Recensione

Aloha from Hawaii

Avatar

a cura di Naares

Il genere dei runner game ha trovato sul mercato mobile un ottimo terreno dove proliferare. Un sistema di controllo tramite touch screen non consente infatti la stessa precisione negli spostamenti di uno stick analogico, motivo per cui automatizzare l’avanzamento di un avatar va a semplificare la vita al giocatore in maniera non indifferente. Proprio per questo motivo l’offerta per tale tipologia di prodotti è particolarmente ricca sia su iOS che Android, andando a creare un livello di concorrenza notevole.
Pinguini insofferenti
Aloha from Hawaii è un prodotto tutto italiano che si ritrova a fare i conti con un mercato iOS parecchio competitivo, dove proprio di recente è approdato un figuro privo di braccia e gambe che risponde al nome di Rayman. 
Prendendo forse spunto dal film di animazione Madagascar la storia ci parla di quattro bizzarri pinguini che dall’Antartide intraprendono un lungo viaggio che li porterà prima in Perù e poi in Egitto. Questi i tre mondi principali, suddivisi ciascuno in cinque livelli base della durata di circa un paio di minuti l’uno. Affronteremo i vari livelli con tutti e quattro i personaggi, senza però poterli selezionare in maniera arbitraria ma dovendoci piuttosto affidare a determinate condizioni che si presenteranno all’interno dei livelli stessi. L’impostazione è quella classica da platform 2D a scorrimento orizzontale, e nostro compito sarà dare il giusto tempismo e la giusta potenza ai salti compiuti dal nostro avatar, assicurandoci di non fargli fare una brutta fine a causa delle insidie ideate dagli sviluppatori. Tramite la pressione di un tasto virtuale in basso a destra dello schermo controlleremo i salti del nostro personaggio, che avranno uno slancio proporzionale a quanto tempo terremo il dito a contatto con lo schermo. In alcuni punti chiave posti in mezzo ai livelli dovremo inoltre cambiare il nostro personaggio, al fine di superare determinate sezioni che richiedono l’utilizzo di abilità particolari. Ciascun personaggio possiede infatti delle peculiari caratteristiche fisiche, tutte necessarie per avanzare tra i vari livelli. Si va quindi dalla bassa statura utile a superare i passaggi più angusti, alla testata per sfondare dei blocchi che inevitabilmente si pareranno sulla nostra strada, al salto lungo per oltrepassare i baratri o per raggiungere percorsi alternativi, e infine la possibilità di corrompere i buttafuori che per qualche motivo ci bloccheranno la via. Per cambiare personaggio sarà sufficiente premere un tasto in basso a sinistra dello schermo nel momento in cui passeremo sopra certe pedane illuminate adibite a tale scopo. Il sistema aggiunge un po’ di varietà all’azione ludica, che non si limita quindi alla sola gestione dei salti venendo movimentata da un gioco di sostituzioni presente con generosità, e che soprattutto in alcuni livelli si fa piacevole componente di un ben bilanciato livello di difficoltà.
A metterci i bastoni tra le ruote ci penserà una poco ospitale fauna del luogo, che ci starà alle calcagna durante tutti i livelli. Una barra posta nella parte alta dello schermo ci mostrerà la distanza che separa il nostro personaggio dalla calca inferocita alle nostre spalle, andando a determinare un limite massimo di rallentamenti che ci potremo permettere durante il livello in corso. Tali rallentamenti potranno avvenire ad esempio sbattendo contro un ostacolo, o venendo colpiti da un nemico. Questi saranno degli animali di varia natura, andando dai pirana agli uccelli ai coccodrilli. Potremo in ogni caso sbarazzarcene saltandogli addosso in puro stile Super Mario, magari sfruttandone il successivo slancio per raggiungere delle piattaforme altrimenti fuori dalla nostra portata.
