Recensione

Armies Of Exigo

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a cura di Death_Knight

Nell’ultimo periodo abbiamo potuto apprezzare diversi giochi di strategia in tempo reale di buona fattura, però già da tempo sono assenti elementi di innovazione interessanti e il rischio della ripetitività è sempre dietro l’angolo. Armies of Exigo giunge sul mercato con l’intenzione di sfruttare pienamente il classico gameplay degli RTS che hanno fatto la storia (mi riferisco a Warcraft, Starcraft, Age of Empires e tanti altri), mantenendolo del tutto inalterato e cercando, in contemporanea, di coinvolgere gli appassionati con una buona cura generale, in particolare sotto l’aspetto grafico.L’espediente per iniziare a giocare è piuttosto semplice: dopo una sanguinosa guerra in cui le bestie sono state sconfitte con immensi sacrifici dalle truppe dell’impero e la pace e la tranqullità regnavano nella terra di Exigo, le temibili orde delle bestie sono tornate all’attacco più feroci che mai e l’impero è stato costretto a rispolverare antiche alleanze e trattati, nonchè a ricorrere all’uso di antiche magie di cui ormai è stato dimenticato il potere nella speranza di riuscire nuovamente a sopravvivere. Una grave insidia tuttavia incombe sugli umani, che si troveranno ben presto a dover affrontare anche le armate dei caduti, provenienti dal sottosuolo.

Qualche novità… Partiamo subito dall’unica rilevabile novità introdotta: un secondo livello di gioco sotterraneo, collegato con quello principale, che aprirà la porta per nuove avventure alle nostre truppe, oppure fornirà vie di accesso sicure a zone “calde”. Lungo la mappa principale saranno disseminati alcuni passaggi che consentiranno di accedere al livello inferiore e viceversa. Inoltre, in alcuni casi, grazie all’ausilio di appositi genieri, potremo far scavare gallerie per raggiungere zone specifiche non raggiungibili altrimenti. Il nuovo livello aggiunge indubbiamente una parte interessante al gioco, in particolare per coloro i quali amano affrontare tutte le missioni secondarie, o anche solo curiosare attraverso la mappa, magari in ricerca di una soluzione migliore per un combattimento che si prospetti parecchio duro. Nonostante ciò lo schema di gioco rimane sostanzialmente invariato rispetto agli altri RTS “di grido”.

Gameplay La caratteristica quasi onnipresente in questi giochi (fatte le dovute eccezioni, mi viene in mente, per esempio, Ground Control) è la necessità di raccogliere risorse per sostenere la creazione di unità e la costruzione di edifici. Armies of Exigo non fa eccezione. Nello specifico dovremo raccogliere oro, gemme e legname, oltre, naturalmente, a garantire una qualche sussistenza al nostro esercito e popolazione costruendo delle fattorie. Esattamente come in Warcraft o Age of Empires il numero massimo di unità costruibili dipenderà dal numero di fattorie edificate. La partita tipo consisterà nel porre le basi per un accampamento, difendersi da attacchi nemici più o meno intensi mentre vengono raccolte le risorse necessarie, potenziare l’accampamento con nuove strutture, addestrare unità a sufficienza per sferrare un attacco decisivo e infine annientare il nemico. Non mancano all’interno della campagna alcune missioni di stampo differente, in cui, per esempio, dovremo difenderci da attacchi feroci per un determinato tempo oppure scortare qualcuno attraverso la mappa. Le tre razze presenti, impero, bestie e caduti, non differiscono molto se non per l’apparenza e qualche aspetto secondario. Tutte e tre le fazioni (se volete farvi un’idea più precisa vi rimando al box apposito) sono organizzate con la tipica struttura ad albero, in base alla quale, per costruire determinati edifici e addestrare particolari unità, sarà necessario avere precedentemente costruito edifici prerequisiti.

