Recensione

Agatha Christie - Delitto Sotto Il Sole

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a cura di Star Platinum

Le avventure punta e clicca appartengono ormai ad un genere quasi dimenticato dagli sviluppatori, principalmente a causa di un mercato videoludico che sempre più spesso richiede meccaniche particolari, nuove e ricche di stimoli. Una console come il Nintendo Wii però, forte del suo particolare sistema di controllo, avrebbe in teoria tutte le carte in regola per poter ospitare con ottimi risultati questa tipologia di prodotti e nonostante siano stati rari i casi in cui questa teoria ha trovato corrispondenza nella pratica, non è detto che prima o poi qualcuno non la sfrutti in maniera intelligente.

Un misterioso omicidioIl prodotto che vi presentiamo oggi si intitola Agatha Christie – Delitto Sotto Il Sole e come è facile prevedere risulta fedelmente ispirato all’omonimo racconto (da cui fu tratto anche un film nel lontano 1982), proposto ancora una volta sotto forma di avventura grafica punta e clicca, nonostante il non certo esaltante primo episodio, pubblicato sempre per la console Nintendo circa un anno fa. Senza svelare alcuna sorpresa, riteniamo comunque giusto fornire qualche elemento inerente al caso cui dovrete investigare per arrivare alla scoperta della verità. In un’isola, precisamente all’interno di un lussuoso hotel chiamato Jolly Roger, stanno trascorrendo le proprie vacanze numerosi eccentrici personaggi, tra cui una famosa attrice di Boradway chiamata Arlena Stuart, in viaggio con il neosposo, capitano Marshall. Come da tradizione, anche tutti gli altri ospiti della struttura hanno un legame con la bella Arlena. Alcuni saranno più futili e svelati già durante le prime fasi di gioco, mentre molteplici saranno i retroscena che verranno a galla solo ad eventi inoltrati, presentando ogni personaggio secondo una luce diversa e mostrando le vere intenzioni che questi avevano nei confronti dell’attrice, in consegneunza al complesso sistema di relazioni che da sempre permea le opere della nota scrittrice. Vi basti sapere ad esempio che qualcuno ha come obiettivo di estorcere alla donna una biografia, altri intendono convincerla a tornare a calcare le scene ed infine ve ne seono alcuni legati a lei da motivi passionali o nel tentativo di recuperare alcuni oggetti di valore. In tutto ciò si colloca alla perfezione il personaggio del detective Poirot (il vostro alter ego), che ancor una volta si ritroverà a dover utilizzare tutte le sue abilità investigative per far luce sull’efferato omicidio che in breve tempo colpirà l’isola trasformando tutti in indagati e potenziali colpevoli. Una trama così intricata e ben sviluppata viene raccontata attraverso una sorta di flaschback temporale in cui avrete modo di prendere parte agli eventi narrati, cercando di prestare attenzione ai dettagli senza trascurare alcun inidizio, in perfetta sintonia con le avventure grafiche di un tempo e nel rispetto delle situazioni originali.

Iniziano le indaginiRispetto al primo episodio la meccanica è stata ripresa in maniera assai fedele e senza particolari miglioramenti degni di nota, in grado di poter sfruttare maggiormente le potenzialità offerte dal Wii. Il giocatore dovrà infatti partire all’esplorazione dell’hotel e dei suoi dintorni cercando di ottenere un numero di appunti tale da poter formulare delle proprie ipotesi accusatorie ricostruendo, attraverso la raccolta di prove e dialogando con tutti i personaggi, i delicati rapporti che essi avevano tra loro nel tentativo di arrivare presto alla verità. Il tutto potrà essere archiviato in una sorta di “diario” che permette in qualsiasi momento di fare il punto sulle proprie indagini, andando a ricontrollare gli elementi ottenuti.Come sempre in questi casi l’utilizzo del Wii Remote è decisamente elementare ed in più di un’occasione occorrerà simulare movimenti molto semplici che permetteranno di attivare degli oggetti o compiere altre azioni piuttosto elementari. Ancora una volta purtroppo il tutto sia sfruttato decisamente male, in quanto le fasi di gioco risultano molto spezzettate e le stesse risoluzioni degli enigmi appaiono poco coinvolgenti e mai in grado di rappresentare una valida sfida, soprattutto perché all’atto pratico appaiono più come una sorta di prove singole che non collocate all’interno di una struttura omogenera in grado di abbinare ad una trama anche una serie di azioni adatte a portare il giocatore verso una vera e propria immersione nella storia. Una generale mancanza di carisma per l’intera produzione fa venir meno gli stimoli portando presto alla noia, nonostante la possibilità di poter investigare utilizzando una particolare abilità che permette di seguire i sospetti anche da discrete distanze utilizzando un approccio stealth particolare anche se non sempre immediato.Discorso a parte merita l’interazione con la ventina di personaggi presenti. Nonostante essi rappresentino lo stereotipo della classica avventura in chiave giallo, con l’ambiguità e l’alone di mistero che li circonda, pur approfondendone la conoscenza difficilmente alcuni si renderanno potenziali sospettati e chiunque abbia un po’ di spirito investigativo ed una qualche dimestichezza con questo genere di storie potrebbe paradossalmente giungere alle opportune conclusioni molto in anticipo sui tempi, ritrovandosi a vagare inutilmente alla ricerca di conferme più che per indizi veri e propri da confrontare e verificare mettendo alle strette il colpevole. Ne deriva che quei pochi colpi di scena presenti risultano alla fine molto ridimensionati e non consentono al titolo di poter risultare appetibile nemmeno per i giocatori alle prime armi, che oltretutto potrebbero a ragione ritenere questa produzione molto lontana dagli standard attuali, soprattutto considerandone la natura non certo originale dell’opera.

