Recensione

All Zombies Must Die!

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a cura di Nitro

Dopo il discreto successo ottenuto con il precedente titolo, Burn Zombie Burn!, doublesix torna nuovamente sul genere degli shoot ’em up sviluppando un nuovo Xbox Live Arcade con innovative meccaniche di gioco unite ad un pizzico di comicità. Purtroppo il risultato non è stato del tutto soddisfacente, vediamo insieme il perché.

Girovagando per i parchiIl tutto si apre in una tranquilla serata in un parco di Deadhill. Jack sta passeggiando lungo la via, quando tutto d’un tratto ecco che ode uno strano verso in lontananza. Scoccata la mezzanotte, l’atmosfera comincia a farsi misteriosa ed il giovane ragazzo decide di vedere cosa sta accadendo: ben presto si renderà conto che la città è presa d’assalto da una vera e propria invasione di zombie. Lungo il suo percorso gli si affiancheranno una ragazza di nome Rachel, uno scienziato piuttosto bizzarro di nome Brian ed un alieno di nome Luxo, totalmente incapace di parlare una lingua comprensibile agli altri comprimari.Tutti avranno un unico obiettivo, ovvero farsi strada tra le orde di zombie e portarsi in salvo raggiungendo la base militare. Per riuscire nell’intento, sarà necessario portare a termine differenti incarichi dati da cancelli-robot adibiti al contenimento dell’invasione e, successivamente, nello sterminare tutti gli zombie presenti in alcune delle sezioni per poterle trasformare in basi dove potenziarsi o creare armi letali.

Let me hear you screamIl gameplay risulta essere piuttosto semplice, sicuramente familiare a chi ha già giocato a titoli del genere come Dead Nation: mediante l’analogico sinistro controlleremo i movimenti del personaggio, con quello destro direzioneremo la mira e il grilletto destro, adibito al fuoco, sarà il nostro migliore amico durante queste ore di gioco. Un vero peccato la mancanza di un tasto per la capriola o comunque di uno scatto, anche momentaneo, atto ad eludere parte della moltitudine di zombie che presto ci circonderà, poiché ogni vicolo cieco in mancanza di munizioni risulterà essere un biglietto di sola andata per l’aldilà.Ogni alleato potrà portare fino a un massimo di due armi più un terzo arnese caratteristico di ognuno, come ad esempio una torcia o un randello atomico: questi extra serviranno a cambiare le condizioni degli zombie e, una volta che questi verranno esposti a radiazioni, daranno vita a mutanti di specie diversa. Procedendo nella nostra avventura fronteggeremo infatti una grande varietà di zombie, che spaziano da quelli pazzi (chiamati anche Mentalus Bastardio) a quelli atletici (o più comunemente conosciuti come Forma Smaglians). Ottimo nel complesso il design degli stessi che riesce a divertire grazie allo stile comico che li caratterizza.Non mancano di certo gli amatissimi power up, indispensabili per poter sopravvivere in mezzo alle decine di cadaveri che presto cercheranno di assalirvi e togliervi la vita. Questi potranno essere recuperati da cassonetti, valigette, armadi, cassetti, macchinette del caffè e altri contenitori sparsi in tutto lo scenario, oppure verranno droppati da zombie appena uccisi. L’esplorazione risulterà tuttavia più proficua, sia perché insieme ai potenziamenti recuperati si riceveranno anche diversi punti esperienza bonus, sia perché sarà possibile recuperare altri elementi, come schemi di costruzione e componenti necessari al miglioramento delle armi.Per poter avere la meglio sui nemici avremo anche la possibilità di potenziare i protagonisti: per ogni livello raggiunto saranno disponibili cinque punti bonus da distribuire liberamente in quattro diverse statistiche (rispettivamente attacco, difesa, salute e velocità) che avranno una curva di crescita caratteristica per ognuno. Molto valido infine il sistema di level up parallelo che permette libera scelta del personaggio che più ci aggrada.

Morte e devastazioneTra tante idee e premesse positive ritroviamo purtroppo diversi elementi negativi.Quello che rovina in parte il divertimento è rappresentato dal fatto che il vostro personaggio avrà una e una sola vita e, una volta esaurita questa, tutti i progressi in un singolo scenario, dai punti esperienza al ritrovamento di oggetti, andranno perduti e dovrete rifare tutto da capo. I punti di controllo non sono nient’altro che i punti di auto salvataggio: ad ogni game over il sistema ricaricherà infatti ogni volta lo slot, azzerando tutto ciò che avete fatto dopo. A tal proposito vi consigliamo di non trattenervi più a lungo del necessario in determinate sezioni, oppure, qualora voleste continuare a sterminare non-morti in assoluta libertà, di avere periodicamente l’accortezza di spostarvi in un’altra zona e di ritornare poi in quella precedente, così da esser sicuri di non rischiare grosso in caso di morte.Lo spostamento, seppure il titolo permetta un totale free roaming, risulta piuttosto difficoltoso: se i cancelli-robot presenti nelle zone limitrofi alla vostra base si apriranno senza chiedervi nulla in particolare, tutti gli altri ad ogni passaggio richiederanno il completamento di una piccola quest.Oltretutto capiterà spesso che alcuni compiti dovranno essere portati a termine da un determinato protagonista e ciò non verrà subito esplicato, obbligandovi quindi a tornare alla base svolgendo tutti i task proposti dalle macchine di contenimento, cambiare personaggio, rifare il percorso e completare altrettanti incarichi fino ad arrivare al punto richiesto.

