Recensione

Aliens versus Predator Extinction

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a cura di FurY001

Alla Electronic Arts hanno deciso di tentare la strada degli strategici in tempo reale su console. Il tentativo, a mio parere, seppur sfruttando una licenza cinematografica di grande prestigio, non è riuscito su tutti i fronti, finendo per regalarci un gioco con un’ottima idea di base, ma con pochi tocchi di classe e scarsa fantasia nella creazione di ambienti e unità. Ma vediamo di analizzare punto per punto tutto ciò che riguarda le battaglie sul pianeta LV-742.

Un pianeta mortoLa trama non è delle più complesse: le tre razze più temute in tutto l’universo lottano sul pianeta LV-742 per ottenere il totale controllo dello stesso. Noi umani (con i classici Marines che ormai si vedono ovunque), i Predator – temibili guerrieri col vizio di decapitare le loro vittime – ed infine i mostruosi Aliens, aggressive e bestiali creature. Lo stile di gioco è il “classico” di tutti gli strategici di questo genere: si parte con lo scegliere la fazione con cui stare e, una volta completato il primo scenario, si passa al secondo, e così via. Gli obiettivi varieranno dall’eliminare determinate unità al proteggere e trasportare preziosi “tesori”, oppure vi potrà capitare di dover invadere delle basi nemiche e distruggere tutto!Le missioni non sono molte, ventuno in totale, ma comunque bastano a mantenere una sufficiente longevità; le carneficine si sviluppano in vari ambienti di gioco che caratterizzano un pianeta in guerra. Vi troverete a dar battaglia ai marines in foreste infestate di Predator, oppure ad invadere accampamenti di umani con i vostri alieni, eccetera. Se deciderete di unirvi alla squadra dei marines potrete infatti fucilare ed incendiare tutte quelle bestiacce che infestano l’universo. Passiamo ora, dunque, all’analisi completa del titolo firmato Fox Interactive.

Controllo e precisionePer quanto riguarda il sistema di controllo, i ragazzi della Fox Interactive hanno dato il massimo al fine di adattare il joypad di Xbox perchè fosse più preciso di un mouse e… devo dire che l’impresa è riuscita pienamente. Dopo aver selezionato il livello di difficoltà dalle opzioni, passerete alla scelta della razza; fatto ciò, verrete catapultati sul pianeta LV-742 e una voce in inglese vi spiegherà cosa dovrete fare (anche se comunque potrete vedere i requisiti di missione mediante il tasto start). Se, tuttavia, non vorrete catapultarvi subito nel vivo dell’azione, potrete anche cimentarvi nell’affrontare il solito tutorial.La schermata di gioco terrà presente tutte le informazioni necessarie allo svolgimento della battaglia; quindi vedrete un’apposita area messaggi, il normalissimo puntatore di controllo unità, le varie statistiche dei vostri uomini, l’indicatore della popolazione, l’impostazione dell’atteggiamento (che potrà variare da aggressivo a difensivo), il timer per l’astronave da sbarco, i crediti raccolti ed una minimappa molto utile per capire cosa succede nelle aree che avrete visitato.Per selezionare le unità dovrete premere il tasto A: se deciderete di selezionarne più di una vi basterà tenere premuto il suddetto pulsante finchè tutta l’area contenente gli uomini prescelti non sarà coperta; potrete anche decidere di comprendere nel vostro gruppo solo determinate unità di un unico tipo mediante la doppia pressione del tasto A sul tipo di guerriero desiderato.In questo genere di giochi è buona norma creare vari gruppi di attacco e di difesa e tutto ciò è possibile grazie al tasto bianco: con la combinazione dei pulsanti direzionali potrete poi assegnare ad ogni comando un insieme di unità. Una volta fatto tutto questo, potrete spostare i vostri guerrieri mediante la pressione del tasto B sulla mappa e le vostre unità raggiungeranno la destinazione. In più, questo tasto servirà anche per attaccare. Gli ordini alle vostre truppe verranno impartiti con il tasto R.

