Recensione

Anarcute

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

La nostra storia offre diversi esempi di movimenti rivoluzionari, guidati da popolazioni stanche dell’oppressione dei propri regimi. In quanto tali, la violenza è spesso all’ordine del giorno: ma cosa succederebbe se riuscissimo a rendere il tutto “carino e tenero”? È con questo spirito che nasce Anarcute, un titolo che si autodescrive come un “riot simulator”.
ACAU – All Cops Are Ugly
Prima di iniziare a parlarvi del gioco, vogliamo farvi una premessa: Anarcute è un progetto nato da un gruppo di 5 studenti francesi, della scuola francese Supinfogame. Dopo i diversi riconoscimenti vinti grazie a questo, hanno deciso di fondare un loro studio, l’Anarteam, e di trasformare quella che era solo un’idea in una realtà videoludica. 
Come avrete probabilmente capito, il nome del titolo descrive interamente il gioco che andremo ad affrontare, essendo un’unione dei due termini inglesi Anarchy (Anarchia) e Cute (Carino): dovremo infatti guidare tanti animaletti carini in una rivoluzione, per liberare il mondo dal dominio della brutta e cattiva “Brainwash Patrol”. I nostri ribelli non si fermeranno davanti a niente per portare a termine la loro missione: se necessario, possono arrivare anche a distruggere quasi interamente delle città! 
La campagna di gioco si divide in 4 città diverse: Tokyo, Parigi, Miami e Reykjavik, che rappresentano i 4 mondi di gioco, più uno segreto dopo aver completato tutti i livelli. La trama è molto semplice e viene portata avanti da simpatiche cutscene, che mostrano la costante avanzata della nostra piccola armata e la ritirata della Brainwash Patrol. Forse si poteva fare un po’ di più da questo punto di vista, ma alla fine, la trama è chiaramente un pretesto per la creazione del gioco: fin da subito, in fondo, non ci viene mostrato nulla in più di un semplice “il governo è cattivo, potere ai carini e coccolosi!”.
Potere ai piccoli!
Il gameplay ricorda immediatamente Wonderful 101 dei Platinum Games, per il modo in cui si parte con pochi animali e si vanno a reclutare nei livelli altri ribelli, per formare il nostro esercito temibile. Sotto altri punti di vista, richiama anche la saga di Katamari, in quanto il nostro gruppo di animaletti raccoglierà tutti gli oggetti possibili (panchine, automobili ed altro ancora) semplicemente camminandoci sopra, con la differenza che, in questo titolo, saranno utilizzate come armi. Ovviamente questo non esclude l’utilizzo della “forza bruta” come mezzo per attaccare i nemici: basterà avvicinarci abbastanza a loro e premere più volte il pulsante per attaccare, poi, una volta sconfitti, potremo anche utilizzare alcune armi dei nemici -come i raggi laser -contro di loro. Nonostante la componente action sia ben sottolineata nella descrizione del gioco, non lasciatevi ingannare: sarà necessaria una gran dose di strategia. 
A questo punto è necessario parlare della difficoltà: il gioco parte in maniera semplice e riuscirete a superare il primo livello (Tokyo) senza problemi, ma già a partire dal secondo livello (Parigi), se continuerete a trattare il gioco come fosse un “button masher”, sarete puniti pesantemente e senza pietà. Comunque, non è una difficoltà mal calibrata e il gioco non risulta frustrante, ma Anarcute vi ricorda immediatamente che non sempre andare contro i nemici è la soluzione migliore: dopotutto, siete comunque dei civili, seppur arrabbiati. La difficoltà va sempre aumentando, e i livelli vi porteranno a riconsiderare la vostra strategia di attacco, per affrontare al meglio le trappole e i nemici piazzatisi davanti a voi. A volte sarà quindi necessario evitare lo scontro, oppure riuscire ad avere il maggior numero di animali possibili prima di attaccare frontalmente.
Mancano solo i Leocorni
Avere una grande armata non ci consentirà soltanto di poter infliggere più colpi e resistere a quelli subiti, ma ci consentirà di avere dei bonus speciali, a seconda del numero di animali a nostra disposizione. Una volta completati per la prima volta i diversi livelli, infatti, otterremo delle monete, da spendere per sbloccare questi potenziamenti, che comunque, come già detto, si attiveranno solo una volta raggiunto il numero di animali necessario. Potremo ottenere bonus come camminare velocemente, un maggior numero di munizioni, breve invincibilità e così via. La scelta del potenziamento giusto può fare la differenza tra il successo della missione e il suo fallimento. 
Lo stile grafico è davvero azzeccato: ci sono tantissimi animaletti a disposizione, tutti col giusto livello di tenerezza, e i colori sono chiari e sgargianti: si riescono a distinguere perfettamente i nemici, le trappole e i nostri personaggi. La colonna sonora del gioco è un’altra piacevole sorpresa: sono melodie molto orecchiabili, e spesso vi potreste ritrovare a canticchiare durante la vostra partita. 
Le uniche note stonate del titolo riguardano la longevità e la rigiocabilità: la durata del gioco è bassa, infatti basteranno 5-6 ore per portarlo a termine, e non offre molti spunti per poterlo giocare più di una volta, se non per ottenere il massimo dei punteggi in ogni livello. Niente di grave, considerando che è il primo titolo di questo nuovo team, ma è qualcosa che va comunque sottolineato. In ogni caso, questo gioco è la prova lampante che per fare un buon gioco non sempre è necessario avere un grande team, ma basta avere le idee giuste.

Stile grafico azzeccato

Difficoltà ben calibrata

Buona colonna sonora

Abbastanza breve

Trama banale

Può diventare ripetitivo

7.5

In sintesi, considerando che questo è il primo titolo dell’Anarteam e che è nato come progetto studentesco di 5 ragazzi, è sicuramente un inizio più che discreto. Un titolo che ci ha sorpreso e che ci ha fatto sentire dei rivoluzionari, seppur per poco tempo. Non innova nulla, ma ha preso spunto da diverse parti e bene. Di sicuro terremo gli occhi aperti su questo talentuoso team, in attesa di un loro nuovo lavoro.

Voto Recensione di Anarcute - Recensione


7.5