Agents of S.H.I.E.L.D.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Dopo 8 puntate siamo finalmente arrivati al mid-season di Agents of S.H.I.E.L.D., che nel corso delle stagioni è andata abbandonando l’approccio di “semplici agenti che lavorano nell’ombra” per abbracciare di più un aspetto supereroistico, con l’ingresso degli inumani già avvenuto nelle precedenti stagioni.
Tra la scienza ed il soprannaturale
Con la minaccia Hydra debellata e dopo gli avvenimenti del secondo Avengers, che hanno portato agli accordi di Sokovia, l’agenzia è uscita allo scoperto; Phil Coulson si è fatto da parte, dato che per il pubblico continua ad essere morto, ed al suo posto è arrivato un nuovo direttore che dovrà gestire la pressione dei media e politica, facendo anche accordi scomodi. La trama si sviluppa abbastanza lentamente nei primi due episodi, per poi riuscire a riprendersi e coinvolgere gli spettatori a partire dalla terza. Continua quindi ad esserci la stessa attenzione alle problematiche dell’agenzia, ponendo l’accento anche sul trattamento degli Inumani da parte dell’opinione pubblica. Oltre a questo approccio super già citato vi è anche la volontà di approfondire l’aspetto soprannaturale che è entrato a far parte dell’universo Marvel, complice anche l’uscita del film di Dr. Strange nei cinema. Ciò è reso evidente dall’arrivo di una nuova minaccia, nella forma di persone incorporee, simili a fantasmi, e che possono essere sconfitti da un unico personaggio: il Ghost Rider. La notizia che la casa statunitense si fosse ripresa i diritti del personaggio dopo i due disastrosi film con Nicholas Cage aveva fatto gioire la maggior parte dei fan, che già pregustavano un trattamento simile a quello riservato a Daredevil grazie alla partnership con Netflix. Ma è stato invece deciso di introdurre questo popolare personaggio attraverso Agents of S.H.I.E.L.D., scelta che ha riscosso parecchio scetticismo tra i fan; non ha aiutato, inoltre, l’annuncio che il Ghost Rider di riferimento non sarebbe stato l’iconico Johnny Blaze, ma Robbie Reyes che, in ordine cronologico, è l’ultima versione del personaggio all’interno dei fumetti. Dunque è facile capire perchè ci fosse tanta curiosità attorno alla nuova stagione della serie e su come sarebbe stato rappresentato il personaggio. Dobbiamo però dire che il nostro scetticismo è sparito in fretta: questa metà stagione è andata molto meglio del previsto.
Spirito di vendetta
Nonostante la serie continui, giustamente aggiungiamo, ad essere incentrata sugli agenti, Robbie riesce sempre a rubare la scena in ogni sua apparizione: il personaggio interpretato da Gabriel Luna si integra alla perfezione sulla scena, riuscendo a raccontare anche l’origin story del giustiziere, ossia mostrarci il momento in cui viene stretto il patto con il Diavolo ed ottenere così i nuovi poteri. Ogni frame in cui è coinvolto ci fa desiderare di poterlo vedere più spesso, magari in una serie che lo metta al centro della storia, ed effettivamente potrebbe succedere proprio questo: il suo destino viene lasciato in sospeso in questo mid-season finale, ma vi è anche l’anticipazione di una nuova minaccia. Ma, questa volta, non si tratterà di un nemico soprannaturale ma “reale”; dunque i poteri del Ghost Rider sembrerebbero non essere più necessari, lasciandolo libero di finire i suoi “conti in sospeso”. La gestione del personaggio è la conferma che i registi dello show stanno facendo molta attenzione alle critiche ed alle reazioni dei fan: c’è stata una cura maggiore al lato super dell’universo Marvel, cosa che buona parte degli spettatori chiedevano, ma senza distogliere lo sguardo sulle problematiche interne dello S.H.I.E.L.D., che continuano ad avere la maggior parte dello screen time  ma senza far risultare il tutto noioso.

La quarta stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. è iniziata meglio del previsto: il Ghost Rider è stato più che convincente e la trama si è sviluppata bene, interrompendosi con un classico colpo di scena, per tenere gli spettatori in ansia durante l’attesa dei prossimi episodi. L’impressione è che questa prima metà di stagione e la prossima saranno ben diverse per i temi trattati, con la speranza che riescano a mantenere i livelli di queste ultime puntate.