Recensione

After Burner Climax

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a cura di Spoudaios

Gioco testato su iPhone 4S. Compatibile con iPhone 4, iPhone 4S, iPhone 5, iPod touch (4a generazione), iPod touch (5a generazione), iPad 2 Wi-Fi, iPad 2 Wi-Fi + 3G, iPad (3rd generation), iPad Wi-Fi + 4G, iPad (4th generation), iPad Wi-Fi + Cellular (4th generation), iPad mini e iPad mini Wi-Fi + Cellular. Richiede l’iOS 5.0 o successive.
Ogni epoca videoludica ha avuto i suoi generi del momento, in grado di catalizzare l’attenzione di migliaia di giocatori, salvo finire negli scaffali delle seconde scelte qualche anno dopo. E’ un po’ quanto accaduto al genere “volistico”, tanto nell’incarnazione realistica tanto in quella arcade. Di quest’ultimo filone fa parte una vecchia gloria Sega, quell’After Burner che viene adesso riproposto su una delle piattaforme più popolari del momento, ovviamente iOS di Apple. Vediamo come si comporta. 
3, 2, 1…
After Burner Climax è un flight-game arcade che più arcade non si può. L’ultima fatica (si fa per dire) di Sega sulla piattaforma mobile di Apple si presenta come uno sparatutto aereo frenetico e scanzonato, come piacerebbe al Tom Cruise di Top Gun per intenderci. Il gioco vi getta immediatamente nella mischia della modalità Arcade, mettendovi a disposizione il classico arsenale dei Caccia. A bordo del nostro bolide dovremo tirar giù i velivoli nemici a suon di mitragliatrice e ovviamente missili. Più bersagli distruggeremo, più la barra del Climax si riempirà. Una volta completa essa aumenterà considerevolmente la potenza di fuoco della mitragliatrice o renderà il lock on automatico dei missili più immediato, permettendoci dunque di fare una vera e propria strage. Non mancano le apparizioni random di obiettivi opzionali, la cui distruzione comporterà l’unlock di alcuni piccoli extra. 
Positivo come ogni partita possa essere portata a termine in pochi minuti, ciò rende l’esperienza godibile in brevi pause caffè con smartphone alla mano.
Mosca cieca
La frenesia del titolo costituisce un pregio ma allo stesso tempo un difetto. Se sui generosi schermi di iPad il problema si presenta in maniera piuttosto lieve, la confusione sarà un bel grattacapo sui 3,5-4 pollici di iPhone e iPod Touch. Spesso sembra di perdere del tutto in controllo dell’azione poiché il touch-screen non reagisce reattivamente a repentini cambi di rotta, mentre al contrario il vostro avversario sarà in grado schivare decine di proiettili come nulla fosse; il tutto è peggiorato dall’eccessivo zelo con cui, in alcuni frangenti, opera l’autopuntamento. Sebbene sia un titolo arcade, questi difetti tendono a semplificare troppo, rendendo l’esperienza eccessivamente su binari a causa della difficoltà ad ottimizzare il gioco per l’interfaccia basata su touch screen. Le diverse modalità sono giusto variazioni al gameplay stesso, come la modalità Extra in cui è possibile fare uso di quanto sbloccato in seguito all’eliminazione degli obiettivi opzionali. Conclude il pacchetto una longevità non molto generosa, con appena quindici livelli terminabili in una manciata di pause pranzo. Se siete alla ricerca del record assoluto i tempi si allungheranno un po’.

– Graficamente gradevole

– Frenetico al punto giusto

– Controllo pressoché inesistente

– Gestione della telecamera confusionaria

– Azione troppo caotica sugli schermi di iPhone e iPod

5.0

Di giochi ne abbiamo visti davvero tanti su iOS. Ma come sanno bene i videogiocatori, una cosa è la qualità, un’altra la quantità. Purtroppo sempre più spesso le due cose non coincidono, e l’ultimo porting di Sega rientra nella seconda delle due categorie suddette. E’ palese come un gioco simile necessiti di controlli fisici, specie se il team di sviluppo non è in grado di aggirare creativamente i limiti imposti dal touch screen. Seppur graficamente gradevole, After Burner Climax non convince a pieno per la confusione che genera a schermo, specie sui pochi pollici di iPhone e iPod. Se Top Gun è la vostra vita fateci un pensierino, se così non fosse per 2,69 Euro troverete sicuramente di meglio.

Voto Recensione di After Burner Climax - Recensione


5