Recensione

Age of Conan: Hyborian Adventures

Avatar

a cura di Star Platinum

Il mito di Conan il barbaro ha origini molto antiche e illustri. Dalla penna del famoso scrittore Ervin Howard, rappresentante del genere letterario definito come heroic fantasy, erano nate le prime leggendarie avventure di questo personaggio, il cui successo culminò in alcune rappresentazioni per il grande schermo interpretato da un Arnold Schwarzenegger che all’epoca era davvero in forma smagliante. A distanza di diversi anni da allora, qualcuno ha avuto la brillante idea di riproporre lo spirito della storia originale realizzando un gioco di ruolo dalle indubbie qualità tecniche. Vi basti pensare che nel recente passato questo prodotto ha già ottenuto diversi riconoscimenti divenendo di fatto uno dei titoli più attesi dagli utenti PC per il 2008. Non perdiamo altro tempo dunque ed andiamo a scoprire di cosa stiamo parlando, entrando nel vivo del gioco.

Il destino di un regnoNon appena avrete completato la fase d’installazione vi renderete immediatamente conto di come la struttura narrativa sia stata costruita attorno a basi più che solide, rendendo di fatto Age of Conan: Hyborian Adventures come un MMORPG davvero di spessore e molto interessante sotto il profilo della trama, ricca di colpi di scena e ben articolata, che non mancherà di coinvolgervi poco alla volta in un crescendo di tensione ed energia.Come da previsione, la fragile pace del regno di Aquilonia è sempre in bilico e oscure forze minacciano di spazzarla via ricorrendo a inganni e avvalendosi di creature demoniache di ogni tipo, pur di portare via trono e corona all’ormai sovrano Conan. Spetterà quindi a tutti i sudditi, siano essi uomini o donne, entrare in campo direttamente per arginare la minaccia e possibilmente porre fine una volta per tutte alla questione. Dopo queste interessanti premesse non avrete che da scegliere il vostro alter ego virtuale, personalizzarlo nei limiti delle vostre possibilità e lanciarvi all’interno di una delle più estese e innovative avventure che il mondo dei giochi di ruolo per pc abbia mai incontrato. Nonostante questo prodotto sia in grado di soddisfare anche i più esigenti ed esperti appassionati di MMORPG, fa davvero piacere notare gli enormi sforzi del team di sviluppo, che ha implementato una curva d’apprendimento costante e fluida allo stesso tempo, lasciando la prima parte del gioco alla scoperta di tutti quegli elementi quali strategie da adottare, tecniche base, caratteristiche e classi dei personaggi, che vi saranno indispensabili per ricavare il massimo del divertimento possibile da ogni nuovo elemento che vi sarà rivelato. Il tutto costantemente scandito da un gameplay molto ritmato e in grado di proporre diverse possibilità e scelte da effettuare, valutando con attenzione quale percorso far prendere al proprio personaggio all’interno di uno sviluppo legato non soltanto a qualità peculiari generiche come forza o magia, ma strettamente collegato al destino cui potrete far parte.

Un’esperienza barbaricaRispetto ad altri titoli appartenenti a questo genere, non esiste alcun personaggio giocabile che non appartenga alla razza umana, tuttavia lungo il cammino saranno innumerevoli le creature demoniache o mostruose da debellare per poter procedere nell’avventura. Una volta che avrete avviato il gioco vi ritroverete di fronte ad un menu di creazione del personaggio decisamente ben fornito e in grado di soddisfare pienamente i desideri di ognuno. Inizierete con il selezionare il sesso del vostro alter ego virtuale, per poi definirne il regno di appartenenza tra i tre disponibili e che determineranno se combatterete da aquiloniani, stygiani oppure cimmmeri. Oltre alle evidenti differenze in termini di indumenti, tratti somatici e abilità peculiari, l’appartenenza ad una specifica delle tre razze determinerà anche il tipo di professione che il vostro personaggio sarà in grado di padroneggiare al meglio e tale aspetto si rivela molto interessante se pensate che non tutti i mestieri potranno essere imparati e che serviranno classi particolari per venire a conoscenza di particolari retroscena della trama. Una volta entrati nel gioco vero e proprio qualcuno potrebbe restare inizialmente spiazzato dall’innovativo ed interessante sistema di controllo del personaggio, che durante le fasi d’azione vera e propria si differenzia moltissimo rispetto ai normali esponenti del genere. Scordatevi subito che basti semplicemente cliccare su un avversario per vedere il vostro guerriero svolgere autonomamente tutta la fase di attacco, in quanto l’idea degli sviluppatori era di rendere ogni combattimento il più cruento e realistico possibile, pertanto è stata implementata una gestione delle dinamiche di collisioni dei modelli poligonali molto evoluta, che consente di portare attacchi specifici a diverse zone mortali del proprio nemico, ottenendo quindi ferite più o meno gravi a seconda delle tecniche utilizzate. Da ciò ne deriva che trafiggere, mutilare o addirittura decapitare qualcuno non è soltanto una delle possibilità ma capita più spesso di quanto possiate immaginare, con una sensazione di appagamento decisamente elevata. Premesso che il gioco è indirizzato ad un pubblico, ci teniamo a precisare che il grado di violenza è decisamente elevato e qualche purista del fantasy più classico potrebbe anche non essere pienamente d’accordo con la scelta adottata. A livello di comandi utilizzabili, come potrete immaginare la curva d’apprendimento sarà molto lunga e proprio per venire incontro a tutti i giocatori è stato scelto di far coincidere i primi venti livelli con una sorta di sezione tutorial che agendo offline permette di prendere confidenza con l’universo di AoC e tutte le varie classi di personaggi, mentre superato questo “scoglio” sarà possibile cimentarsi finalmente online entrando in relazione con altri giocatori sia attraverso il classico PvP, ma soprattutto grazie ad un’interessante novità che permette, una volta entrati in contatto con uno dei numerosi gruppi che popolano la community del gioco, di costruire vere e proprie “roccaforti” all’interno di alcune aree predefinite e iniziare quindi una vera e propria collaborazione volta a ottenere risorse, costruire, difendere ed espandere il proprio centro di potere, sopraffacendo tutti coloro che vorranno a loro volta spazzarvi via. Il gioco consente di esplorare varie aree disseminate di pericoli, ma avrete modo di visitare anche molti altri luoghi “tranquilli” in cui potervi riposare, migliorare il vostro inventario e magari dedicarvi a qualche attività extra per instaurare nuove amicizie o semplicemente dedicarvi a tranquilli passatempi da barbari.