Guerrieri da un’altra galassiaOgni razza ha i suoi ben precisi stili di gioco e le sue caratteristiche proprie.I marines sono uomini di grande forza e velocità; per guadagnare crediti (che vi serviranno per chiamare la nave da sbarco, la quale vi porterà altri uomini), avrete a disposizione delle particolari torrette di energia che, però, una volta esaurite andranno sostituite. Tramite i medici potrete curare i feriti e con gli uomini sintetici potrete rivelare il movimento di nemici nelle vicinanze. Le unità utilizzabili dei marines sono in totale dieci, e qui… “casca il gioco”, perchè a mio avviso sono davvero poche per un titolo di questo tipo.I Predator sono molto astuti e potenti, possono mimetizzarsi con l’ambiente tramite il tasto bianco e le loro tute gli permettono di curarsi le ferite anche durante una battaglia; i crediti andranno guadagnati con l’asportazione delle teste dei nemici (molto macabro… ndr).Gli Aliens saranno bestiali come ci hanno abituato i vari film su di essi! Pure loro possono occultarsi con l’ambiente, mentre per curarsi utilizzeranno un drone che sputerà – letteralmente parlando – sul terreno un nido atto a medicare le ferite. Per ottenere crediti non dovranno far altro che ammazzare più nemici possibili e impiantare nei loro corpi i “cuccioli” di alieno: a seconda dell’”ospite” scelto ne verrà fuori un diverso tipo di unità.Per tutte e tre le razze sarà presente una “casa madre” da dove potrete attingere potenziamenti e uomini. Come ho avuto modo di accennare poco più sopra, un grave difetto del titolo targato EA sta nella mancanza della varietà di unità: credo che una decina di esseri per ogni fazione ed una “casa madre” (ad eccezione delle uniche torrette a disposizione dei marines) siano davvero poche.Per quanto concerne la giocabilità, vi troverete ad aver problemi sin dalle prime missioni: sarà davvero difficoltoso recuperare crediti e, man mano che supererete gli schemi di gioco, la difficoltà aumenterà in maniera drastica non permettendovi di divertirvi al meglio e creando molta frustrazione. Le unità presenti sul campo di battaglia saranno davvero ridotte all’osso e non mancheranno rallentamenti durante le fasi più caotiche. Detto questo, non mi resta che informarvi del fatto che il divertimento starà nell’invadere le basi dei nemici, anche se non troverete un granchè da spaccare e la struttura degli impianti balistici (più che altro dei marines) sarà proprio scarna di elementi e vi stancherete presto anche di questo.

GraficaLa grafica del titolo non esalta certo per tecnica di qualità: sono rimasto molto deluso dal vedere paesaggi scarni e personaggi tridimensionali mal creati e poco definiti. Guardandone i movimenti, poi, la situazione peggiora drasticamente. Fortunatamente, la visuale dall’alto attenua un po’ il problema… L’unica cosa a cui posso attribuire un livello discreto di creazione (ad essere buoni) sta nei pochi video presenti nel gioco. Come ho già detto precedentemente, non mancano degli sporadici rallentamenti che mi hanno fatto piangere dalla disperazione. Credo che per una console dalla potenza elevatissima, come può essere Xbox, si possa fare molto di più.

SonoroIl sonoro forse è uno degli aspetti meglio riusciti del gioco. Sono presenti tre differenti set di colonne sonore ed effetti “basati” su ognuna delle razze presenti… nulla di esaltante ma sulla sufficienza; i rumori di battaglia e gli urli di dolore sono carini e la voce narrante che introduce la missione è ben riuscita – peccato che sia solo in inglese.

– Alieni, Predator e Marines tutti sullo stesso pianeta!

– Non ci sono molte alternative su Xbox

– Poche unità disponibili

– Grafica sottotono

– Difficoltà non perfettamente calibrata

5.9

Gli appassionati del genere apprezzeranno sicuramente l’idea di portare uno strategico su Xbox vista la mancanza di titoli simili, il risultato finale tuttavia non è all’altezza delle aspettative. Il PC per quanto riguarda questo genere di videogame è sicuramente molto più fornito e rimnane la piattaforma per eccellenza per i cultori del genere… Non mi resta che consigliarvi di provare Aliens vs. Predator Extinction prima di un eventuale acquisto, perché potreste rimanerne delusi.

Voto Recensione di Aliens versus Predator Extinction - Recensione


5.9