Non può certo dirsi che il gioco sia particolarmente ostico, e i più capaci tra voi finiranno i quindici livelli base in un pomeriggio. Alcuni giocatori impiegheranno un po’ di più, merito di certi passaggi ben congegnati che ci porteranno a ripetere alcuni livelli più volte prima di uscirne vincitori. La vera sfida risiede però nello sbloccare i livelli addizionali, che si renderanno disponibili solo una volta ottenute tutte e tre le stelle di un dato quadro. L’impresa non sarà mai titanica, ma è indubbio che numerosi livelli andranno ripetuti più e più volte prima di imparare la giusta posizione delle stelle e quindi la strada da percorrere. Un piacevole elemento sta infatti nella non completa linearità degli scenari, che spesso presentano dei brevi tratti alternativi più o meno ricchi di bonus e nemici. Riuscendo poi a raccogliere tutte e venticinque le stelle di un dato mondo sbloccheremo la modalità Unlimited, ulteriore aggiunta che migliora la longevità del titolo incitando a giocare il prodotto nella maniera più completa. Qualora non avessimo la voglia o la pazienza potremmo comunque sbloccare l’extra attraverso delle microtransazioni ingame, soluzione che a nostro parere avrebbe poco senso, togliendo tutto il gusto del risultato ottenuto.
In linea di massima il gioco si configura come un’esperienza piacevole, ma il ridotto numero di livelli di base e la necessità di affrontarli in maniera piuttosto attenta e approfondita rendono questo prodotto forse poco raccomandabile per chi cerca un mordi e fuggi da giocare nel massimo relax, anche a causa delle tre sole ambientazioni di gioco. Non fraintendiamoci, considerato il prezzo l’offerta è decisamente buona, ma è sicuramente bene chiedersi come desideriamo approcciarci al titolo prima di procede con l’acquisto.
E parlando di acquisto è importante segnalare che il primo mondo di gioco (Antartide) è al momento offerto in forma del tutto gratuita, permettendo un succulento assaggio delle meccaniche del gameplay a chiunque fosse incuriosito sul prodotto. I due successivi mondi di gioco sono disponibili attraverso una microtransazione dal prezzo piuttosto contenuto, così come le modalità Unlimited di cui abbiamo parlato qualche riga più su.
Unity
Lo stile grafico è decisamente molto piacevole, con un design dei personaggi riuscito che denota una grande cura nel reparto artistico della produzione. A muovere il tutto ci pensa il solidissimo engine Unity, che riesce a garantire una grafica sempre molto fluida e senza esitazioni di sorta. Trattandosi di un running game fa piacere notare come le scelte cromatiche siano molto azzeccate, fornendo un rapido colpo d’occhio su tutto ciò che ci si prospetta davanti, evitando fastidiose sessioni di trial and error, sempre a patto di avere dei buoni riflessi. 
Molto buone le scenette animate che ci introducono ai vari mondi di gioco, capaci di offrire una parvenza di trama (anche in questo genere di giochi fa piacere averne una) che andrà simpaticamente a mostrarci dove ci troviamo e per quale recondito motivo verremo assaliti dalla fauna locale. In fase di cutscene la palette cromatica è differente da quella del gioco vero e proprio, offrendo comunque una qualità discreta, per quanto si sia deciso di fare parecchia economia in ambito animazioni.
Male la situazione riguardo il comparto sonoro, con effetti sufficienti ed una colonna sonora inadeguata, composta da un’unica traccia riarrangiata in base ai tre mondi che andremo a visitare. Di per sé la qualità del pezzo è buona, offre un ritmo adatto al pace del gioco e si lascia ascoltare per un po’. Ma ripeterla a oltranza non solo per ciascuno dei livelli base, ma anche per quelli bonus pare eccessivo, soprattutto alla luce dei riarrangiamenti realizzati per le ambientazioni a pagamento. Piuttosto che spendere del denaro per realizzare un jingle nella schermata dei titoli forse avrebbe avuto più senso da parte dei developers investire qualcosa in più in questo settore, cercando di renderlo adeguato al resto della buona componente tecnica.

– Buona curva della difficoltà

– Ottimo stile artistico e buona componente tecnica

– Prezzo contenuto

– Davvero pochi livelli

– Comparto audio insufficiente

– Solo tre ambientazioni di gioco

7.5

Aloha from Hawaii è un prodotto gradevole ed economico, che si sentiamo di consigliare a chi cerca un running game dotato di buona profondità e un alto livello di rigiocabilità. Non è certamente un capolavoro, e il suo maggior difetto risiede a nostro avviso nel basso numero di livelli di base e da una colonna sonora decisamente non all’altezza. Consigliamo comunque di provarne la versione gratuita attualmente disponibile sullo Store per testare con mano la qualità della produzione.

Voto Recensione di Aloha from Hawaii - Recensione


7.5