Assetto Corsa

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a cura di Mascalzone

Per un nuovo simulatore di guida molto promettente che persevera nel farsi attendere ce n’è un altro che continua a fare proseliti, a sfornare novità e a maturare sempre più velocemente, tanto da aver ormai ingranato e star cominciando a far mangiare la polvere agli avversari. È tutto made rigorosamente in Italy, alla facciazza di maglioncino Marchionne. È Assetto Corsa.

L’Arduino delle corseLasciando da parte l’orgoglio nazionale, non perché non ce ne sia bisogno ma perché sono già stati scritti più che meritati fiumi d’inchiostro al riguardo, passo subito a descrivervi i contenuti del primo DLC del titolo di Kunos Simulazioni, rilasciato la scorsa settimana e intitolato Dream Pack #1 a sottintendere che ne seguiranno altri e, vista la qualità e quantità dei contenuti, speriamo pure che i ragazzi di Campagnano di Roma si lascino prendere la mano. La loro intenzione di espandere sempre più i contenuti di AC pare genuina e per il futuro hanno già annunciato nuove piste e vetture ufficiali. Ve ne cito qualcuna prima di passare a quanto di buono sfornato in quest’occasione: per i circuiti Barcellona, Zandvoort, Brands Hatch e per le vetture, dopo essersi già portati a casa il cavallino Ferrari arriverà in pompa magna anche il toro Lamborghini con cosette tipo la Miura, la Countach, la Aventador nonché le versioni GT3 di Gallardo e Huracán. In più sono già state le partnership con Ford e Audi, altre due case automobilistiche che certo non difettano quanto a pedigree sportivo. In tutto, da qui al 2016, dovrebbe arrivare oltre cinquanta nuovi modelli di cui, oltre che coi prossimi DLC, molti dovrebbero essere resi disponibili gratuitamente.Dieci di questi sono appunto arrivati col primo Dream Pack, acquistabile su Steam a 15 €, insieme con una pista mica da ridere soprattutto considerando che Kunos è la prima a presentarla totalmente realizzata in laser-scan, il che significa riprodotta con una fedeltà senza precedenti: la mitica Nordschleife di 20 e passa chilometri, quella dell’intramontabile record del compianto Bellof e dell’incidente di Lauda, tanto famoso da essere divenuto tema del bellissimo film di Ron Howard Rush. Con cosa girarci è presto detto: oltre alle già moltissime vetture presenti sono state rilasciate la supercar ibrida P1 nonché la staordinaria F1 GTR per la McLaren; la 155 V6 TI DTM, la nuova 4C e la storica Giulia GTA per l’Alfa Romeo; la velocissima Gruppo C Sauber C9 e la 190E Evo II DTM per la Mercedes; la M235i per la BMW e due nuove GT3: la Chevrolet Corvette C7R e la Nissan GT-R.Kunos inoltre non ha pensato solo ad aggiungere piste e vetture, ma insieme al DLC ha rilasciato anche l’update 1.1 disponibile per tutti i possessori del gioco. Questo introduce un incremento delle prestazioni dell’engine grafico, ora in grado di garantire un frame rate più stabile e migliori effetti di post processing, un meteo più completo e pure condizioni variabili (seppure al momento contemplino solo copertura nuvolosa e nebbia), una generale ottimizzazione degli avversari controllati dall’IA e infine diverse feature principalmente pensate per il multiplayer: un sistema di bandiere (gialla, blu, nera e bianca) per le gare, la modifica del sistema di penalità per tagli della pista che ora non prevede più il taglio automatico della potenza ma invalida il giro e chiede al pilota di rallentare manualmente nonché la possibilità di ridurre la qualità del replay, così che si possano registrare integralmente anche gare molto lunghe.

