Recensione

Anno 1404

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a cura di Folken

È finalmente pronto a salpare verso i negozi Anno 1404, noto all’estero come Dawn of Discovery, nuovo esponente della saga strategica sviluppata da Blue Byte software. Incentrato principalmente sul commercio ed il city bulding, il titolo non cerca la fedeltà storica, ma appassiona invece il giocatore con dinamiche complesse ma facili da apprendere, e lo affascina con un impianto tecnico di altissimo livello.

Al servizio dell’imperatorePer chi non conoscesse la serie, invero meno di successo rispetto a mostri sacri quali Age of Empires o i titoli di Impression Games, essa pone il giocatore al comando di una colonia europea agli inizi della propria evoluzione economica, e gli richiede di farla fiorire. Dinamiche in stile Sim City si mescolano con fasi dove dedicare tutte le proprie attenzioni a costruire proficue e stabili tratte commerciali marittime, oltreché altrettanto solidi patti diplomatici con gli altri giocatori virtuali presenti sulla mappa. Anno 1404 vi proporrà i medesimi elementi, arricchiti da un’elevata quantità di compiti da svolgere e risorse da gestire. Altro dettaglio importante, il gioco si limita a richiamare alcuni stereotipi degli inizi del ‘400, senza però alcuna pretesa di fedeltà storica o geografica. Una volta avviato, una bellissima introduzione vi porterà al menu principale dal quale potrete scegliere se iniziare la campagna principale, affrontare una partita senza limite alcuno o divertirvi con alcuni scenari pre-impostati. Lungi da essere delle aggiunte superflue, queste due modalità supplementari garantiscono un approccio al gioco diverso ed egualmente divertente. È comunque consigliabile iniziare con la campagna, che tramite le prime missioni, riesce ad insegnare al giocatore come addomesticare l’interfaccia di gioco oltre che la grande quantità di opzioni presenti. Inoltre, grazie ad una trama che seguirà il susseguirsi delle missioni e dei vari capitoli, riesce a garantire un alto grado di immedesimazione e coinvolgimento. All’inizio sarete uno dei tanti servitori dell’Imperatore che, guidato dai saggi consigli di Lord Richard Northburgh, dovrà riuscire nell’arduo compito di portare la propria sparuta comunità sulla rotta della stabilità economica. Presto vi verrà anche regalata una nave, indispensabile per poter affrontare le moltissime missioni esplorative e per concludere importanti affari commerciali con altre isole, altrimenti inaccessibili.

Bocche da sfamareLe missioni iniziali vi vedranno impegnati ad aumentare il numero di abitanti della vostra piccola colonia, che saranno inizialmente solo contadini e solo successivamente avanzeranno di classe divenendo cittadini ed in ultimo patrizi. Le fasi di costruzione ed evoluzione della città vi richiederanno una buona organizzazione degli stabili, la cui costruzione dipende da alcune semplici regole: prima di tutto è necessario possedere un magazzino sulla spiaggia, dove ammucchiare le risorse e da dove far partire tutti gli scambi con le altre comunità. In secondo luogo il Mercato, senza il quale nessun abitante si trasferirà nei vostri possedimenti; insieme all’edificio del Mercato Piccolo esso è anche l’unico mezzo per poter espandere l’area di influenza e quindi edificabile. Una volta posizionate anche le prime abitazioni di legno e le strade, inizialmente solo di fango, il piccolo borgo comincerà a vedere i primi timidi contadini popolarne le vie. Parallelamente alla gestione del proprio insediamento, fondamentale sarà la ricerca, elaborazione e gestione delle risorse. Queste vanno dalle basilari legna e pietra al carbone, pietre preziose di vario tipo, passando per svariate tipologie di alimenti, quali pesce, cacciagione, grano e così via. Queste potranno poi essere rielaborate attraverso svariati passaggi per dar vita a nuovi ed utili elementi, come vestiti o arnesi da lavoro. Vi ritroverete, nelle fasi più avanzate, ad allestire vere e proprie catene di sviluppo come ad esempio per creare gli strumenti di lavoro, preziosissima e remunerativa risorsa. Partendo dalla miniera per la raccolta del ferro dalle montagne, dovrete passare per un edificio utile alla sua elaborazione. Questo necessiterà però di carbone per poter mantenere le proprie fucine, così dovrete provvedere anche alla costruzione dell’apposito edificio. In ultimo, per poter arrivare al prodotto finito, sarà necessario approntare l’ultima bottega, che sfruttando tutti gli elementi, vi garantirà il riempimento periodico del vostro magazzino. Un altro dettaglio fondamentale nella corretta gestione delle preziose risorse sarà il controllo del consumo delle stesse. Da un lato, infatti, potranno essere sfruttate nelle varie catene produttive, dall’altro lato potrebbero essere utili ai fini commerciali. Ad esempio vi capiterà di dover interrompere la produzione di vestiti per potere accumulare sufficiente canapa da scambiare con Al Zahir, mercante del sultano, al fine di ultimare una missione o incrementare il proprio livello diplomatico. Questi appena fatti sono solo alcuni esempi generali, utili a farvi un’idea della grande quantità di sfaccettature del gameplay, oltre che della grande libertà che, proseguendo nel gioco, vi verrà lasciata.

