Anteprima

Apache: Air Assault

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a cura di Dr. Frank N Furter

Pochi giorni fa abbiamo potuto testare con mano un nuovo brand della scuderia Activision Blizzard. Realismo è la parola chiave di Apache: Air Assault, titolo sviluppato dai Gaijin Entertainment che vi metterà al centro dell’azione catapultandovi nella cabina di un elicottero Apache. Questa produzione può inoltre vantare su un valore aggiunto come Ed Macy scrittore preso in prestito dall’esercito britannico che attraverso il suo primo lavoro Apache ha in qualche modo ispirato la creazione del gioco. Lo stesso Macy ha partecipato come consulente affinché le missioni presenti all’interno della campagna single player potessero ricalcare quelle svoltesi nella realtà. A breve pubblicheremo la nostra video intervista con l’eroe di guerra britannico. L’allestimento bellico situato nel cuore di Londra ha reso l’esperienza ancor più particolare, scoprite con noi cosa ha da offrire il nuovo prodotto Activision Blizzard.

DecolloIl nostro hands on era limitato alle prime due missioni del gioco. La prima ha la funzione di tutorial, utile per poter apprendere le meccaniche del sistema di controllo. La levetta analogica destra è utilizzata per decollare e di conseguenza per cambiare l’altitudine. Quella di sinistra invece serve per virare in una qualsiasi direzione e per stabilizzare l’elicottero quando avrete bisogno di restare sospesi in cielo per osservare la situazione. Utilizzando entrambe le levette il mezzo si muoverà più velocemente del normale assumendo la tipica posizione con il muso inclinato verso il basso. Per quanto riguarda l’artiglieria si avranno due diverse tipologie di armi: il mitragliatore e i missili. Per quanto riguarda questi ultimi c’è da sottolineare il fatto che non potranno essere lanciati come se fossero caramelle, terminata la scorta dovrete aspettare qualche minuto prima di poterli riutilizzare. Inoltre sarà possibile attivare due visuali specifiche per colpire con maggior precisione gli obiettivi terrestri. Molti di voi avranno avuto modo di giocare un capitolo della serie Call of Duty, sicuramente ricorderete la missione Death from Above dove il vostro compito era quello di proteggere i vostri compagni dall’alto utilizzando appunto dei missili. In quel caso le cose erano molto più semplici: non dovevate guidare un AC-130 e soprattutto non vi trovavate a bordo di un elicottero apache. Il punto d’incontro tra quella missione e il sistema di mira è riscontrabile nella medesima telecamera in bianco e nero attraverso la quale potrete riconoscere i nemici dagli alleati eliminando gli ostacoli senza causare danni ai propri commilitoni. Attivando invece la telecamera posta sul mitragliatore avrete una visuale più ampia dell’ambiente circostante con la possibilità di fare uno zoom laddove, grazie all’aiuto della vegetazione, si nasconda un gruppo di nemici. Conclude la mappatura dei comandi il d-pad con il quale si potranno cambiare le armi in dotazione. Il primo impatto con il sistema di controllo è senza dubbio ostico, non per scelte sbagliate degli sviluppatori, ma a causa dell’alto tasso di realismo che caratterizza il gioco. Dovrete sempre tenere in considerazione l’altezza, la posizione sul radar di nemici e amici, il fuoco nemico, missili e al contempo cercare una strategia che permetta una controffensiva efficace. I ragazzi di Gaijin Entertainment ci hanno assicurato la compatibilità con numerosi flight stick attualmente in commercio, elemento che avvantaggerà gli utenti PC.Nella seconda missione abbiamo avuto modo di mettere in pratica gli insegnamenti del tutorial. Il nostro obiettivo era quello di difendere la base dagli attacchi nemici, una volta respinti è scattata la controffensiva per distruggere il loro accampamento situato a qualche chilometro di distanza. Nonostante il livello di difficoltà fosse settato verso il basso non è stato per nulla facile completare la missione, vero anche che la mancanza di allenamento si è fatta sentire, ma il livello di sfida più alta sarà sicuramente un traguardo che solo i veri appassionati riusciranno a raggiungere.

