Recensione

Aliens vs Predator

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a cura di FireZdragon

Fin da quando nel lontano 1990 comparve nel finale del film Predator 2 un trofeo di un alien, tutti i fan delle due saghe fantascientifiche più violente di sempre sognarono uno scontro tra questi due mostri spaziali. Rebellion nei primi anni del 2000 propose due titoli FPS che portarono questo scontro alla realtà coinvolgendo anche gli umani, lasciando al giocatore la possibilità di impersonare la razza a lui più congeniale. Dopo quasi 10 anni, due film e diversi prodotti videoludici dalla dubbia qualità, eccoci a parlare di un nuovo capitolo di Aliens vs Predator che ci viene riproposto inserendo una nuova modalità sopravvivenza, diverse opzioni multiplayer e la classica campagna per il singolo giocatore divisa in tre parti.

Sull’attenti MarineOggi forse era il caso di non alzarsi dalla branda, siamo alla nostra prima missione ufficiale nei marine e stiamo per andare in una colonia appena attaccata da alieni xenomorfi, una passeggiata dicono. Appena lasciata la nostra base spaziale però un vascello alieno compare dal nulla e la fa esplodere; in fretta e furia ci prepariamo ad un atterraggio di emergenza sul pianeta sottostante e da qui in poi le cose andranno di male in peggio. Durante il tragitto una cassa ci colpirà in testa e ci sveglieremo da soli, intontiti e armati solo di pistola in un ospedale da campo. Qui verremo contattati dal nostro caposquadriglia che ci darà un punto di incontro: purtroppo la situazione nella colonia è peggiore di quello che ci si aspettava, gli alieni hanno sabotato le nostre difese e dovremo cavarcela da soli per scappare da questo inferno. Nei panni del soldato Hal Edison vivremo questa avventura con la costante sensazione di essere braccati ed il nostro segnalatore di movimento non farà altro che aumentare l’ansia emettendo un bip per ogni cosa che si muove, anche per una semplice porta che si apre. Le ambientazioni claustrofobiche e buie che ci accompagnano per la maggior parte della campagna saranno illuminate dai nostri bengala luminosi (disponibili in scorte illimitate), dalla torcia montata su tutte le armi e dalle esplosioni dei colpi. L’arsenale a nostra disposizione è quello classico in dotazione ai marine visti nel film Aliens: una pistola a colpo singolo dai proiettili infiniti, con la possibilità di spararne tre in rapida successione con il colpo secondario; un mitragliatore con lanciagranate; un fucile a pompa; un lanciafiamme con il quale potremo inoltre cospargere di benzina muri e pavimenti e causare incendi controllati per brevi periodi di tempo; un fucile da cecchino che ci permetterà anche di vedere i nemici attraverso i muri; la smartgun, mitragliatore pesante a due mani con mira automatica.Potremo portare con noi un massimo di due armi oltre alla pistola, mentre per utilizzare la smartgun dovremo lasciare tutto il resto a terra. L’elmo tattico che indossiamo ci terrà costantemente aggiornati sugli obbiettivi da raggiungere, sulle munizioni in nostro possesso e sulla nostra salute che potrà essere ricaricata in qualsiasi momento a patto di avere un health kit appresso. Abbiamo inoltre due mosse particolari per svincolarci dal combattimento ravvicinato: la prima è lo scatto che ci permetterà di correre per brevi distanze e mettere tra noi e gli alieni qualche metro prima di ricominciare a sparare, mentre la seconda è il colpo con il calcio dell’arma che farà barcollare per un momento il nostro nemico.