La tecnica del colpevoleSe dal punto di vista strutturale non si può certo parlare di un gioco sviluppato secondo una meccanica innovativa o appagante, purtroppo la situazione peggiora ulteriormente quando si va ad analizzare la realizzazione tecnica del titolo. Graficamente la palette cromatica a disposizione è una delle peggiori mai viste su Wii, con inquadrature statiche ed una regia virtuale che anziché conferire un taglio cinematografico rende l’atmosfera datata, portando su schermo modelli poligonali elementari e scarsamente dettagliati, così come poveri appaiono anche gli ambienti che avrete modo di visitare ed in generale il design adottato. Siamo d’accordo che non si tratta certo di un titolo sviluppato da zero e pensato in esclusiva per Wii, ma un minimo d’impegno in più avrebbe certamente reso la produzione almeno più accattivante dal punto di vista tecnico. Anonimo, ma al limite della sufficienza il comparto sonoro, fin troppo deficitario per quantità ma tutto sommato gradevole nel doppiaggio ed in alcuni effetti di sottofondo. Il principale difetto del gioco risiede nella totale mancanza di immedesimazione della storia, che trascina il giocatore all’interno di un’esperienza ludica povera di contenuti, elementare per meccanica e in grado di appassionare per un tempo decisamente inferiore ad un livello accettabile. Affrontando i diversi enigmi ed andando a ricostruire poco alla volta i pezzi del puzzle si giunge alla soluzione del mistero, ma spesso capita di dover tornare sui propri passi a causa di un indizio mal interpretato o per necessità di dover andare nuovamente a dialogare con un personaggio. Ne deriva una struttura narrativa poco avvincente e mai fluida, che potrà appassionare solo chi è alla ricerca di un titolo di poche pretese. Le avventure punta e clicca su Wii avrebbero ragione di esistere solo a patto di sfruttare meglio le potenzialità della console, possibilmente implementandole all’interno di strutture nuove ed appositamente ottimizzate, non riciclando prodotti datati e già limitati in partenza come questo. In una primavera che si appresta ad accogliere numerosi titoli validi, il consiglio è quello di attendere tempi migliori per investire i vostri risparmi.

– Oltre venti personaggi all’interno

– Buon numero di enigmi

– Storia originale interessante…

– Tecnicamente mediocre

– Meccanca di gioco noiosa

– …peccato che lo abbandonerete dopo pochi minuti

4.0

L’assassino torna sempre sul luogo del delitto e così anche il Wii ottiene il suo secondo episodio ispirato da uno dei pilastri del genere giallo, con Agatha Christie – Delitto Sotto Il Sole. Se però in ambito letterario le avventure del detective Hercule Poirot potevano contare su un’immersione incredibile ed una trama intricata e ricca di colpi di scena, la stessa cosa purtroppo non è avvenuta in questa versione videoludica. Il gioco, fondamentalmente un’avventura punta e clicca piuttosto classica, abbina a evidenti limiti tecnici una struttura carente dal punto di vista dei contenuti, con enigmi scontati e situazioni che per essere risolte vi costringeranno a tornare più volte sui vostri passi, senza dimenticare le piccole incongruenze a livello di trama nonostante i molti personaggi con cui potrete interagire.

In definitiva, nonostante la scarsità di prodotti analoghi presenti nella ludoteca Wii, ci sentiamo di sconsigliare questo prodotto che analizzato nel complesso risulta addirittura inferiore al precedente epidosio e non apporta nulla sul piano dell’innovazione ad un genere che sulla console Nintendo avrebbe tutte le carte in regola per tornare a vecchio splendore. Il caso è chiuso.

Voto Recensione di Agatha Christie - Delitto Sotto Il Sole - Recensione


4