AtterraggioPer quanto concerne la campagna single player avrete a disposizione ben 16 missioni, ambientate in tre diverse aree del globo con altrettanti modelli di Apache differenti. Le missioni prevedono anche il supporto delle forze terrestri, dovrete fare molta attenzione quindi a non uccidere o bersagliare i vostri stessi compagni. Non poteva mancare la componente multiplayer online e in locale. La prima sarà composta di 12 missioni pensate appositamente per essere giocatore assieme agli amici; ovviamente potrete anche affrontarle da soli, ma in quel caso il livello di difficoltà subirà un incremento drastico visto che dovrete svolgere il lavoro di più persone in completa solitudine. Ad esempio nelle missioni in cui sono previsti quattro partecipanti, potreste trovarvi in difficoltà a mantenere tutte le postazioni sotto il vostro controllo poiché i nemici sconfitti manderanno dei rinforzi per tentare di riprendersi le loro basi. Sempre parlando di missioni, ognuna di esse avrà degli obiettivi secondari da soddisfare per aumentare il proprio punteggio, difatti al termine del livello apparirà una schermata con tutte le statistiche oltre le solite cui siete abituati. Una novità riguarda il costo della missione: questo è determinato in gran parte dal numero di munizioni utilizzate, mettendo così un freno a sparatorie di massa poco precise. Un elemento davvero interessante che corre nella stessa direzione in cui è indirizzato l’intero gioco, in altre parole, il realismo.

Sky HighIl comparto tecnico del gioco offre ambientazioni ispirate a diversi paesaggi realmente esistenti. Scorci ad ampio respiro con una linea dell’orizzonte molto estesa contribuiscono a immergere il giocatore in un’atmosfera molto particolare. Inoltre, grazie alle diverse visuali selezionabili, potrete guidare il vostro apache osservandolo dall’esterno, oppure in prima persona e, se non bastasse, dall’interno della cabina di pilotaggio dove ogni elemento è stato riprodotto con cura certosina. La HUD non è mai invasiva, vengono visualizzate a schermo le informazioni più importanti come l’altimetro, il radar e la distanza dall’obiettivo. Lo stesso apache subirà modifiche estetiche quando colpito dal fuoco nemico, le parti del veicolo diventeranno nere, in alcuni casi noterete la completa mancanza di un pezzo. Tutto ciò ovviamente andrà a influenzare la guida rendendo la missione molto più difficile da portare a termine. L’intelligenza artificiale appare ben organizzata, aggressiva al punto giusto non vi darà vita facile, ai livelli più alti i nemici saranno in grado di deflettere i vostri missili e se tenterete la carriera da veterano avrete una sola possibilità di raggiungere l’obiettivo, non ci saranno tentativi extra o checkpoint a salvarvi. A terminare segnaliamo la pregevole qualità della colonna sonora, nonostante le tracce a disposizione fossero una manciata le abbiamo trovate ispirate e coinvolgenti.

– Primo simulatore di elicotteri da guerra su console

– Comparto tecnico notevole

– Parola chiave: realismo

Apache: Air Assault ha un target ben definito, vuole soddisfare quella fetta di pubblico in cerca di realismo e adrenalina senza dover raggiungere il compromesso della componente arcade. Il titolo Activision Blizzard ha tutte le carte in regola per offrire divertimento su ogni fronte, sia in singolo sia in multiplayer grazie alle missioni cooperative. Non bisogna dimenticare l’importante consulenza militare offerta dallo scrittore Ed Macy, autore del libro Apache. Il gioco raggiungerà gli scaffali il 9 Novembre prossimo, restate sintonizzati sulle pagine di Spaziogames per la recensione completa del titolo.