La diplomazia è un’arteLa componente bellica è stata solo accennata, lasciando comunque al giocatore la possibilità di incrinare i rapporti diplomatici fino a giungere allo scontro, ma nessuna particolare opzione strategica, mentre quella esplorativa e diplomatica sono risultate molto più approfondite. Appena verrete in possesso della vostra prima nave, si rivelerà subito necessario navigare per i mari alla ricerca di altre isole, sulle quali potreste trovare altre colonie o preziose risorse da sfruttare. Entrerà così subito in gioco la diplomazia, legata a doppio filo con il commercio. Se sarete abbastanza abili nello stringere preziosi accordi, potrete trarre profitto dallo scambio delle merci, stabilendo persino delle tratte commerciali da assegnare alle vostre navi. Questo prezioso strumento vi tornerà utile anche quanto ritroverete la vostra comunità divisa su più isole, caratterizzate magari da differenti risorse, il cui scambio da una terra all’altra sarà la chiave per accedere ai gradini più alti dell’evoluzione sociale ed economica. A garantire un’ottima varietà di gioco ci penseranno tantissime altre variabili, quali ad esempio la possibilità di apprendere le arti architettoniche orientali, utili a colonizzare le isole più a sud, o ancora alcune piccole missioni che vi assegneranno i compiti più disparati, perfetti per distrarsi per un po’ dalle fasi gestionali. Se tutto ciò non bastasse a convincervi dell’elevata longevità di questo titolo, vi ricordiamo la presenza di altre due modalità di gioco. Quella Scenario presenta svariate missioni da portare a termine, mentre la modalità aperta è forse quella più interessante, dove potrete mettere alla prove le varie abilità apprese durante la campagna, senza alcun limite di sorta. Da segnalare anche la possibilità di personalizzare fin nei minimi dettagli le regole di gioco, le quali andranno ad influenze direttamente il livello di sfida di ogni componente del gameplay.

Chi ha detto che il medioevo è l’epoca più buia dell’umanità?Il solido e divertente gameplay messo in piedi dagli sviluppatori è fortunatamente supportato da un comparto grafico e tecnico di altissimo livello. Anche in questo aspetto l’elemento realistico è stato trascurato, in favore di un design generale coloratissimo e quasi cartoonesco. I diversi elementi architettonici presenti a schermo godono di un dettaglio davvero elevato, anche allo zoom più ravvicinato, e la sensazione di essere di fronte a città realmente abitate è molto forte grazie alla grande quantità di elementi in movimento. Vedrete persone passeggiare per le vie, trasportare materiali, trascinare carretti, promuovere le proprie merci al mercato e così via. Non mancano neanche svariati animali e una lussureggiante vegetazione, incredibilmente varia ed ottimamente animata. Un plauso anche per la realizzazione dei diversi territori, tutti suddivisi in piccole isole e, a parte ovviamente nella modalità campagna, generati casualmente. Vero gioiello della produzione è però il mare, realizzato in maniera a dir poco eccezionale. Eccellenti anche le musiche e gli effetti sonori, perfetti per coinvolgere il giocatore in modo definitivo nel mondo di gioco. Ai lettori preoccupati che tanta bellezza possa affaticare eccessivamente la propria macchina, l’elevata scalabilità dei dettali dovrebbe garantire la possibilità di divertirsi con Anno 1404 anche senza un computer di ultima generazione.

HARDWARE

Requisiti Minimi: * OS: Windows 2000/XP/Vista * Processor: 3 GHz Intel Pentium 4 o equivalente * RAM: 1 GB * Graphic Card: DirectX 9.0c-compatibile con 128 MB * HDD: 2 GB * Sound Card: DirectX 9.0c-compatibile * DirectX®: Version 9.0c * Controller: Keyboard, Mouse

– Gameplay ben sviluppato

– Interfaccia snella ed intuitiva

– Grafica e design generale ottimi

– Molto longevo

– Manca il multiplayer

– Potrebbe farvi perdere la nozione del tempo…

8.5

Anno 1404 è un titolo ottimo sotto ogni aspetto: il gameplay è solido, profondo e sufficientemente vario da non annoiare mai. La modalità campagna, grazie alle prime missioni tutorial e ad un interessante intreccio narrativo, permette anche ai profani di appassionarsi ad un genere particolare come quello gestionale, mentre le altre due sono il perfetto completamento di un esperienza che non deluderà neanche gli esperti di questo genere di giochi. A corredo di tanta grazia, il titolo garantisce anche un impatto tecnico di tutto rispetto, ed uno stile grafico davvero accattivante. In definitiva, consigliamo l’acquisto del gioco Ubisoft sicuramente a tutti gli appassionati, per tutti gli altri, crediamo che almeno un’occhiata sarebbe d’obbligo, chissà che non possano scoprire un genere ingiustamente trascurato dalle masse.

Voto Recensione di Anno 1404 - Recensione


8.5