Compagni di merendeAll Zombies Must Die! offre anche una componente multigiocatore cooperativa. Di spicco è da segnalare la presenza di un ottimo sistema di drop in/out che non minerà in alcun modo l’incedere della storia con schermate di caricamento, interruzioni o quant’altro. Fino a tre giocatori potranno quindi unirsi o abbandonare l’avventura in modo totalmente libero e silenzioso.Differentemente da quanto accade in singolo, la morte di un giocatore non provocherà la perdita di tutti i progressi ottenuti nel livello, poiché gli altri compagni potranno rivitalizzarlo semplicemente avvicinandosi e premendo il tasto adibito.I punti deboli della modalità multigiocatore sono da ricercarsi tuttavia in una totale mancanza di un comparto online, analogamente a quanto fatto con Burn Zombie Burn!, e nella presenza della sola modalità Storia: pur essendoci un respawn pressoché illimitato all’interno dei singoli scenari di gioco che può trattenere anche per ore continue i giocatori, a nostro avviso una modalità secondaria non avrebbe fatto altro che arricchire l’offerta proposta dal titolo.

Forgiatura ad hocEsplorando e analizzando vari elementi presenti negli scenari di gioco, avremo la possibilità di trovare schemi ed ingredienti utili per la creazione di nuovi strumenti di distruzione. Alcuni di questi verranno offerti dai vostri alleati nel corso della modalità Storia, altri dovranno essere necessariamente ricercati.Una volta entrati nella modalità apposita, il sistema di crafting permetterà di potenziare in cinque modi diversi le armi in base all’oggetto con il quale le combinerete, ottenendo effetti più o meno utili e migliorabili ulteriormente con un successivo upgrade. Le combinazioni possono essere molteplici e si può procedere anche casualmente, tuttavia nel caso in cui la creazione non vada a buon fine il denaro e l’oggetto secondario impiegati andranno perduti, pertanto sarà necessario prestare massima attenzione per evitare di andare nuovamente a reperire tali materiali in specifiche zone del gioco.Come di consueto gli strumenti di distruzione si distinguono in armi da fuoco come fucili, SMG, mitra ed armi da mischia, katane, motoseghe e mazze da cricket. Confrontando le due tipologie di armi, fatta eccezione per la motosega, quelle da corpo a corpo risultano essere piuttosto deboli: paradossalmente, combattendo a mani nude riuscirete infatti a colpire un più vasto range di obiettivi infliggendo anche più danno rispetto a quello che verrebbe inflitto con l’utilizzo di una mazza.

Sangue e risateA fianco di un gameplay classico, quello che fa la differenza in All Zombies Must Die! è sicuramente la presenza di frecciatine e battute (anche sporche) che verranno pronunciate dai personaggi. Tra le personalità spicca sicuramente il carisma di Jack, il quale si può definire una sorta di videogiocatore medio, critico e conscio del fatto di essere all’interno di un vero e proprio gioco, tanto che certi difetti del titolo vengono addirittura menzionati dallo stesso. Simpatica inoltre la citazione di titoli di terze parti sotto mentite spoglie (come Resident Evil 4). Nonostante l’evidenza degli elementi citati, nessuno naturalmente prenderà sul serio il protagonista, criticandolo e prendendolo in giro a causa di alcune uscite da primadonna che lo stesso farà durante l’incedere della storia. Ottimi gli intermezzi durante i caricamenti e le schermate del briefing, che molto spesso sapranno strapparvi più di una risata. Quello che tuttavia risulta essere deludente è il finale, particolarmente sottotono rispetto a quanto già visto nelle precedenti ore di gameplay.

Cartoon a go-goPer quanto riguarda la realizzazione tecnica, il comparto grafico in stile cartoon è stato realizzato con il famosissimo Unreal Engine, motore grafico di diversi titoli AAA, in grado di gestire egregiamente le dozzine di zombie che vi assaliranno ed inseguiranno per tutta la mappa. Ottimo il frame rate, che si mantiene sempre stabile anche nelle fasi più concitate, così come la totale assenza di tearing. Diverso discorso va fatto invece per l’aliasing che a volte si mostra in modo evidente, elemento che probabilmente farà storcere il naso ai più esigenti. Discrete le animazioni, sebbene si sarebbe potuto fare di meglio per quanto concerne il movimento all’indietro, dato che i piedi del personaggio si muoveranno sempre e solo in avanti, dando a volte l’impressione che stia effettuando un moonwalk piuttosto che una retrorun. Buona la longevità, la storia richiederà una media di 8 ore per essere completata. Nel caso in cui foste dei perfezionisti e dei cacciatori di achievement e trofei, sicuramente All Zombies Must Die! saprà tenervi impegnati per ulteriori ore. Da sottolineare come nota negativa la presenza di un unico slot per il salvataggio: qualora vorreste ricominciare da zero l’avventura in compagnia di uno o più amici sarete infatti costretti a cancellare totalmente i progressi di gioco. Data l’ormai ampia capacità di memorizzazione delle console sarebbe stato più opportuno inserire almeno uno spazio aggiuntivo.

– Ampia varietà di zombie

– Ben sviluppata la modalità cooperativa locale

– Comico

– Longevità

– Ottimo sistema di level up

– Personaggi carismatici

– Vasto arsenale personalizzabile

– A volte risulta essere frustrante

– Finale sottotono

– Mancanza ingiustificata di una componente online

– Sistema di checkpoint da rivedere

– Una sola modalità

6.5

All Zombies Must Die! è un prodotto mediocre, oltre all’umorismo presente non propone nulla di totalmente innovativo se non un buon sistema di level up e di crafting delle armi. Nonostante una solida modalità cooperativa locale, la mancanza di un comparto online si fa ben presto sentire anche a causa della presenza di una sola modalità di gioco che, se giocata da soli, potrebbe alla lunga stancare e portarvi a sperare nell’arrivo dei titoli di coda il prima possibile.

Voto Recensione di All Zombies Must Die! - Recensione


6.5