Vis pacem, para bellum Nel momento della battaglia sarà importante avere scelto correttamente le unità, per esempio i soldati dell’impero non potranno nulla o quasi contro i temibili Ogre, che potranno essere affrontati con risultati migliori dai picchieri o unità più avanzate. Particolarmente importante, a mio giudizio, sarà l’uso degli eroi, che in alcuni casi potranno davvero fare la differenza tra la sconfitta e la vittoria, anche se dovremo sempre curarci del loro stato di salute, perchè la loro morte significherebbe la perdita immediata della partita. Le truppe mostrano un IA abbastanza buona, schierandosi correttamente (arcieri sul retro, fanti e picchieri in prima linea…). Dopo il primo colpo di spada, però, le fila si mischieranno irrimediabilmente, con una possibilità di controllo del giocatore prossima allo zero, a meno di non ordinare a tutti i soldati di mantenere la posizione. Quest’ultima manovra si rivela comunque pressochè suicida nel caso i nostri avversari dispongano di unità da tiro. Questa è però una caratteristica tipica della maggior parte degli RTS, dove, spesso, è più importante la superiorità numerica assoluta (anche se devo ammettere che più di una volta in Armies of Exigo – lo scrivo sempre per esteso poichè facilmente confondibile con Age of Empires – mi sono trovato a dover ordinare la ritirata dopo aver visto massacrare miseramente le mie truppe più numerose, ma anche più deboli di quelle avversarie) rispetto ad un’accurata e minuziosa scelta delle singole unità. Da notare, inoltre, che le unità che sopravviveranno ai combattimenti guadagneranno esperienza e abilità, diventando più robuste e resistenti agli attacchi e riuscendo a infliggere maggior danno durante gli scontri.L’IA nemica è discreta e offre una buona difficoltà, ma non risulta mai snervante o eccessivamente abile, rischiando di compromettere il gameplay, almeno ai livelli di difficoltà medio-bassi. La campagna è abbastanza longeva e ci vedrà comandare le truppe delle differenti fazioni. Offre un buon grado di coinvolgimento grazie a una storia solida e ben sviluppata, anche con l’aiuto degli intermezzi, i quali integraranno lo sviluppo della storia di missione in missione. Il totale di 36 missioni garantisce un divertimento piuttosto duraturo e il buon “mix” generale dei tipi di missione, nonchè l’utilizzo di differenti razze, dovrebbe tenere alla larga la noia per parecchio. Passiamo a qualche critica: la più evidente è senza dubbio la grande somiglianza con altri titoli, Warcraft in primis, cosa che indubbiamente potrà rappresentare una difficoltà nel coinvolgimento per i tanti appassionati che questi titoli li hanno giocati più o meno tutti e rischiano di trovarsi di fronte a qualcosa di più simile a un “mission pack” che a un titolo vero e proprio. In secondo luogo ho trovato piuttosto scomoda la gestione della telecamera, che non consente grandi manovre e può solo essere ruotata nelle 4 direzioni e inclinata di 30 gradi verso il basso (ma non può essere fissata, appena rilasciato l’apposito tasto, infatti, ritornerà in posizione normale). Una migliore gestione della visuale avrebbe facilitato notevolmente la gestione delle truppe nelle fasi più caotiche.

Tecnica Dal punto di vista grafico il lavoro svolto è sicuramente di ottimo livello: gli ambienti fantasy sono ricreati con grande maestrìa e risultano particolarmente gradevoli e i colori sono efficaci nel sottolineare la bellezza dei paesaggi, le unità sono ben disegnate e curate nei dettagli. Meno convincente è, secondo me, il sonoro, con effetti non particolarmente all’avanguardia e una cura per il doppiaggio dei personaggi decisamente inferiore a quella riservata al comparto grafico.

HARDWARE

Requisiti minimi: Processore a 1.5 GHz, 384MB di Ram, 1.5GB di spazio su HD, lettore cd a 8x, Scheda video compatibile Direct3D con 64MB di memoria, Directx 9.0b

MULTIPLAYER

E’ possibile giocare in multiplayer tramite LAN o via internet. Gli scontri potranno avvenire tra un massimo di 12 partecipanti.

– Grafica particolarmente apprezzabile

– Semplice e veloce

– Trama intrigante

– Eccessiva somiglianza ad altri titoli

– Cattiva gestione della visuale

7.6

In definitiva, ci troviamo di fronte ad un titolo di buon livello, che sarà apprezzato sia dagli appassionati, sia dai neofiti del genere. Il punto di maggior forza è certamente una grafica gradevole e capace di conquistare il giocatore con paesaggi assai intriganti. D’altra parte, l’eccessiva somiglianza con alcuni titoli del passato potrebbe non essere gradita ad alcuni. Comunque si tratta di un titolo consigliato a chi abbia ancora voglia di divertirsi con i giochi di strategia in tempo reale e sia disposto a lasciarsi catturare da uno degli schemi di gioco di maggior successo degli ultimi anni che, nonostante l’abbondanza di titoli che già l’hanno sfruttato, probabilmente, ha ancora tanto da dare.

Voto Recensione di Armies Of Exigo - Recensione


7.6