Anteprima

Alice Madness Returns

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a cura di drleto

San Francisco – La vita di Alice è sempre stata duplice: la dolce fanciulla che tutti probabilmente legano all’immaginario disneyano in realtà era una bambina come tutte che Carroll, per affascinarla e divertirla sfruttando la propria vibrante fantasia, ha inserito in un universo piuttosto folle ed originale, lontano dal luogo in qualche modo fiabesco del film d’animazione. È proprio sulla visione più distorta e psichedelica di questo classico della letteratura che American McGee, famoso Game Designer statunitense, decise nel 2000 di sviluppare l’omonimo American McGee’s Alice, un curioso action in terza persona nel quale la nostra protagonista non era l’ingenua biondina che ci aspetteremmo, ma una truculenta macchina di morte. A distanza di oltre 10 anni American McGee, in collaborazione con Spicy Horse e Electronic Arts, torna sui nostri schermi per riproporci il seguito di quel glorioso titolo. Eravamo a San Francisco a provare per voi, per la prima volta, il gioco, in arrivo il 14 giugno prossimo. Siete pronti a tornare nel Paese delle Meraviglie con Alice: Madness Retuns?

Action!Questo secondo viaggio nel “Paese delle Meraviglie” nasce dalle memorie della giovane protagonista che andrà a rivivere i suoi trascorsi in questo mondo fantastico. Potremo quindi incontrare nuovamente il Cappellaio Pazzo o ripercorrere i possedimenti della Regina di Cuori, solo che ora questi saranno ancora più tetri ed infestati nuovamente da mostri dalle fogge più svariate e contorte (in alcuni casi non troppo dissimili dai temibili angeli di Evangelion). Il nostro rapporto con il mondo sarà piuttosto conflittuale, dovremo infatti usare le tante capacità della protagonista per farci largo nei livelli, strutturanti in maniera composita, con dislivelli da superare grazie a lunghi balzi, facendo apparire piattaforme invisibili o liberando determinati passaggi ripulendo un’area dai nemici che la infestano.Il cuore della presentazione di Alice: Madness Retuns verteva maggiormente su quest’ultimo aspetto, concentrando l’attenzione sulle molteplici abilità a disposizione di Alice e sulla fluidità con la quale la protagonista può passare da un assetto da combattimento ad un altro. Armata del suo fido coltellaccio, oltre che di un enorme martello, di una caffettiera SputaTheBollente e cappelli esplosivi, la protagonista si è dovuta aprire la strada attraverso schiere di nemici piuttosto agguerriti. Grazie alla possibilità di agganciare la telecamera ci si potrà concentrare su di un avversario alla volta, cercando comunque di non trascurare gli altri, sempre impegnati ad accerchiarvi o provare ad abbattervi. Nonostante le dimensioni minute, la piccola protagonista sarà forte come un toro e sarà capace di brandire queste armi con grande maestria ed efficacia, concatenando combo davvero letali e spettacolari. Alice sarà ugualmente agile e veloce, tanto da permettervi di scansare con facilità l’offensiva avversaria, lasciando magari nel posto in cui si trovava un secondo prima un cappello a tempo, che esploderà dopo pochi secondi. Da distanza di sicurezza, grazie alla caffettiera, potremo procurare ulteriori danni permettendo in questo modo una gestione efficace anche di un grande numero di avversari contemporaneamente.A spezzare un po’ l’azione abbiamo potuto osservare una breve sequenza “alla Uncharted”: con la videocamera messa di fronte Alice cercava di fuggire da un’enorme carta armata di alabarda. Dopo alcuni attimi di fuga ha trovato un provvidenziale fungo che, una volta divorato, le ha permesso di diventare ancora più grande e schiacciare in questo modo l’inseguitore. Speriamo queste sequenze vengano proposte piuttosto frequentemente e che dal capolavoro Naughty Dog siano stati carpiti anche altri spettacolari utilizzi della telecamera utili per aumentare la tensione e la spettacolarità di alcune scene.

Dark Aligi in the MadScore LandQuesta reinterpretazione di Alice nel Paese delle Meraviglie non poteva che fondare il suo fascino su una direzione artistica molto particolare che renda subito chiaro il cambio di registro stilistico rispetto alla rappresentazione disneyana di Alice. A partire dai capelli corvini della protagonista tutto è scuro e opaco, pochi sono i colori che spiccano nel paesaggio, fatto di architetture gotiche di burtoniana memoria. I nemici deformi e goffi esploderanno in un singulto di melma nera e anche gli altri effetti particellari non sembrano godere di colori vivaci, contribuendo al tono triste e corrotto dell’opera. Buono il comparto animazioni ed il livello generale di dettaglio, inficiato solo da qualche impercettibile tentennamento nel framerate. Dal punto di vista del level design possiamo notare come la porzione di gioco mostrata fosse strutturalmente piuttosto lineare, anche se grazie ad alcune sezioni platforming o altre all’interno di un labirinto, non abbiamo mai avuto l’impressione di procedere dritti.Dal punto di vista sonoro, nonostante la location fosse poco adatta a carpire suoni, abbiamo potuto notare dei discreti campionamenti audio accompagnati da buone musiche che speriamo vivamente riescano a rendere giustizia a quelle del bellissimo prequel.

– Visionario

– Violento

– Affascinante

Alice: Madness Retuns è un titolo particolare capace di unire uno stile ed una caratterizzazione molto peculiari ad un gameplay action, apparentemente poco incline a particolari finezze, fatto di intensi combattimenti tra la giovane protagonista ed una schiera di mostri deformi ed aggressivi. Le premesse per un riuscito titolo d’azione ci sono tutte, dal comparto grafico molto curato ed ispirato alla colonna sonora, perfettamente in linea con l’azione a schermo. Ora non ci rimane che vedere come Spicy Horse riuscirà a sviluppare ed espandere le meccaniche di gioco in modo che queste riescano a tenere incollati i giocatori anche lungo questo secondo viaggio nel Paese delle Meraviglie.