Community in pole positionCiò che è più interessante è che, più che un semplice gioco di guida, il simulatore sta diventando una piattaforma completa per i sim driver, alla rFactor, cosa cui Kunos ha puntato dal principio dando ad AC una struttura aperta ai contributi esterni. Questa scelta sta indubbiamente pagando con un intero esercito di modder che si sta dando tantissimo da fare per creare nuovi contenuti, tanto da non dimenticare neppure la carriera single player avendo realizzato interi campionati a essa dedicati e pure un tool per creare eventi personalizzati ben più potente di quello messo a disposizione dal gioco.Inoltre si stanno naturalmente dedicando a nuove piste e nuove vetture, tanto che per le prime abbiamo ormai quasi raggiunto il centinaio. Non solo con nuovi circuiti (ve ne cito giusto alcuni: Donington, Abu Dhabi, Brno, Paul Ricard, Assen, Road America, Suzuka e anche molti di fantasia come quello, straordinario, che gira attorno al centro storico di Lucca) ma anche con percorsi da cronoscalata e rally (a proposito: il DLC ha anche introdotto la trazione 4×4) come la Pikes Peak o l’eccezionale Akagi Mountain Pass per sbizzarrirsi col drifting, e sempre a questo riguardo non mancano persino intere aree open world, come Parigi e Los Angeles!La varietà assolutamente non manca anche per le macchine realizzate in questi mesi, con una fedeltà spesso addirittura superiore a quelle ufficiali come nel caso della spaventosa Mazda 787B a motore rotativo vincitrice dell’edizione 1991 di Le Mans, la Corvette C6R GT2, la McLaren M23 del 1973, la Nissan Primera che ha corso negli anni d’oro del BTCC e tantissime realizzate per poter correre interi campionati monomarca come l’Audi A4 DTM, la Seat Leon Eurocup, la Ginetta G55 senza dimenticare le monoposto come le Formula Corsa 1 e 2 (nient’altro che F1 e GP2), la Dallara Formula 3 e tantissime altre.In buona sostanza quello che non riesce a fare il team di Kunos lo sta facendo in maniera totalmente gratuita la community, sfornando anche moltissime livree e app che non solo vanno a perfezionare l’interfaccia ma ad arricchire il gameplay, per esempio consentendo il confronto diretto dei propri tempi con quelli di migliaia di altri piloti e anche la gestione online di gare e campionati, come quella che potete vedere qui sotto a cui ha partecipato il sottoscritto!

Margini di miglioramentoAmmettiamolo: attualmente Assetto Corsa non ha tra i suoi punti di forza l’esperienza single player, principalmente perché Kunos si è prima di tutto preoccupata di offrire un titolo che offrisse sensazioni di guida impareggiabili per i piloti virtuali, relegando l’esperienza per giocatore singolo a qualcosa di presente ma comunque secondario rispetto ad altri elementi, con un’intelligenza artificiale che nonostante una costante ottimizzazione è al momento tutt’altro che perfetta, anche se questo non vuol dire che sia inferiore a quella di molti altri titoli basati esclusivamente su di essa: più che altro stupisce che da troppo aggressiva sia divenuta eccessivamente prudente, tanto che l’effetto trenino che prima non c’era ora è praticamente la regola.Assetto Corsa è dunque un prodotto che senz’altro mese dopo mese sta diventando sempre più valido ma che ancora presenta mancanze, rimarchevoli sopratutto per i giocatori più esigenti come l’assenza di pioggia e del meteo dinamico o della possibilità di correre in notturna così come di elaborare una strategia di gara. E se sul lato single player la carriera sarebbe da ridisegnare completamente per essere resa davvero coinvolgente e sarebbe auspicabile un potente editor interno al gioco per poter creare i propri eventi e campionati personalizzati, per quel che invece concerne il multiplayer il codice soffre ancora di improvvise disconnessioni e un po’ di lag anche con ping molto bassi.Infine vi sono cose che andrebbero sistemate al più presto per poter dare pieno sfogo alla voglia di campionati online gestiti seriamente, come il far terminare il giro di qualifica anche a tempo scaduto o poter effettuare il warm-up prima della gara, ma soprattutto inibire totalmente gli aiuti alla guida dato che attualmente è possibile aggirare le impostazioni dei server che non li consentirebbero semplicemente lasciandoli attivati nelle opzioni, problema risolvibile solo attraverso la verifica con applicazioni esterne.

Grazie all’intenso sviluppo da parte di Kunos si stanno creando i presupposti perché Assetto Corsa, da prodotto indie apprezzato da un vasto pubblico, possa diventare un brand consolidato sempre a patto che la software house italiana completi il lavoro su questo titolo prima di pensare a un qualsivoglia sequel, visto che ormai manca davvero poco per poterlo definire un capolavoro assoluto. Ben vengano quindi i DLC, a patto che al contempo pensi a sistemare i punti deboli continuando a migliorare ed evolvere questo suo eccellente simulatore sul lungo termine, sia in riferimento all’approccio casual che a quello professionale.