La regina ci chiamaSiete il cagnolino della corporazione Wayland-Yutani, selezionato tra decine di esemplari della vostra stessa specie siete risultato il più intelligente e per questo marchiato con il numero sei e fatto diventare parte integrante di un progetto militare segreto. La prigionia tuttavia non è di vostro gradimento così quando un blackout generale creerà l’occasione perfetta per farvi fuggire dal laboratorio e ottenere vendetta sugli ignari dottori, coglierete questa possibilità al volo. Sebbene non numerose come quelle dei marine o tecnologiche come quelle dei Predator, anche sotto forma di Alien sarete dotati di due armi altrettanto letali: i vostri artigli e la vostra coda, mentre i primi serviranno per attacchi veloci la codata sarà un attacco lento ma devastante capace di rompere la parata del nemico sbattendolo a terra. L’esperienza di gioco con l’alien è profondamente diversa rispetto a quella provata con gli umani, passerete quindi dal sentirvi braccato a ogni angolo a divenire voi stessi il cacciatore silenzioso e mortale che avete tanto temuto durante la prima parte della campagna, l’assenza totale di cure vi costringerà a giocare con prudenza e pianificare nel dettaglio ogni singola aggressione, dato che lanciarsi allo sbaraglio sull’obbiettivo causerà inevitabilmente la vostra morte. La visione degli alien vi garantisce la percezione dei ferormoni nemici anche in situazioni di completa oscurità, rompere quindi le fonti di luce porterà notevoli vantaggi e permetterà inoltre di effettuare attacchi silenziosi capaci di mettere fuori gioco i vostri bersagli con un colpo solo. Se eseguirete uno di questi attacchi su di un nemico armato, partirà una breve animazione violenta dell’uccisione mentre se il bersaglio dell’aggressione risulterà essere un civile inerme, potrete tenerlo fermo mentre un facehugger gli impianterà un embrione nel torace. In entrambi i casi, comunque, diventerete un bersaglio facile vista la vostra impossibilità di fare qualsiasi altra cosa durante questo breve lasso di tempo e sarà necessario aspettare il momento propizio o attirare la vittima in qualche angolo buio per poter agire indisturbati. Per attirarli potrete emettere il sibilo caratteristico degli alien che vi permetterà di prendere di sorpresa il nemico colpendolo alle spalle o cadendogli addosso dal soffitto. Come nei precedenti Aliens vs Predator, anche qui avrete modo tramite la pressione del tasto centrale del mouse di utilizzare anche pareti e soffitti come camminamenti ed il mirino al centro dello schermo vi farà capire su che lato della stanza state camminando. Vi sarà anche data la possibilità di correre a velocità elevatissime tenendo premuto il tasto apposito, ottimo per rapide fughe o ridurre in poco tempo la distanza dalle vostre malcapitate prede.

Cacciatori si diventaGiocando la campagna del Predator, il gameplay diverrà una sorta di fusione delle due campagne precedenti. Il nostro compito sarà quello di diventare un cacciatore élite e per questo, dopo un breve tutorial sul puntamento laser del cannone da spalla e sul combattimento corpo a corpo, verremo mandati insieme ai nostri due fratelli di caccia nella tana degli alieni. Purtroppo però gli umani si intrometteranno e ci troveremo a dover dar battaglia ad entrambe le razze su un pianeta a noi sconosciuto. La nostra possanza fisica e il nostro equipaggiamento ipertecnologico ci metteranno tuttavia in condizione di poter raggiungere il nostro scopo agevolmente, permettendoci di approcciare questa avventura in due modi diversi. Grazie alle lame da polso e alla resistenza ai colpi superiore a qualsiasi altra specie, potremo buttarci nella mischia molto spesso e uscirne quasi sempre vincitori dopo pochi colpi. Solo le postazioni di artiglieria fissa dovranno essere aggirate per evitare il peggio ma grazie alla possibilità di eseguire salti lunghissimi e passare così anche sugli alberi non rappresenteranno una difficoltà degna di nota. Se non volete affrontare tutti i nemici di petto potrete approcciare questa campagna utilizzando l’invisibilità e piazzando mine energetiche sul percorso dei marine o sparando dalle fronde grazie alle armi ad energia di cui siete dotati. Queste purtroppo hanno una carica decisamente limitata e dopo pochi colpi dovrete andare alla ricerca di generatori di energia dai quali ricaricarvi. Come gli Alien, anche voi avrete la possibilità di distrarre gli umani e di farli andare addirittura in un punto preciso vicino a voi riproducendo la voce di un altro soldato. Il vostro casco oltre a segnalarvi energia e vita rimanenti riceverà informazioni direttamente dall’astronave madre che vi faranno da guida durante tutta la vostra iniziazione. Questo vi permetterà anche di attivare la visione al calore che rivelerà la presenza di esseri viventi anche in condizione di luce scarsa.