Esplorare l’infinitoPer quanto riguarda la realizzazione tecnica di AoC, senza ombra di dubbio il lavoro svolto dai programmatori può essere considerato ottimo e quasi esente da difetti. La volontà di portare su schermo un prodotto curato a livelli quasi maniacali e in grado di sfruttare al meglio le ultime risorse tecnologiche approdate su PC è evidente in numerose caratteristiche. Partendo dalla grafica, a livello di modelli poligonali, texture e palette di colori sono stati raggiunti livelli eccellenti, così come appaiono estremamente coreografiche tutte le sequenze introduttive ed il taglio, quasi cinematografico, conferito alle visuali a disposizione in-game. Gli scenari di gioco risultano ampi e i menu funzionali, rendendo ben distinguibili le numerose animazioni che ogni personaggio è in grado di compiere. Meno riuscita appare invece la realizzazione di alcuni elementi poligonali di secondo piano, quali ad esempio gli alberi, così come non sempre la fluidità su schermo resta stabile. In particolar modo, se non si sceglie il miglior compromesso tra prestazioni e dettaglio si rischia d’incorrere in un engine poligonale non perfetto oltre che in alcuni piccoli e sporadici bug grafici causati più dalla vastità delle ambientazioni da gestire che non da vere e proprie carenze a livello di struttura. Davvero eccellente il comparto sonoro, composto da un vasto campionario di brani ben orchestrati ed intensi, coadiuvati da una serie di effetti sonori ed ambientali di alta qualità. Vi basti pensare che il gioco supporta egregiamente il Dolby Surround 7.1 per farvi un’idea della mole di contenuti che potrete ascoltare.A livello di gameplay le numerose azioni da compiere unite alla quasi dovuta esigenza di dover impersonare tutte le varie classi di personaggi per poter svelare ogni retroscena della trama, rendono questo prodotto molto stimolante e divertente in singolo, senza contare le enormi potenzialità derivanti dal gioco online con altre persone. Il concept, sviluppato attraverso una struttura molto dinamica e adulta dove scene cruente saranno sempre all’ordine del giorno, coinvolge fin dalle prime fasi e risulta davvero ben ispirato, catapultando letteralmente il giocatore in un mondo fantasy dove crudeltà e sopravvivenza si uniscono per dar vita ad un destino forgiato da battaglie, mostri e misteri da svelare alla ricerca della vittoria finale. Sicuramente gli elevati requisiti tecnici richiesti dal gioco potrebbero scoraggiare alcune persone, ma se siete appassionati di MMORPG e avete voglia di vivere in prima persona la leggenda di Conan questo originale prodotto non potrà che piacervi, grazie ai numerosi pregi di cui dispone e che lo rendono di fatto uno dei migliori titoli in circolazione per PC.

