Recensione

AlternativA

Avatar

a cura di AleZampa

Dopo Memento Mori, Centauri Production torna con una nuova avventura chiamata AlternativA, che ci catapulterà nella Praga del 2045, un posto, è bene dirlo da subito, che sicuramente non sarà la nostra prima scelta per le vacanze estive. First Reality, il team di sviluppo, ha deciso di puntare sulla classica trama del “futuro alternativo” e dell”‘uomo che cambierà le sorti del mondo”, e per farlo ha dipinto un mondo cupo e opprimente, spingendo l’acceleratore proprio sull’ambientazione e le sensazioni che questa visione del futuro può far scaturire all’interno di ogni giocatore. Andiamo quindi nel futuro, e vediamo come sarà la Praga del 2045 per Centauri Production.

Welcome to City 17Perdonateci il facile accostamento, ma la prima impressione, già a partire dal menù, è che Half Life 2 sia stato un titolo molto apprezzato dagli sviluppatori, e questo non può che essere un bene. Come dicevamo, le vicende narrate prendono vita a Praga, in un futuro nel quale alcune multinazionali hanno talmente tanto potere che sono di fatto al di sopra della stessa nazione nella quale operano, e sono accusate, almeno da quella fetta di popolazione che non riescono a controllare, di aver scatenato per i propri fini nientemeno che la terza guerra mondiale. In questo contesto di decadenza per la civiltà umana, le maggiori città mondiali, tra cui Praga, sono state divise in tre distretti al fine di riuscire a mantenere l’ordine nelle strade: quello Governativo, nel quale ovviamente risiedono i politici e in generale l’elite al comando, quello Industriale, nel quale lavorano e vivono tutti i lavoratori e gli operai e infine, ovviamente, i Bassifondi, popolati dai disoccupati, dai reietti, e in generale da chi vive ai margini della società. In questo contesto vive il nostro protagonista, Richard Rocek, che sembra voler semplicemente tirare a campare senza infastidire nessuno, quando, improvvisamente, si trova disoccupato e con preclusa la possibilità di lasciare i bassifondi nei quali si trova, dato che androidi armati e affatto comprensivi impediscono d’improvviso gli spostamenti tra i diversi livelli della città se non autorizzati. La vita di Richard cambia drasticamente nel giro di un pomeriggio: esasperato dalla sua condizione e dall’impossibilità di uscire dal vortice nel quale la perdita del lavoro lo ha condotto decide di unirsi alla Resistenza, un gruppo di uomini liberi che lotta per portare alla luce le nefandezze compiute da Endora e Tholex, le multinazionali che di fatto dettano legge. Ma ovviamente, come capita spesso nelle opere di questo tenore, la verità non ha mai una sola faccia, e man mano che si dipaneranno i vari fili di cui la trama è intessuta ci accorgeremo che tutti hanno un buon motivo per mentire e i doppi giochi saranno all’ordine del giorno.

Andamento lentoAlternativA si presenta come la più classica delle avventure punta e clicca, nella quale dovremo prima raccogliere e poi combinare nel modo più opportuno diversi oggetti presenti nelle varie locazioni. Una volta raccolto l’oggetto questo sarà utilizzabile tramite l’inventario, che apparirà spostando il cursore nella parte alta dello schermo, e sarà ovviamente combinabile con altri elementi già recuperati o presenti nello scenario. Nelle prime ore di gioco il nostro PDA si riempirà di diverse informazioni utili a contestualizzare l’epoca storica e le dinamiche sociali di questo particolare futuro, e nonostante la mole di informazioni da leggere non sia indifferente, risulta piacevole apprezzare il buon lavoro svolto dagli sviluppatori nel creare il giusto background. Purtroppo questo strumento viene ben presto abbandonato, lasciandolo quasi dimenticato e privo di utilità man mano che l’avventura prosegue. Come dicevamo, a farla da padrone dovrebbero essere l’ambientazione e la trama più che il gameplay, ma sembra che First Reality si sia persa per strada nel suo intento: se infatti il setting è molto ben costruito, con fondali 2D davvero suggestivi e ben realizzati, e scelte di inquadrature decisamente apprezzabili, è la trama e il feeling generale della narrazione che spesso cadono nel banale. Dopo un buon inizio infatti l’intreccio stenta a decollare, e troppo spesso ci troveremo davanti a momenti eccessivamente lenti e statici, che ci porteranno ad un finale quantomeno controverso. Anche il gameplay non si distingue certo per originalità o ingegno: ogni volta che sposteremo il cursore in direzione di un elemento con il quale sarà possibile interagire questo ci verrà segnalato dall’interfaccia, dandoci la possibilità di raccoglierlo o interagirvi. Le possibilità di interazione sono davvero ridotte al minimo, con pochi elementi da controllare o esaminare, e tutto quello che troveremo da raccogliere verrà inevitabilmente utilizzato pochi minuti dopo, vanificando così la qualità enigmi proposti. Oltretutto, il più delle volte sarà necessario parlare prima con uno specifico personaggio per poter utilizzare qualche oggetto o compiere determinate azioni, fattore che rende la narrazione macchinosa e fa sembrare il protagonista (o i protagonisti, dato che ci saranno momenti in cui prenderemo il controllo di tre diversi personaggi) un semplice pupazzo in balia degli eventi.