Tre campagne distinte, diversi problemi in comune.Dopo avervi dato una panoramica dettagliata delle campagne singleplayer, veniamo ora a parlare dei problemi che le affliggono. Tutte e tre le campagne, nonostante ricalchino alla perfezione le atmosfere dei film, soffrono di una trama banale e prevedibile che saprà tanto di già visto per tutti quelli che conoscono almeno un po’ l’universo di Aliens vs Predator. Le esperienze di gioco di marine e alien hanno perso, rispetto ai capitoli precedenti, parte della grande cura nei dettagli che vi era stata riposta. Nella prima la sensazione claustrofobica e di terrore viene ammorbidita dal fatto di avere proiettili per la pistola e bengala luminosi infiniti che non lasceranno mai il giocatore con la paura di trovare un alieno in un angolo buio che lo colpisca di sorpresa o di dover dosare i colpi per paura di finirli in un momento cruciale. Nella parte dell’alien, invece, partirete già da adulto. Ciò non mina la qualità della campagna in sé ma lascia i nostalgici con il ricordo di quando potevano impersonare addirittura un facehugger e poi proseguire nella crescita come avveniva in Alien vs Predator 2. Gli incontri con i predator sia per il marine che per l’alien avvengono solo come combattimenti di fine livello, presentati come boss da sconfiggere per proseguire nella storia e dotati di una propria barra di energia. Ciò deluderà tutti quelli che si aspettavano combattimenti più numerosi con questi ultimi ma che permette in realtà di dare una reale importanza agli scontri con i cacciatori più forti dell’universo. Quella che ne esce meglio è proprio l’avventura del predator che, grazie anche alle novità introdotte come la possibilità di saltare sugli alberi, trova nuova linfa per evolversi rispetto al passato fornendo al giocatore diverse possibilità di gioco. Purtroppo qui avremo il problema inverso del marine e le nostre armi ad energia consumeranno troppe munizioni, il che ci costringerà fin troppo spesso ad entrare in combattimento ravvicinato o andare alla ricerca disperata di generatori energetici. Durante l’esplorazione delle varie aree di gioco potremo imbatterci in preziosi trofei (dieci per ogni mappa) che se raccolti tutti daranno come ricompensa degli approfondimenti sulla trama, un modo come un altro per allungare un altro po’ le campagne che restano comunque della durata totale di circa dieci ore.

Avrei preferito un armatura fatta con lo schermo di questo computer…Il reparto grafico di Alien vs Predator è inferiore rispetto alle produzioni più recenti per PC. Nonostante le sezioni all’aperto sfoggino una grafica di tutto rispetto si sarebbe potuto fare di meglio sulle animazioni, sulla varietà di texture e sull’interazione con l’ambiente. Pochissimo di tutto quello che vedrete durante le vostre partite potrà essere distrutto, sparare a un monitor per esempio o dargli un morso non farà altro che farlo spostare, scordatevi quindi vetrate che vanno in frantumi o parti di vegetazione che si staccano; tutto quello che vedete resterà esattamente al suo posto qualsiasi cosa gli tirerete contro. Le mosse finali degli alieni sono un’introduzione piacevole ma presto stufano e diventano più un problema che un divertimento visto che rimarrete sotto il fuoco nemico inermi mentre le eseguite. Peccato perché l’idea di poter far arrivare un facehugger sui malcapitati civili era buona e poteva essere sviluppata molto meglio piuttosto che lasciarla fine a se stessa, inoltre queste mettono in rilievo la scarsità di modelli facciali per gli umani rivelando al giocatore troppo spesso i soliti volti. Il passaggio nelle ventole di aerazione poteva essere fatto con maggior fluidità, la scelta invece di poterci entrare solo interagendo con esse premendo il tast E rallenta le meccaniche di gioco spezzando la velocità di corsa e movimento dell’alien. L’impossibilità totale di inginocchiarsi sia con il predator che con il marine riduce di gran lunga i ripari disponibili nelle mappe costringendo il giocatore a correre intorno alle colonne o a costruzioni alte per evitare di essere colpito al busto e sinceramente la scelta di non includere un tasto per accovacciarsi ci sfugge del tutto. L’IA degli alien ci ha stupito in maniera positiva, essi si sposteranno dalle fonti di luce cercando di nascondersi e sfrutteranno soffitti e pareti per attaccarvi alle spalle, la stessa cosa purtroppo non si può dire della loro controparte umana visto che la maggior parte delle volte li troverete imbambolati a guardarvi attraverso i muri aspettando un vostro movimento o cascheranno ripetutamente nelle vostre trappole senza accorgersi che i loro compagni mano a mano spariscono.

