Recensione

Aliens vs Predator

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a cura di Folken

Molto probabilmente sono le due creature più amate e temute della storia della fantascienza. Eppure ci sono voluti quasi 15 anni prima che la Fox si decidesse a farli incontrare/scontrare sul grande schermo, in un film atteso sin da quando in Predator 2 il regista si divertì a stuzzicare il pubblico, appendendo alla parete dei trofei del temuto cacciatore il teschio di un Alien. La pellicola non si è propriamente rivelata un capolavoro, ma fortunatamente noi giocatori eravamo già molto più avanti e sui monitor dei nostri PC ci divertivamo già da tempo col primo titolo sviluppato da Rebellion, il cui seguito si rivelò un piccolo capolavoro del genere che solo i più coraggiosi riuscirono a portare a termine, addentrandosi nelle terrificanti atmosfere ricreate dai Monolith Studios. A quasi dieci anni di distanza, sono proprio i creatori di questo FPS a tornare alla carica, riproponendo il proprio franchise sotto l’ala protettrice di SEGA per console HD e PC.

Tuffo nel passatoLa formula si presenta da subito sostanzialmente invariata rispetto al capostipite. Aliens vs Predator è un FPS, la cui campagna singolo giocatore si divide in tre tronconi, uno per ogni razza: Alien, Predator e ovviamente i poveri Marine nel mezzo. Questa volta le storie sono tuttavia molto più legate fra loro, rivelandosi come differenti punti di vista del medesimo plot. La sceneggiatura del titolo è stata evidentemente influenzata da quella delle due pellicole, sia negli eventi che nella qualità, e funge sufficientemente bene allo scopo di collante fra una missione e l’altra. Raccontata tramite cut-scene sia pre-renderizzate che realizzate col motore di gioco in prima persona, questa, nel caso del marine, vi metterà nei panni di una recluta, rimasta da sola in seguito all’uccisione di tutti i compagni di squadra durante una missione sulla solita colonia umana. Nel cercare di salvarvi pelle, vi ritroverete ad esplorare una struttura della Weyland Corporation, dove misteriosi esperimenti hanno portato alla liberazione dei temibili xenomorfi. Una volta trovata una via di fuga, sarete solo a metà della vostra tranquilla giornata, in quanto una giungla prima e delle rovine antiche poi, saranno il teatro dei vostri scontri contro i temibili Predator. Queste ambientazioni, fortunatamente piuttosto varie, faranno da sfondo anche alle altre due campagne per un totale di sei macro-livelli. Nel caso degli Alien, interpreterete numero 6, un esemplare distintosi dai fratelli per delle spiccate capacità. Liberatosi dalla prigionia risponderà agli ordini della regina, nel tentativo di farla fuggire dai laboratori degli umani. Il Predator si getterà invece nella mischia alla ricerca di alcuni novizi cacciatori di cui si sono perse le tracce.

Scegli il tuo stileIl punto forte della produzione, esattamente come fu ai tempi dei due predecessori, è la forte differenziazione a livello di gameplay tra le tre razze. Giocato come marine, il titolo Rebellion non si discosta particolarmente dalla concorrenza, presentandosi come un FPS piuttosto standard e lineare. Seguendo una voce guida, dovrete assolvere a tutta una serie di compiti che non saranno altro che una scusa per spostarvi dal punto A al punto B, e nel mezzo cercare di portare in salvo la vostra pelle eliminando orde di alieni e non solo. Nonostante la forte sensazione di svolgimento su binari, la campagna marine si lascia giocare tranquillamente fino alla fine, ma si è rivelata decisamente inferiore ai capostipiti in quanto ad atmosfera e soprattutto capacità di incutere terrore nel giocatore, caratteristica che decretò il successo agli albori della serie. Fortunatamente giocando con le due feroci controparti il gameplay è risultato ben più interessante. Entrambe le due razze aliene puntano molto sull’azione stealth, essendo dotate della capacità di occultare la propria presenza; l’Alien nascondendosi nel buio e il Predator grazie all’equipaggiamento tecnologico avanzato che gli permette di rendersi invisibile. A distinguerli l’uno dall’altro vi è la differente prestanza fisica, che rende il primo molto agile e veloce ma allo stesso tempo più vulnerabile agli attacchi. L’Alien è inoltre in grado di arrampicarsi sui muri e di infiltrarsi negli stretti condotti di aerazione. Il Predator ha invece dalla sua un arsenale di tutto rispetto che rispecchia fedelmente quanto visto al cinema, composto da efficaci strumenti di morte come il cannone con mirino laser montato sulla spalla destra, una letale lancia, una lama rotante da lancio oltre che imponenti artigli montati sui polsi per gli scontri ravvicinati. Indispensabili durante i vostri scontri saranno le due modalità di visione, una a calore per avere sempre sotto controllo i movimenti degli umani e una invece esclusiva per stanare gli alieni. Indossando gli squamosi panni del Predator potrete inoltre attirare a voi le prede umane emettendo voci preregistrate ed effettuare dei salti guidati grazie ad una comoda interfaccia, funzione molto utile per guadagnare una posizione di vantaggio dalla quale pianificare il prossimo attacco. Piuttosto standard invece la dotazione del marine, composta da pistole e fucili, tra i quali però spicca un lancia fiamme davvero soddisfacente da utilizzare. L’Alien non potrà ovviamente contare su alcun armamento, ma solo su attacchi corpo a corpo. Gli scontri ravvicinati hanno goduto di una particolare attenzione, in quanto vi metteranno a disposizione una comoda contro mossa ma soprattutto, nel caso dei due alieni, delle spettacolari fatality decisamente poco adatte agli stomaci deboli. Rimane purtroppo molto evidente anche in queste due campagne una forte linearità nel gameplay, in quanto avrete sempre ben visibile a schermo un indicatore che vi segnalerà la strada giusta da percorrere per arrivare al vostro prossimo obiettivo. Fortunatamente gli sviluppatori hanno fatto un buon lavoro di calibrazione del livello difficoltà, limitando in certi aspetti le capacità dei due alieni rendendo così il gioco in grado di restituire una sfida sufficientemente impegnativa a prescindere da chi deciderete di interpretare. La longevità è piuttosto buona, in quanto per portare a termine ogni campagna vi ci vorranno circa sei ore, arrivando ad un totale di poco meno di venti. Fortunatamente i programmatori sono stati piuttosto abili nel ripresentare i medesimi livelli da diversi punti di vista, limitando al minimo la sensazione di backtracking e quindi il pericolo noia. È inoltre presente una modalità sopravvivenza, che vi metterà nei panni di un marine intrappolato in uno spazio chiuso dove dovrà vender cara la propria pelle agli Alien che lo attaccheranno a ondate. Questo piacevole diversivo è fortunatamente giocabile anche in cooperativa online con tre vostri amici.

