Anteprima

Alone in the Dark: Illumination

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a cura di Specialized

Allora, dove eravamo rimasti con Edward Carnby? Era il 2008 e Atari se ne usciva con un quinto e omonimo episodio di Alone in the Dark affidandosi alle cure di Eden Games e Hydravision Entertainment, con il risultato però di scontentare un po’ tutti. In effetti quella nuova incarnazione del capolavoro Infogrames del ’92 aveva ben poco a che spartire con il modello originale, tant’è che nonostante vendite non proprio disastrose la serie è finita subito dopo nel dimenticatoio. Eppure non è ancora arrivato il momento di dire per sempre addio a questa storica serie. A dicembre Atari pubblicherà infatti su Steam (e solo in versione PC) Alone in the Dark: Illumination, il sesto capitolo della saga survival-horror che porta la firma di Pure FPS (un team al suo esordio) e che potete già prenotare su questa pagina.
Alone in the Dark con le classi
Che cosa si sono inventati questa volta gli sviluppatori per far tornare in auge la serie? Semplicemente hanno introdotto il co-op online a quattro giocatori e ripreso da Alan Wake la meccanica della luce come arma fondamentale per indebolire i nemici. Ma andiamo con ordine. Anche se Illumination si potrà affrontare in solitudine scegliendo uno tra i quattro personaggi disponibili, la vera natura del gioco rimane appunto il co-op, che segna ufficialmente l’ingresso del multiplayer in 22 anni di storia di Alone in the Dark. A ogni personaggio corrisponde infatti una specie di “classe” con poteri e armi uniche ed è per questo che la collaborazione tra i giocatori svolge un ruolo pressoché fondamentale per godersi appieno il gioco. Hunter (discendente di Edward Carnby) è la classe più equilibrata e basica, mentre Witch è in grado di eseguire incantesimi e di prendere possesso dei nemici. Engineer può invece usare armi pesanti e rimettere in funzione le fonti di luce distrutte (ne parleremo più avanti), mentre Priest ha il potere di creare luce dal nulla. 
Il potere della luce
L’accento sull’illuminazione, evidente fin dal titolo stesso del gioco, non è messo lì a casaccio. Semplicemente, senza l’aiuto di una qualsiasi fonte luminosa, è impossibile sconfiggere le creature mostruose e lovecraftiane che infestano la città abbandonata di Lorwich, in Virginia. Come Alan Wake infatti, anche in Alone in the Dark: Illumination si dovrà ricorrere alla luce per indebolire i mostri e per poi finirli con le classiche armi. Ecco allora l’importanza della torcia elettrica, di un flash e persino di un lanciafiamme, anche se in questo caso si potranno colpire non più di due-tre nemici per volta. Se invece siamo attaccati da molte più creature, l’unico modo per sopravvivere è far esplodere qualcosa o ricorrere a fonti di luce fisse come lampioni e riflettori, che però possono essere distrutti dai mostri costringendoci a rimetterli in funzione in modo molto rischioso e per nulla semplice. Ecco perché ad esempio giocare con un Engineer può risolvere più agevolmente questi problemi, o perché il potere del Priest di creare una sorta di luce mistica è altrettanto utile, se non fondamentale.
Tutto nuovo? Non proprio
Se dovete ancora riprendervi dalla notizia di un Alone in the Dark fortemente improntato a un modello co-op, sarete contenti di sapere che in questo nuovo capitolo c’è anche molta attinenza con il passato della serie. Abbiamo già citato l’ispirazione di H.P. Lovecraft come tratto fondante a livello di ambientazione e narrazione, ma ritroveremo anche puzzle ed enigmi, le munizioni saranno poche in pieno stile survival e dietro al personaggio di Witch si nasconde la pronipote della Emily Hartwood del primo episodio. Insomma, quello di Pure FPS non sarà affatto un Alone in the Dark irriconoscibile (torna anche la visuale in terza persona) e altre novità, come la scelta di creare livelli procedurali sempre diversi a ogni partita a livello di enigmi, oggetti e fonti di luce, fa ben sperare in una giusta via di mezzo tra innovazione e tradizione. Se poi aggiungiamo l’Unreal Engine 4 come motore grafico e un’atmosfera decisamente creepy e horror intravista nei primi screenshot, Alone in the Dark: Illumination potrebbe davvero rivelarsi una bella sorpresa per chi ormai non sperava più in un ritorno della serie. 

– Modello co-op interessante

– Il ritorno di una serie storica

– Livelli procedurali

Inutile sbilanciarsi troppo senza aver visto ancora il gioco in azione, ma quello che trapela da queste prime informazioni fa ben sperare in un intrigante ritorno della serie dopo sei anni di silenzio. Co-op, livelli procedurali, diverse classi, Lovecraft sullo sfondo, puzzle ed enigmi, la luce come elemento caratterizzante del gameplay e altro ancora. Pronti a nuove sessioni di gioco “da soli nel buio”?