Recensione

Archer Maclean's Mercury

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a cura di OldBoy

Sarò fin troppo onesto, quando seppi di dovermi occupare della recensione di Archer Maclean’s Mercury, non ne rimasi molto entusiasta. Anche dopo averlo visto nei negozi, ero già piuttosto scettico in un gioco come questo. Effettivamente chi mi conosce lo sa, ho una totale predilezione verso giochi incentrati sulla pura azione e a priori scanso qualsiasi tipo di gioco dove sia necessario un minimo di ragionamento. Detto questo non significa che detesti tutti i puzzle game, è solo che preferisco tutt’altro. Che ci resta da fare allora? Intanto accendiamo la console e vediamo un po’ com’è l’antifona.

Misuriamo la febbre alla PSP[Dopo tre giorni assidui di gioco] Piano! Piaaano! Daaaaai!!! Mannaggia! No raga… questo gioco è troppo folle! Scusate ma come amo dire in questi casi, non giudicate mai un gioco solo per il nome che porta. C’è subito da mettere in chiaro alcune cose. Tutto d’un tratto non sono diventato amante dei puzzle games, è solo che questo gioco è talmente fuori parametro che una volta preso in mano è in grado di provocare grosse crisi di nervi. Ma andiamo con ordine, vi spiego subito di che si tratta. Il gioco è stato sviluppato da Archer Maclean e dal suo team, l’Awesome Studios: dite che è un tantino esagerato come nome ? L’ho pensato anche io, ma proseguiamo a parlare del gioco che è meglio. Vi ricordate il buon vecchio Marble Madness ? Il concept di Archer Maclean’s Mercury, anche se non sembra, è molto simile. Se nel vetusto gioco EA bisognava portare la fragile biglia a destinazione, in Mercury il nostro compito sarà ancor più arduo. Con lo stick analogico della PSP, dovremo inclinare il tavolo di gioco per far si che la nostra bolla di mercurio raggiunga la meta prefissata. Detto così sembra una sciocchezza ma v’assicuro che fra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Anche se i primi quadri sono piuttosto elementari, i successivi vi mostreranno la vera natura di questo titolo. Tutto il gioco comprende 72 livelli totali da affrontare in single player ed in multiplayer via Wireless. Per raggiungere la fine del tavolo dove si svolge l’azione, sarà necessario far compiere le più incredibili peripezie alla nostra bolla di mercurio; la si potrà far salire sulle rampe scorrevoli o far colorare per attraversare dei particolari portali; a volte può essere utile anche dividerla intelligentemente per colorarne le parti risultanti in differenti colori e, in seguito, tramite un’altra mescolanza, formare un ulteriore colore. Come nei più classici dei puzzle games, il nostro avversario non sarà la cpu quanto il tempo, e non sempre sarà consigliato mettersi a correre, visto che i pericoli si annidano in ogni angolo. Fate sempre attenzione alle azioni da compiere, ma soprattutto evitate di perdere troppo mercurio perchè, per completare ogni quadro di gioco, è necessario portare a meta la quantità minima di mercurio richiesta. Il gioco diverte e non solo, a volte provoca irritazione ed un incredibile nervosismo tipico di quei puzzle games tosti, dove, spesso, ci si fossilizza su quel maledetto quadro da cui proprio non se ne viene a capo. La cosa bella sarebbe stata implementare un sistema di controllo più amichevole, magari grazie all’utilizzo di un periscopio che ci permettesse l’ondulazione del tavolo grazie al movimento della console.

Tecnicamente parlandoIl gioco sviluppato dall’Awesome Studios si presenta con un comparto grafico non proprio eccelso, ma sicuramente essenziale. Le arene di gioco sono ben curate e composte da un numero discreto di poligoni. Le textures, dal loro canto, appaiono semplici e non troppo complesse. Al contrario, la nostra sfera di mercurio appare composta da un buon numero di triangoli, personalmente non li ho contati ma, a giudicare dalle animazioni, il lavoro è da elogiare. Proprio grazie ad un reparto grafico non eccelso, il motore riesce a gestire il tutto ad una velocità stabile di 60 frames al secondo. Differente il lato uditivo, le numerose tracce di pura ambient/new age sono molto rilassanti e ben si addicono ad un gioco che di tutto necessita tranne che di ritmi incessanti e poca tranquillità. Gli effetti sonori sono abbastanza limitati e piuttosto ripetitivi, ma non per questo fastidiosi.

Consigli per gli acquistiSe pensate di comprare un bel puzzle game per PSP, al momento non vi sono molte alternative. Per quanto riguarda il mercato europeo i nomi sono due: Lumines e questo Archer Maclean’s Mercury. In tal caso fate attenzione perché i giochi hanno una struttura totalmente differente. Sappiate pertanto orientarvi e decidere quello che più potrebbe venire incontro ai vostri gusti. Il gioco, come quasi tutti i titoli di lancio, ha un prezzo di cinquanta euro. Fate bene i vostri calcoli, dopo aver sborsato l’ira di Dio per comprare la PSP potrebbero anche apparire troppi ma, in questi casi, forse è meglio pensare di più al gioco e meno alle nostre finanze.

– Coinvolgente e divertente.

– Sei soli livelli da completare.

– Nessun editor.

7.5

Mercury è un gioco che cattura, e state tranquilli che se ci riesce in pieno non lo mollate più. Sicuro! Come esperienza di gioco, a me personalmente è piaciuta speriamo solo che gli sviluppatori riescano ad uscirsene un giorno con un degno seguito. Non vorrei essere troppo esigente, ma mi sarebbe piaciuto avere a disposizione un bell’editor di livelli o che ne so… la possibilità di poter giocare nuovi livelli, magari scaricati dalla rete. Speriamo tanto che ci siamo anche in un sistema di controllo più user-friendly.

Voto Recensione di Archer Maclean's Mercury - Recensione


7.5