Update Settembre 2008: a distanza di quattro mesiNonostante le nostre impressioni iniziali avessero reputato il gioco molto valido, senza nulla togliere al pregevole lavoro degli sviluppatori, a distanza di circa quattro mesi e numerose ore di gioco, è giusto fare alcune doverose precisazioni circa la qualità di un titolo potenzialmente ottimo, ma che una volta approfondito ha rivelato più di un aspetto negativo, anche se inizialmente non così tangibile come adesso.I mesi successivi alla pubblicazione di Age of Conan: Hyborian Adventures hanno infatti presentato un numero decisamente rilevante di difetti e piccoli bug, che neppure il rilascio delle prevedibili patch ha saputo attenuare. Le recenti dimissioni (e conseguente cambio di vertice) di Gaute Godager, Producer e Game Director del progetto, non rappresentano infatti che un finale quasi annunciato per un periodo vissuto dagli studi di Funcom con più di una preoccupazione, legate soprattutto alle innumerevoli critiche che hanno iniziato a piovere intorno al loro prodotto, provenienti da quei “fortunati” utenti che avevano avuto modo di scoprire i lati oscuri più rapidamente di altri, non senza manifestare pubblicamente il proprio disappunto. Ma quali sono i motivi che hanno determinato questo pericoloso calo di consensi, facendo divenire Age of Conan un gioco bello, ma non eccellente? Per prima cosa le piccole “pause” riscontrabili nell’engine poligonale non si sono rivelate poi tanto sporadiche e a prescindere dalla configurazione in uso il titolo è apparso sempre e comunque soggetto a pericolosi ed imprevedibili cali di fluidità, con tutti i problemi che ciò comporta per un gioco del genere. Tutto ciò purtroppo riscontrando che, anche dopo il periodo di “rodaggio” che ci saremmo aspettati, il gioco non ha beneficiato di grandi miglioramenti che potessero salvaguardare le partite da alcuni bug piuttosto fastidiosi quali perdite di connessione, veri e propri blocchi di sistema e l’impossibilità a portare a termine alcune Quest se non dopo aver aggirato alcuni ostacoli di programmazione.Queste problematiche da sole basterebbero già a motivare un ripensamento in termini di giudizio complessivo, ma vi sono però anche dei motivi di carattere strutturale che purtroppo emergono solo a gioco inoltrato (e potremmo dire quasi concluso!). La possibilità di usufruire di un alto livello d’esperienza nel giro di un numero di ore inferiore alla media dei MMORPG è stata inizialmente accolta con interesse, anche per via del fatto che non limitava l’avventura in single player. Il tutto però si tinge di scuro se si va ad analizzare il numero di Quest disponibili, che paradossalmente, sembrano diminuire con l’aumentare dei livelli (un rapporto inversamente proporzionale assolutamente inaccettabile…), costringendo il giocatore ad acquisire esperienza solo attraverso banali incarichi di routine o combattimenti in serie che presto diventano noiosi e ripetitivi. Ne deriva quindi, in ultima analisi ma in attesa di possibili (ed auspicabili) inversioni di rotta in un prossimo futuro, che addentrandosi nel gameplay ci si rende conto che questo titolo possiede ottime doti ma assolutamente poco sfruttate e molteplici difetti che ne penalizzano fortemente la giocabilità proprio laddove un prodotto simile dovrebbe mostrare i muscoli -a livello avanzato di esperienza- garantendo obiettivi stimolanti, svariati oggetti da utilizzare e sempre nuove situazioni da scoprire ed affrontare sudando le proverbiali sette camicie, anziché limitare l’esperienza proprio quando invece dovrebbe compiere il salto definitivo in fatto di profondità.

HARDWARE

Requisiti minimiProcessore: Intel Pentium IV 1,2 GHz o equivalenteScheda Video: 128 MB NVIDIA GeForce 3, ATI Radeon 8500 o equivalenteMemoria RAM: 512 MBSpazio richiesto su Hard Disk: 7 GB Sistema Operativo Windows XPConnessione Internet (per il gioco online): Banda larga necessaria

Requisiti consigliatiProcessore: Intel Pentium IV 2,8 GHz o equivalenteScheda Video: 512 MB GeForce FX 6800, ATI Radeon X850 RAM o equivalenteMemoria RAM: 1 GBSpazio su Hard Disk: 10 GB Sistema Operativo: Windows XP/Vista Connessione Internet (per il gioco online): ADSL

MULTIPLAYER

Gioco online attraverso la consueta modalità PvP e supporto alla creazione e organizzazione di gilde per combattimenti di gruppo.

– Storia molto coinvolgente

– Realizzazione tecnica strepitosa…

– Gameplay immediato

– Occasionali bug grafici

– …ma occore un PC d’ultima generazione

– Classi di personaggi poco numerose

8.0

Age of Conan: Hyborian Adventures è un titolo pieno di sorprese e incredibilmente coinvolgente. Le innovazioni introdotte dagli sviluppatori hanno permesso di realizzare un prodotto nuovo e diverso dai soliti MMORPG, in grado di divertire grazie ad un gameplay dinamico e cruento e supportato da un eccellente comparto tecnico, anche se destinato solo a PC di alta fascia. La giocabilità è molto elevata e supportata da una longevità degna dei migliori esponenti del genere. Le numerose possibilità di poter personalizzare a livello stetico il proprio alter ego, unite ad un’atmosfera coinvolgente ed immersiva garantiscono un coinvolgimento sempre elevato e in grado di appassionare sia i giocatori di vecchia scuola che tutti coloro che intendono avvicinarsi per la prima volta a questo genere. Un titolo che merita d’essere preso seriamente in considerazione e che non mancherà di stupire chiunque deciderà d’acquistarlo.

Voto Recensione di Age of Conan: Hyborian Adventures - Recensione


8