Assassin's Creed: Origins, tre elementi per la rinascita del brand

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a cura di YP

Fra pochi (pochissimi) giorni metteremo finalmente le nostre mani su Assassin’s Creed: Origins, il nuovo capitolo della saga dedicata al culto degli Assassini che torna sul mercato dopo un meritato periodo di pausa. Diciamo meritato perché le idee iniziavamo a scarseggiare e il tono delle ultime incarnazioni ci è parso fiacco. Siamo entrati diverse volte in contatto con Origins: Bayek ci è parso in forma, voglioso di stupirci e cullarci nel nuovo setting che ospiterà le sue avventure. L’Egitto, affascinante e mistico grazie alle sue piramidi e alla sua misteriosa cultura. Prima di giocare la versione definitiva del titolo, volevamo quindi fare il punto della situazione, estrapolando dal pacchetto contenutistico quelli che secondo noi sono i tre elementi che determineranno la riuscita o il fallimento dell’operazione. Da un lato possono sembrare scontati, ma avendo già testato alcune delle funzionalità che andremo ad analizzare vi assicuriamo che non è cosi: tutte quante presentano delle novità che abbiamo solo potuto scalfire in superficie. Proviamo quindi a scendere più in profondità, immaginando quello che vorremmo che rappresentassero.

Open World

Non potevamo non iniziare da quello che è il protagonista assoluto del mondo di Origins: l’Egitto. Bello, vasto e affascinante; il sistema open world del nuovo Assassin’s Creed dovrà essere in grado di abbinare un comparto tecnico di ottima fattura ad un altrettanto solido sistema stratificato di quest e attività. Pensiamo per esempio all’esplorazione delle piramidi, di tombe nascoste e quant’altro. Ma anche e soprattutto missioni secondarie mai ripetitive in grado di fornire qualche dettaglio in più alla trama. Desideriamo dunque non annoiarci dopo poco tempo, e al contrario essere continuamente stimolati: molto dipenderà ovviamente dalla cura ai dettagli e da quanto l’ambiente che ci circonda sarà in grado di veicolarci verso nuove ed entusiasmanti missioni. Quello che abbiamo visto ci è piaciuto, ma era solo un assaggio: Origins non può permettersi di fallire e molto dipenderà dal magnetismo delle missioni. 

Combat System

Anche in questo caso vi abbiamo già raccontato di come il sistema di combattimento sia stato completamente rivisto. Meno action, più tattico: si decide quale nemico attaccare e si gestiscono le diverse mosse offensive e difensive. Il risultato mischia archetipi già visti in altre produzioni ma al contempo prova a fare qualcosa di unico. Molto dipenderà dalla quantità di armi, moveset e nemici. Troppa banalità sotto questi punti di vista potrebbe far crollare nel baratro l’idea; al contrario una buona varietà di opzioni la renderebbe ottima. A livello di gameplay il nuovo combat system di Origins ci ha in parte convinto: un po’ legnoso nelle prime build provate, più fluido e immediato nelle versioni successivi. Il risultato finale è ancora un’incognita, ma siamo fiduciosi: togliere un po’ di frenesia a favore di uno spiccato tatticismo potrebbe elevare anche i momenti più concitati. Senza contare che avremmo a disposizione una gestione dell’equipaggiamento in pieno stile GDR. Rimane solo da scoprire come si svilupperà il tutto: la soluzione, anche in questo caso, è quella di attendere il gioco completo per poi andare a scoprire tutti i pregi e i difetti del caso.
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Trama

Ultima, ma certamente non in ordine d’importanza, la trama. Assassin’s Creed è riuscito a penetrare nel cuore dei giocatori soprattutto grazie alla sua storia, distribuita tra il passato e il presente. La lotta bidimensionale tra Assassini e Templari ha conquistato tutti, salvo poi andare leggermente alla deriva nel corso degli ultimi capitoli. Da Origins ci aspettiamo un netto cambio di marcia. A dir la verità, non sappiamo se sarà una ripartenza totale; potrebbe anche esserlo, perché no. Resettare tutto e ricominciare da capo non sarebbe poi cosi una cattiva idea, anche se vorrebbe dire lasciarsi dietro anni e anni di lavoro in fin dei conti più che buono. Rimane comunque la voglia di vivere un’avventura appassionante nei panni di Bayek ma anche e soprattutto nelle vesti della sua controparte contemporanea. Chi sarà? Quale sarà il suo scopo e, cosa più importante rivedremo ancora i Frutti dell’Eden?

Assassin’s Creed Origins sta finalmente arrivando e noi non vediamo l’ora di giocarlo. Ci aspettiamo grandi cose da questa nuova incarnazione di Assassin’s Creed. Tuttavia siamo convinti che molto del successo dipenda dagli elementi di cui vi abbiamo parlato. Eventuali crepe strutturali in uno o nell’altro fattore potrebbero compromettere la bontà complessiva del gioco. Ovviamente, siamo nel campo delle ipotesi: quello che abbiamo provato fin’ora ci ha convinti, e siamo certi che se lo sviluppo sarà coerente con quello che abbiamo visto allora Origins potrà davvero avere ambizioni importanti. Tenetevi quindi pronti: a breve sarà tempo di tornare nell’Animus.