Aliens vs Predator OnlineIl titolo Rebellion può contare su una corposa modalità multiplayer, dimostratasi capace di divertire grazie all’indubbio carisma delle razze che ogni giocatore può scegliere di interpretare. Le opzioni presenti sono piuttosto varie e oltre al classico deathmatch tutti contro tutti o a squadre e alla già citata modalità sopravvivenza, trovano posto alcune interessanti novità. La modalità Infestazione metterà in campo un solo alien contro una squadra di marine. Ogni umano rimasto ucciso, rinascerà come alieno, finché non ne rimarrà soltanto uno, ovvero il vincitore del match. In Caccia del Predator la situazione sarà simile, ma questa volta ad essere solo contro tutti sarà un predator il quale avrà a disposizione un tempo limitato per sterminare gli avversari. Ad ogni morte corrisponderà qualche minuto in più nel contatore. Gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro nell’implementare la componente multi giocatore, in quanto la calibrazione delle differenti razze è decisamente soddisfacente e l’host terrà sempre sotto controllo il bilanciamento delle squadre. Potenzialmente Aliens vs Predator è in grado di mantenere popolati i propri server per diverso tempo.

You’re one ugly mother f*erIl titolo Rebellion è indubbiamente capace di divertire, seppur non quanto fecero i primi due capitoli, a patto che sappiate soprassedere su di un aspetto tecnico a dir poco al disotto della media. Il motore grafico denominato Asura e sviluppato internamente, pare non trovarsi particolarmente a proprio agio su console, soprattutto su quella Microsoft. Il quadro restituito a schermo è infatti poco definito, a causa di un forte aliasing ma soprattutto per via di texture poco soddisfacenti. A risollevare la situazione ci pensa la buona fluidità, sempre garantita, ed effetti d’illuminazione ben implementati, in grado di ricreare giochi di luci ed ombre indispensabili per trasportarvi nelle atmosfere delle pellicole. Buona anche la varietà, ma soprattutto ottima la fedeltà alle licenze, grazie a livelli che ad ogni angolo citano i capolavori di Scott, Cameron e McTiernan. Citazionismo ancora più esasperato nel comparto audio, con effetti sonori di ottima qualità e musiche di repertorio presi di peso dall’archivio Fox.

– Tre razze per tre stili di gioco diversi

– Spettacolari Fatality

– Ottima componente online

– Ci sono gli Alien e i Predator!

– Campagna marine deludente

– Tecnicamente mediocre

– Non fa più paura

7.3

Aliens vs Predator si è rivelato un FPS divertente da giocare, soprattutto grazie alle campagne dei due feroci alieni: queste ultime richiedono infatti un approccio meno banale al genere, ed attrarranno molti fan per via dell’indiscutibile fascino che le due creature sanno scatenare. Il titolo risulta invece deludente se giocato come marine, la cui campagna si è rivelata decisamente sottotono rispetto alle altre due e insignificante se paragonata ai due vecchi capitoli, in grado ai tempi di far raggelare il sangue a chiunque. La valutazione è inoltre inevitabilmente influenzata dal comparto estetico, davvero deludente nelle versioni console, pallide imitazioni di quella PC, comunque di certo non al top della categoria, ma per lo meno soddisfacente. Molto buono il multiplayer, in grado di assicurare agli utenti tante ore di divertimento selvaggio grazie alla forte differenziazione tra le tre razze: divertenti da usare e allo stesso tempo ben bilanciate.

In definitiva, ci sentiamo di consigliare il titolo a tutti gli amanti delle saghe cinematografiche, a patto che non cerchino un’esperienza particolarmente innovativa. Peccato solo che la produzione sia così distante dalla qualità degli albori, in quanto una maggiore cura nello sviluppo avrebbe potuto attirare un’utenza decisamente più vasta.

Voto Recensione di Aliens vs Predator - Recensione


7.3