontale da sinistra a destra e l’alternanza di ondate di asteroidi e cacciatori di taglie. Ogni livello richiede il raggiungimento di una soglia numerica di asteroidi da distruggere. Com’è tipico del genere, gli asteroidi più grandi si scinderanno, una volta colpiti, in pezzi più piccoli, rendendo spesso la schermata di gioco ingombra di frammenti impazziti. Le collisioni occasionali tra gli asteroidi, inoltre, ne modificheranno traiettoria e velocità, aumentando il grado di imprevedibilità. Scontrarsi con essi porterà alla diminuzione dell’energia dello scudo della nostra navicella, fino alla sua distruzione. Il gioco non prevede un numero limitato di vite, ma la penale da pagare per la propria morte sarà il dimezzamento del numero totale degli asteroidi da noi distrutti nel livello, perdendo di conseguenza buona parte del lavoro fatto. Nei livelli più avanzati, dove il numero richiesto è di diverse centinaia, il game over eventuale comporterà sessioni di gioco piuttosto prolungate per recuperare il terreno perduto. Per quanto riguarda i cacciatori, essi sono di diversi tipi, cui corrispondono diversi pattern di attacco. Se inizialmente eliminarli sarà una passeggiata, in quanto compariranno praticamente uno alla volta, nelle fasi finali in cui ci attaccheranno in gruppo potranno causare più di qualche problema. Per far fronte a questi ostacoli occorrerà, oltre a buoni riflessi, l’uso accorto del ventaglio di attacchi a nostra disposizione. Essi sono di quattro tipi: proiettili laser sparati a gruppi di tre, grappolo di bombe esplosive, raggio laser orizzontale ed una sorta di super-potere che farà piazza pulita di quasi tutto ciò che si trova a schermo. Ogni arma ha il proprio tempo di ricarica, inversamente proporzionale al danno causato. Starà dunque al giocatore decidere in quale momento usare quale potere, ed una scelta poco saggia può portare a morte certa. Per quanto riguarda le boss fight, ciascuna è diversa ed impone una rapida memorizzazione dei pattern d’attacco nemici, con un discreto livello di sfida conseguente. 

Upgrade neededIl fatto che la campagna single player sia l’unica modalità di gioco disponibile ed il fatto che essa sia completabile in poche ore dà l’idea della modestia complessiva del progetto. Tuttavia i creativi hanno provato ad incentivare la rigiocabilità del titolo inserendo meccaniche di grinding e modificatori vari: tutti i livelli presentano tre gradi di difficoltà – facile, medio, difficile – con l’obbligo di iniziare dal primo per via della scarsità del nostro arsenale di partenza. Oltre a ciò si possono selezionare due opzioni aggiuntive atte ad incrementare la difficoltà generale: una annullerà le pause fra un’ondata e l’altra, tenendovi sempre sull’attenti; l’altra farà apparire costantemente i cacciatori di taglie, rendendovi la vita molto difficile. Il limite di queste aggiunte è quella di essere solo degli incrementatori di difficoltà, senza offrire alcuna variazione di fatto in termini di gameplay. Se vi basta così, sarete invece ulteriormente invogliati ad insistere nel giocare dalla possibilità di livellare all’infinito: il gioco prevede un sistema di upgrade che permetterà di spendere i punti guadagnati dalla distruzione/uccisione degli asteroidi/nemici nel perfezionamento dei parametri difensivi ed offensivi della navicella, oltre che nell’acquisto di nuovi modelli di veicoli spaziali dotati di bonus aggiuntivi. Oltre a questi valori, aventi dei limiti prefissati, si possono inoltre incrementare senza limiti alcuni bonus percentuali ai danni, ai tempi di ricarica delle armi e al valore massimo della salute. In questo modo il gioco è in grado di offrire sempre una ricompensa al giocatore che decide di dedicarvisi, allungando potenzialmente il proprio ciclo vitale.Tecnicamente, il titolo mostra la sua natura indie sfoggiando una grafica pulita pur nella sua semplicità, con gradevoli effetti visivi e sonori. Il gioco vanta un buon ventaglio musicale, comprendente almeno una quindicina di brani, strumentali o cantati, di musica elettronica. Testato su un iMac che rispettasse i requisiti minimi, il gioco ha mostrato qualche leggero calo di framerate nei momenti in cui gli oggetti a schermo raggiungevano numeri elevati; non si è invece riscontrato alcun tipo di bug. Le opzioni video permettono di settare risoluzione e qualità grafica secondo le proprie esigenze, rendendo il gioco facilmente fruibile per gran parte del pubblico.

HARDWARE

Requisiti minimi:sistema: Mac OS X 10.10.3processore: Intel dual core 2.0Ghzmemoria: 512 MB RAMgrafica: 512 MB o superiorestorage: 3 GB

– c’è una storia…

– virtualmente infinito

– piacevole colonna sonora elettronica

– …ridotta all’osso

– una sola modalità di gioco

– niente multiplayer

6.0

Asteroids Bounty Hunter è, a seconda delle preferenze personali, l’ennesimo space shooter con nulla di nuovo da offrire, o un piacevole passatempo casual in grado di ricompensare sempre il giocatore per ogni partita che decide di effettuare. Oggettivamente rimane ‘uno dei tanti’, appartenente ad un genere assai inflazionato. Non pendono a suo favore l’assenza di una componenete multiplayer e di modalità di gioco aggiuntive oltre alla campagna. Nella sua immediatezza, rimane un titolo semplice e curato che può giustificare quantomeno una prova.

Voto Recensione di Asteroids Bounty Hunter - Recensione


6