HARDWARE

OS: Windows XP/Vista Processore: 3.4 GHz Intel Pentium 4 or processore equivalenteMemoria: 1 GB RAM (XP)/ 2 GB RAM (Vista) Scheda video: DirectX 9.0c compatibile con almeno 128 MB RAM (NVIDIA 7900 o migliore, ATI X1800 o migliore) Disco rigido: 4.6 GB spazio libero per l’installazione DirectX®: DirectX 9.0c

MULTIPLAYER

Rebellion ha inserito oltre alle tre diverse campagne per giocatore singolo anche sette modalità multiplayer differenti. Oltre al classico deathmatch a squadre, tutti contro tutti e quello dove i contendenti saranno divisi per razze trovano spazio anche nuove idee: – Infestazione Un giocatore impersonerà un alien guerriero e si troverà ad affrontare diversi marine, mano a mano che la partita procederà i marine uccisi diverranno alien a loro volta fino a che non ne rimarrà solo uno decretando cosi’ il vincitore Caccia del Predator Un solo predator élite dovrà sterminare tutti gli avversari mentre questi si dovranno organizzare per riuscire a sopravvivere al suo assalto, portando a termine le uccisioni il predator guadagnerà tempo prezioso per poter continuare a uccidere.Sopravvivenza Potremo giocare in questa modalità sia nella versione singleplayer che cooperativa in multiplayer e consisterà fondamentalmente nel resistere il più a lungo possibile con i marine ad un assalto alieno. Più’ il tempo trascorre e più le ondate si fanno pericolose e numerose, le nostre uniche fonti di salvezza saranno in questo caso i nostri compagni e l’equipaggiamento sparso nelle due mappe disponibili.A differenza dei soliti fps in cui la mira la fa da padrone in Alien vs Predator ci si troverà la maggior parte delle volte ingaggiati in combattimenti corpo a corpo, purtroppo anche qui come accennato in precedenza le animazioni sono lente e articolate e costringeranno il giocatore a momenti di pausa prolungati durante gli scontri il che permetterà a chi sopraggiunge di uccidere i malcapitati impegnati in duello senza troppi sforzi. Il multiplayer resta comunque divertente riuscendo a dare un senso e a diversificare le tre razze disponibili in maniera egregia, il bilanciamento delle stesse sarà garantito inoltre dall’host che avrà la possibilità di ridurre l’efficacia in combattimento dei predator o rendere ancor più letali gli alien.Giocando partite classificate online sbloccherete nuove skin per i vostri personaggi e sono già previsti i menù per nuovi DLC che scommettiamo non tarderanno ad arrivare.

– Ottima atmosfera

– Tre campagne singleplayer in un unico gioco…

– E’ sempre Alien vs Predator e i fan lo ameranno per questo!

– Modalità multiplayer interessanti

– Non ci si può accovacciare

– …ma dalla trama scontata

– Bassa interazione con lo scenario

7.5

Se il voto di un videogame si basasse solo sulle prime fasi di gioco Alien vs Predator si sarebbe portato a casa tranquillamente un’eccellenza, i primi livelli con il marine riproducono fedelmente tutta l’atmosfera di tensione che si respirava nei primi episodi. Musiche e suoni di tutto rispetto presi direttamente dagli effetti sonori dei vari film fanno da contorno perfetto agli alieni che sbucano dalle prese di aerazione, barricate nella colonia prese d’assalto e cut-scene da restare aggrappati alla sedia. Purtroppo però appena si prende un attimo di dimestichezza con il gioco ci si rende conto che il sistema di salvataggio a checkpoint (disattivabile solo in modalità incubo), bengala e proiettili infiniti per la pistola danno troppa sicurezza al giocatore rendendo cosi’ quella che doveva essere un’esperienza di terrore una sparatoria che di pauroso ha poco o nulla. Sul versante tecnico il gioco non ha purtroppo molto da dire. Le tanto decantate Dx11 applicate alla versione PC non riescono a portare il titolo SEGA allo splendore che meriterebbe, l’interazione con l’ambiente è ridotta all’osso ed eccezion fatta per i modelli poligonali, il resto non arriva ad un livello eccelso come ci si aspettava. Le animazioni delle uccisioni sia con gli alien che con i predator rallentano di troppo il ritmo frenetico del gioco rendendo difficile la gestione dei combattimenti anche durante le sessioni multiplayer.

Queste riescono a coinvolgere lo stesso grazie a qualche modalità nuova e ai livelli in cooperativa che da sempre fanno divertire puntando molto sull’immediatezza, ma mancando dello spessore presente nei più recenti FPS.

Tirando le somme, Alien vs Predator non è assolutamente un titolo mediocre, ma non porta nessuna novità nella saga rimanendo ancorato anche ad una trama scontata e banale per tutte e tre le razze. I fan della serie riusciranno comunque ad apprezzarlo per quello che è ma resteranno delusi nel vedere che Rebellion si è presentata con un gioco senza nessuna vera evoluzione, se non nel comparto grafico, rispetto a quel tanto decantato Alien vs Predator 2 che fece breccia nel cuore dei giocatori la scorsa decade.

Voto Recensione di Aliens vs Predator - Recensione


7.5