Recensione

Armored Core: Formula Front

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a cura di A bbbello

Il genere simulativo ha invaso ormai da tempo il panorama videoludico, partendo dai giochi sportivi fino ad arrivare alle più classiche simulazioni di vita alla The Sims. La serie Armored Core si è sempre contraddistinta per il suo approccio per l’appunto molto simulativo che lasciava meno spazio all’azione, e questo Formula Front non si discosta poi molto dai suoi predecessori.

Il robot perfetto Il gioco ci mette al comando di un team composto da cinque AC (Armored Core). Da bravi “meccanici”, dovremo curare il “tuning” delle nostre creature per usarle contro altri mech nello sport avveniristico Formula Front. Il nucleo del titolo è appunto la customizzazione dei mech, resa molto profonda dalle decine e decine di parti e armi utilizzabili: pistole, fucili, cannoni al plasma e ogni genere di amenità. In questo senso i programmatori hanno fatto davvero un buon lavoro. Durante la preparazione, dovremo tenere ben presenti le caratteristiche del robot, dall’attacco alla difesa, dall’agilità all’energia, passando per la capacità di resistere ai colpi nemici. Le numerosissime combinazioni possibili ci permetteranno di assemblare mech diversissimi tra loro, da quello potentissimo ma lento a quello non molto forte ma agilissimo. L’abilità sta nel trovare la giusta alchimia creando una squadra eterogenea adatta a ogni tipo di combattimento. Negli scontri, la strategia e lo zelo nella cura dei particolari costituiranno il viatico per la vittoria: praticamente in tutti i casi, potremmo andare incontro a una sconfitta mandando nel campo di battaglia un robot non adeguatamente preparato ai punti di forza del nemico, riuscendo a sconfiggerlo la volta successiva cambiando soltanto un’inezia nella nostra tattica.

Uno contro unoI combattimenti, di tre minuti ciascuno, mettono uno contro l’altro due mech. Di volta in volta, in base soprattutto alle caratteristiche dell’avversario, dovremo decidere a quale dei nostri cinque robot fare sostenere lo scontro. Ma la scelta più importante è se affrontare noi stessi la battaglia controllando direttamente il nostro mech oppure lasciare tutto alla debitamente preparata CPU. Sicuramente la maggioranza dei giocatori opterà sempre per quest’ultima possibiltà, in quanto l’azione vera e propria non è stata curata quanto la parte manageriale. Il sistema di controllo è decisamente complicato da padroneggiare, soprattutto perchè le mosse attuabili sono parecchie, ma forse si poteva fare qualcosa di più per rendere i controlli meno macchinosi. Inoltre, la vittoria o la sconfitta dipendono eccessivamente dall’abilità del giocatore più che da un’attenta e oculata tattica.Lasciando lo scontro nelle mani della CPU, comunque, le cose migliorano sensibilmente, in quanto occorre pianificare la strategia e l’Intelligenza Artificiale del nostro robot. Prima dello scontro, è possibile impartire degli ordini a “blocchi” di 30 secondi, come, per esempio, imporre al nostro mech di sfiancare l’avversario nel primo mezzo minuto per concentrarsi sulla distruzione delle sue armi nei successivi 30 secondi. Come già detto qualche riga fa, la preparazione pre-match è senza dubbio essenziale se si vuole andare avanti nel gioco. Proprio per la natura stessa del titolo, dunque, non tutti si divertiranno giocando Armored Core: Formula Front, soprattutto coloro che cercano un’azione frenetica e poco ragionata. Oltre alla modalità a scontri uno contro uno, il gioco non ha molto da offrire, se non la possibilità di sfruttare il multiplayer wireless per sfidare un amico in scontri all’ultimo circuito.Dopo qualche ora, subentra il rammarico per la mancanza di una modalità a missioni, cosa che potrebbe causare una prematura perdita di interesse per il titolo con conseguente repentino passaggio al dimenticatoio.Tra le magagne più fastidiose, i tempi di caricamento troppo lunghi che metteranno a dura prova la pazienza anche dei giocatori più serafici.

Tecnologia portatileI programmatori hanno spremuto a dovere l’hardware di PSP creando un comparto tecnico di tutto rispetto. In particolare, tutte le parti dei robot sono realizzate molto bene e meritano una plauso anche le animazioni. Gli effetti grafici, quali esplosioni, spari e quant’altro, sono ottimi, e creano un’atmosfera perfetta. Le ambientazioni, abbastanza varie, non si elevano per un eccezionale livello di dettaglio, ma sono assolutamente gradevoli. Il sonoro, che si avvale di ottimi effetti, non brilla per le musiche, che, seppur piacevoli all’inizio, potrebbero risultare noiose dopo qualche ora di gioco.

– Tantissimi items per customizzare i mech

– Grafica d’impatto

– Parte simulativa profonda

– Non per tutti

– Caricamenti lunghi

– Sistema di controllo complesso

7.2

Armored Core: Formula Front, al pari di tutti i capitoli della serie, è un gioco che non attecchirà su tutti i giocatori: perfetto per i maniaci della simulazione, noioso invece per chi ama un’azione frenetica scevra di componenti manageriali. Tra i pregi, una grafica di sicuro impatto e il profondo “tuning” dei mech; da rivedere il complesso sistema di controllo e la longevità non elevatissima.

Voto Recensione di Armored Core: Formula Front - Recensione


7.2