Anteprima

Army of Two

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a cura di Spetz

Ogni volta che esce un grande titolo ci si chiede quali innovazioni abbia apportato al suo genere, se veramente possa ritenersi innovativo nel gameplay, nella struttura dei livelli e nella varietà delle azioni che possono essere compiute. Quando poi si parla di next generation, le attese da parte dell’utenza si fanno più pressanti. Spesso ci si lamenta del fatto che i giochi siano sempre uguali, che si abbia solo il miglioramento della grafica, trascurando gli aspetti che forgiano un videogame. Bene, Army of two sembra giungere proprio per smentire gli scettici in quanto si prospetta come una vera rivoluzione per il genere. Siete pronti? Si parte.

Parola d’ordine: cooperazioneTutti i filmati mostrati fino ad ora hanno come protagonisti due individui molto particolari, i loro nomi Elliot Salem, e Tyson Rios. Indossano divise da combattimento e due maschere che lasciano intravedere soltanto gli occhi. Occhi freddi e cinici. Non sono soldati normali, si capisce che hanno una marcia in più, che si distinguono dalla massa. Hanno una missione importante da compiere e non potranno per nessun motivo fallire. Nonostante siano soltanto in due sono una squadra e, come tutte le squadre, dovranno collaborare per raggiungere tutti gli obbiettivi previsti. Proprio qui entra in gioco la vera innovazione. Infatti tutta l’avventura sarà fortemente improntata sulla cooperazione tra il personaggio da voi controllato e quello controllato dalla CPU. Le azioni previste dovranno coinvolgere entrambi se si vorrà proseguire. Nei trailer si possono vedere esemplificazioni pratiche di questa meccanica di gioco: Elliot stacca la porta di un’automobile parcheggiata e la utilizza come scudo, nel frattempo Tyson si accoda e apre il fuoco sui nemici. E ancora, se uno dei due sarà ferito, il suo compagno non lo abbandonerà a se stesso ma lo trascinerà al riparo e cercherà di somministrargli delle cure. Un’altra delle “mosse” implementate è il cosiddetto “back-to-back”, comando con cui i due protagonisti si metteranno spalla contro spalla nelle situazioni in cui saranno accerchiati dai nemici. Ma non è finita qui. L’IA infatti sembra particolarmente avanzata, a tal punto da recepire quale sarà il vostro atteggiamento in battaglia: ricorderà i vostri errori e si saprà regolare di conseguenza. Potrà quindi capitare che il vostro partner esegua gli ordini impartiti, ma anche che, alla luce di qualche vostra precedente scelta poco azzeccata, decida deliberatamente di fare di testa propria. E’ importantissimo l’affiatamento con il partner, che probabilmente verrà affinato con il proseguire della storia e delle missioni completate.

La storia, i nemici e le armi Come già accennato Elliot e Tyson non sono due soldati normali, sono mercenari che fanno parte di un corpo speciale, precisamente una corporazione militare privata (PCM). Benché i dettagli che riguardano la trama non siano stati svelati, sappiamo per certo che i luoghi in cui si svolgeranno gli eventi saranno in linea con i recenti eventi bellici internazionali. In particolare sembra che le missioni si svolgeranno in Afghanistan anche se non è chiaro chi sia il “nemico” e quali gli obbiettivi da perseguire.Speriamo che i ragazzi di EA Montreal riescano a creare una trama avvincente, che arricchisca l’esperienza di gioco, poiché è risaputo che spesso negli shooter quest’aspetto sembra passare un po’ in secondo piano.Per quanto concerne le armi ci sarà una grande personalizzazione, con molteplici funzionalità e varie alternative di utilizzo. Molto importanti si riveleranno gli accessori da aggiungere di volta in volta al vostro “attrezzo”, come ad esempio il silenziatore, l’impugnatura, il mirino, il lanciagranate. Ci sarà sicuramente materiale per divertirsi.Una menzione deve essere fatta anche per i nemici che troveremo sul nostro percorso: l’IA curerà a dovere anche questo aspetto poiché l’ambientazione, a detta degli sviluppatori, sarà molto più “popolata” rispetto al passato, quindi sarà necessario che il computer renda il tutto realistico, evitando movimenti poco credibili, e male organizzati, delle truppe che ci ostacoleranno il cammino.Sembra che ci sia una grande attenzione allo scenario internazionale degli ultimi anni, per intenderci successivo all’11 Settembre. Come già si è potuto vedere nei filmati di presentazione di Metal Gear Solid 4, anche in Army of Two la location appare inequivocabile: soggetti poco amichevoli con turbanti e barba lunga che imbracciano un kalaschnikov, vi ricordano nessuno?

Due nuovi tamarri tra noi…!Certamente non si può dire che i nostri eroi incarnino l’icona dei bravi ragazzi. Quelle maschere, sinistre ma allo stesso tempo di grande effetto sembrano quasi rubate dal guardaroba degli Slipknot! Facili possono poi essere i rimandi a vari personaggi del mondo del cinema, da Rambo per quel che concerne l’aspetto, ai poliziotti mezzi matti di Bad Boys per l’humour e la battuta pronta nelle situazioni più disperate. Inoltre per la sicurezza ostentata ricordano il personaggio tamarro per eccellenza: il mitico Dante della serie Devil May Cry. Insomma ci sono tutte le carte in regola per avere due nuove icone del mondo videoludico. A patto ovviamente che le premesse succose si tramutino in realtà nella versione definitiva del gioco. Peraltro da un titolo innovativo è lecito aspettarsi che anche i personaggi siano ben caratterizzati così diventare un punto di riferimento.

GraficaL’impatto grafico è sicuramente notevole: i dettagli delle immagini mostrate nei Trailer sono impressionanti. Le divise dei protagonisti sono dettagliatissime, i loro movimenti fluidi e naturali, le armi pompate ma assolutamente realistiche nel momento in cui si fa fuoco. Anche l’ambientazione, gli edifici, i veicoli utilizzati e le esplosioni sono tra le migliori visti fino ad ora in un videogame. Con ogni probabilità saranno supportati i 1080p per sfruttare il più possibile le potenzialità della Playstation 3. Ancora da capire quali potranno essere le possibili differenze tra l’edizione per Xbox 360 e quella Ps3.

MultiplayerE’ divertente pensare ad una modalità co-op affiancati da una CPU “recettiva”, ma è ancora più invitante l’idea di condividere l’esperienza di gioco con altre persone in carne ed ossa. Scontata è la presenza della modalità a due giocatori, e soprattutto dell’online. Sembra che gli sviluppatori vogliano offrire un’ottima esperienza anche in rete. Per il momento però non è dato sapere dettagli riguardo le modalità di gioco disponibili.

ConclusioniSe le premesse verranno confermate ci sono i presupposti per parlare di capolavoro. Le innovazioni previste sono interessanti, ma è consigliabile andare con i piedi di piombo, ancor di più se si pensa che è un titolo del tutto nuovo. In attesa di una possibile demo, che possa offrire un assaggio della versione definitiva, non ci resta che attendere impazienti l’autunno.