Anteprima

Albion Online

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a cura di Francesco Ursino

Albion Online Online è un progetto ambizioso: il titolo in questione, sviluppato da Sandbox Interactive, si propone come un MMO multipiattaforma capace di offrire un’esperienza completa sia che si tratti, tanto per dire, di crafting o di PvP. Approfittando dell’inizio della closed beta di fine novembre, allora, abbiamo speso un po’ di tempo a spasso per le affollate coste di Albion.

Craft. Trade. Conquest Abbiamo iniziato la nostra prova di Albion Online con la creazione del nostro personaggio, e già in questa fase abbiamo potuto notare quale sia l’impostazione di fondo del gioco. In questo frangente, infatti, ci si concentra sostanzialmente sulla natura estetica del nostro eroe, saltando a piè pari la scelta di classi e attributi, che difatti sono completamente assenti. La differenziazione del nostro personaggio, allora, sarà possibile grazie ai progressi che verranno registrati nella Destiny Board, una sorta di grafico circolare dal cui centro partono vari raggi, assimilabili ai vari alberi di abilità disponibili. L’evoluzione del proprio personaggio segue in maniera evidente le nostre azioni durante il gioco: se si spende molto tempo a effettuare il crafting di oggetti, in altre parole, si avanzerà nell’albero relativo, il quale ci darà la possibilità di creare di volta in volta oggetti sempre più potenti e avanzati. E’ possibile pensare alla Destiny Board come a una sorta di rete nella quale i nodi corrispondono ai sentieri di sviluppo del proprio personaggio: alcuni di questi saranno composti al loro interno da vari sottolivelli, che ci consentiranno di affinare ancora di più le capacità del nostro personaggio. Per poter avanzare all’interno di questo intricato reticolo di abilità occorre accumulare fama, ovvero l’equivalente della classica esperienza. Ottenere fama è impresa facile in sé, ma che porterà via molto tempo, considerato il grinding selvaggio che servirà per scalare i livelli del proprio albero di abilità. Tutto questo, almeno nei primi minuti di gioco, porterà il giocatore a far strage delle creaturine delle prime isole visitabili, e alla raccolta di materiale per produrre armature, scudi e via dicendo.

L’abito fa decisamente il monacoDopo aver creato il nostro personaggio in braghe di tela, dunque, verremo catapultati nella prima isola visitabile. Le prime missioni, in buona sostanza, ci richiederanno di accumulare legna e pietra, di modo da poter costruire le prime armi e armature; seguiranno le quest che ci chiederanno di guadagnare fama in qualsiasi modo, ad esempio eliminando ad esempio gli animali presenti nell’ambiente. Queste prime missioni hanno l’obiettivo, presumibilmente, di sbloccare il promo nodo relativo ad alcuni alberi di abilità, come quelli legati alle capacità offensive, alla possibilità di creare pozioni, oppure a alla maestria nel costruire armature leggere. Da qui in poi, il meccanismo funziona grossomodo come spiegato in precedenza: il nostro comportamento, e dunque le quest che scegliamo di portare a termine, determineranno quale albero verrà sfruttato maggiormente, e tutto questo ci darà la possibilità di avere a che fare con loot esclusivo, che ci darà vantaggi specifici. Dicevamo in apertura che, difatti, le classi in Albion Online non esistono in senso tradizionale, ma in ogni caso è possibile possedere skill specifiche, grazie all’armamentario che si andrà ad indossare. Armi e armature, infatti, sono legate ai vari livelli delle abilità raggruppate negli alberi della Destiny Board, e possono dunque essere utilizzate solo dopo aver sbloccato i vari requisiti richiesti: anche qui, lo ripetiamo, l’impresa richiederà un po’ di tempo e pazienza, considerato il cospicuo numero di quest necessarie ad ottenere la fama necessaria. In ogni caso, indossare un determinato oggetto ci darà la possibilità di utilizzare particolari skill; queste, non appena si utilizza l’elemento adatto, appariranno visivamente sotto forma di icone sulla destra dello schermo. Il combattimento, d’altro canto, avviene in maniera classica: basta puntare sul nemico di turno, infatti, per cominciare a darle di santa ragione, inframezzando il tutto con le abilità date dal nostro armamentario. Si tratta di una trovata sicuramente interessante, che può portare i giocatori più versatili a interessanti combinazioni e possibilità offensive.

In compagnia si picchia meglioDove è possibile, allora, trovare bot o giocatori da rovinare di legnate? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo parlare della struttura del mondo di gioco di Albion Online: l’intera mappa, difatti, è stata divisa in quattro zone di diverso colore. Tutti i giocatori inizieranno in un’isola della prima zona, ovvero quella verde, in cui il PvP e buona parte del PvE sono vietati. L’unica cosa contro cui si potrà puntare la propria spada, allora, sono i morbidi coniglietti che ci gironzolano in giro, oppure le volpi che, peraltro, rappresentano un buon modo per accumulare fama in maniera discretamente rapida (almeno nei primi minuti). Al confine di queste pacifiche aree trovano posto le zone gialle, in cui è già possibile scontrarsi con gli altri giocatori, e in cui è probabile trovare oggetti di livello superiore. In questi ambienti, difatti, siamo difronte a un PvP un po’ all’acqua di rose, visto che anche una eventuale sconfitta non ci farà perdere il nostro loot, e il contenuto del nostro inventario. Le cose vanno diversamente nella zona rossa, in cui è possibile trovare oggetti ancora più rari e preziosi; c’è da dire che è anche vero, però, che la sconfitta in uno scontro contro un bot o un avversario umano renderà il nostro inventario disponibile alla mercé avversaria. In queste aree, se non altro, la mappa di gioco ci informerà degli assembramenti numerosi di altri giocatori, di modo da permetterci di girare a largo da queste minacce eccessive. Tutto questo non è possibile nelle zone nere, le ultime visitabili, dove troveremo gli oggetti di livello più alto, e dove non verremo informati in nessun modo delle minacce che ci attendono.Il sistema di combattimento tutto sommato standard, per non dire un po’ noioso, viene rinvigorito dalla presenza delle gilde: questi raggruppamenti di giocatori, infatti, non solo possono avere una propria base, ma permettono anche di lanciarsi in scontri 5 contro 5; la dinamica di questi scontri ricorda quella di alcuni MOBA, e difatti rappresenta uno degli elementi più interessanti del titolo, almeno a questo punto di sviluppo.Per ultimo, vale la pena ricordare che Albion Online sarà disponibile in forma gratuita su PC, Mac, Linux, iOS e Android, ma già da ora è possibile investire soldi reali per avere maggior valuta virtuale nel gioco, e oggetti rari. Il vantaggio più evidente è quello di poter evitare, così, le ore altrimenti spese in grinding.

– Gli scontri tra membri delle gilde sono promettenti

– Scelte interessanti in tema di crescita del proprio personaggio

Albion Online è sicuramente un progetto promettente; la scelta di evitare la presenza di classi e razze viene compensata da uno sviluppo del proprio personaggio complesso e che dovrebbe riflettere le nostre inclinazioni, mentre il combattimento tra membri di diverse gilde mostra potenzialità.

Certo è che, per ottenere oggetti e armamenti potenti e rari, bisognerà darci dentro col grinding, ed avere la pazienza di scalare l’albero più congeniale al proprio stile di gioco. La presenza di skill legate agli oggetti, e non al personaggio in sé, poi, sembra dare anche più varietà al tutto.