Ehi stai parlando con me?Nonostante i difetti riscontrati bisogna dare atto agli sviluppatori di aver introdotto un sistema di dialoghi, e di scelte ad essi collegate, ben studiato (almeno negli intenti), decisamente utile nell’accrescere il senso di immedesimazione e angoscia. Quando parleremo con qualche personaggio chiave della vicenda, o anche con un semplice androide nei bassifondi, dovremo infatti stare molto attenti a soppesare ogni nostra parola, perchè una volta intrapresa una determinata linea del discorso non sarà più possibile tornare indietro, e potremmo trovarci dietro le sbarre piuttosto che definitivamente morti. Perchè in AlternativA, al contrario di quanto accade nella maggior parte delle avventure grafiche, ci sarà proprio la possibilità di morire definitivamente, e il numero di morti che ci separa dal Game Over sarà deciso dal livello di difficoltà scelto all’inizio del gioco, che non andrà a intaccare la complessità degli enigmi, bensì il numero di “vite” a disposizione. Questa scelta è decisamente apprezzabile e funzionale al tono dell’avventura, ma non si avverte purtroppo la sensazione che la trama possa effettivamente risentirne, e che le nostre scelte portino ad un reale cambio degli eventi (come accade ad esempio in Heavy Rain).Un ultimo appunto al comparto tecnico: i fondali sono ottimamente realizzati e l’atmosfera in generale è restituita egregiamente, quantomeno a livello visivo, nonostante i personaggi non si facciano certo notare per una realizzazione ispirata o sopra la media. Il sonoro è realizzato in maniera onesta, con un voice acting nella norma (in inglese, sottotitolato in italiano), anche se si nota uno scarso bilanciamento dei volumi e musiche di accompagnamento non troppo ispirate.

HARDWARE

Processore: Pentium 4 2.0 GHz o AMD Athlon XP 2200+Ram: 2 Gb o piùHard Disk: 2 Gb o piùScheda Video: nVidia GeForce 6600 con almeno 256 Mb o ATI Radeon X1300 o superioreDirectX 9

– Ambientazione ispirata

– Sistema di dialoghi ambizioso

– Ritmo fiacco

– La storia è alla fine molto lineare

6.0

AlternativAparte con un forte impatto visivo ed emotivo, fa sperare in una trama ben scritta e avvincente, ma si perde quasi subito in una narrazione troppo lenta, un gameplay non certo privo di difetti e, nonostante le promesse degli sviluppatori, una sostanziale linearità di fondo che lascia la chiara sensazione di un’ ottima occasione persa piuttosto che di appagamento e soddisfazione. Di sicuro non vi pentirete di portare a termine l’avventura (che tra l’altro non è nemmeno eccessivamente lunga, attestandosi intorno alle 7 ore di gioco), ma difficilmente la scarsa interazione con l’ambiente di gioco e la sostanziale linearità della trama vi invoglieranno a fare un nuovo giro nell’affascinante Praga di First Reality.

Voto Recensione di AlternativA - Recensione


6