Recensione

Affliction: Zombie Rising

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a cura di bl4ckm4x

Gli zombie hanno sempre affascinato i videogiocatori, sin dai tempi di George Romero e della sua Notte dei Morti Viventi. L’ispirazione ha fatto il giro da Resident Evil al più diretto Dead Rising di Capcom, fino al recentissimo Lollipop Chainsaw del sempre eccentrico Goichi Suda. N’Aquatic, autori di altre applicazione per iOS come Soccer Showdown, TapTapT o Turtle Tennis, torna su iPhone, iPad e iPod con uno sparatutto in prima persona a tema non morti, dove il giocatore impersona uno sventurato sconosciuto che dovrà cercare di sopravvivere in uno spazio chiuso circondato da mortali nemici. Peculiarità del titolo, che in realtà si sposa con alcune scelte di design, è l’immobilità del protagonista, che non si muoverà mai e rimarrà fermo nella stessa posizione, mentre gli zombie sopraggiungeranno dalle quattro direzioni.

Giroscopio o levetta?Il sistema di controllo di Affliction produce sensazioni molto contrastanti. L’utilizzo del giroscopio è quanto di meglio si possa richiedere per mirare con precisione e muovere agevolmente la telecamera, la base per uno sparatutto che richiede anche velocità di esecuzione e che punisce molto severamente proiettili sprecati. D’altro canto però, la necessità di girarsi a 360° per usufruire di questa modalità obbliga il giocatore a stare in piedi. Soluzione sicuramente scomoda, soprattutto se ci si trova in spazi aperti. Se obbligare l’utente a rimanere in piedi sia stata una precisa scelta di game design finalizzata a immergerlo nei panni di questo sfortunato protagonista non è dato saperlo. Un’alternativa è però presente: disabilitando il giroscopio, compare su schermo una levetta analogica virtuale, da utilizzare per muovere la telecamera con il dito sinistro, mentre il destro rimane dedicato allo sparo. Questa modalità è meno esigente, permette di giocare senza le particolari restrizioni che abbiamo citato per l’utilizzo del giroscopio, ma è sicuramente meno precisa e meno veloce. La possibilità di selezionare la prima o la seconda è liberamente lasciata al giocatore, tramite il menù iniziale. 

Le tentazioni del denaro
Quattro le armi presenti in gioco. La prima (la Leopard Magnum) è la più debole ma è anche l’unica utilizzabile alla prima run. Le altre tre, due pistole (Pistola PP8 e la DD45 Verokot) di potenza maggiore e un fucile d’assalto (l’AKF8), possono essere sbloccate se si sopravvive rispettivamente all’ondata 3, 6 e 9. Più che la maggiore potenza (anche con la pistola iniziale un secco proiettile alla testa uccide lo zombie) è la maggior capienza del caricatore l’elemento che contraddistingue le varie armi, passando dalle 6 pallottole a disposizione inizialmente fino alle 20 per il fucile d’assalto. Il gioco richiederà molto spesso di ricaricare e farlo nei momenti meno opportuni, leggasi quando si è circondati da zombie, porta facilmente alla sconfitta. A proposito della meccanica di ricarica dell’arma, dobbiamo segnalare come quest’ultima sia notevolmente scomoda quando si gioca tramite giroscopio: bisogna abbassare il dispositivo con lo schermo rivolto verso l’alto e disegnare una linea immaginaria dall’alto in basso. 
Utilizzando invece il secondo sistema di telecamera, basterà disegnare la linea, senza dover inclinare il dispositivo. Se quindi il giroscopio è più veloce e preciso rispetto alla levetta virtuale, c’è da sottolineare come il sistema di ricarica ideato sia un po’ scomodo, più volte fa cilecca (specie nei momenti concitati in cui è necessario muoversi in fretta) e richiede tempo per essere completamente assimilato. Ultima nota riguardanti le armi, quest’ultime, a eccezione della prima disponibile da subito, potranno anche essere acquistate a pagamento, se la frustrazione raggiunge vette disumane. Si passa da cifre basse come 0,79 euro per la DD45 Verokot, ai 3,99 euro (cinque volte il gioco stesso) per il fucile d’assalto. Nella nostra prova però, non abbiamo mai sentito il bisogno di acquistare le varie armi. Le prime due possono essere sbloccate con un po’ d’attenzione e possono bastare per i giocatori più smaliziati. 
Multigiocatore e grafica Presente anche una modalità co-operativa fino a 2 giocatori, tramite Game Center. Non solo a questo si limitano le feature multigiocatore, che sono rappresentate anche dalle classifiche online, basato sull’ondata massima raggiunta. 7 gli obiettivi, che spaziano dal numero totale di zombie uccisi in una sola partita, fino agli headshot compiuti o le ondate a cui si è sopravvissuti. Per quanto concerne il lato grafico del titolo, quest’ultimo è estremamente semplice. Ambientato in una cantina molto buia, la cui unica fonte di illuminazione sarà la nostra torcia, Affliction non sarà certo ricordato per una raffinata ricerca di level design. Pochi cartoni fanno compagnia al protagonista e agli zombie che giungeranno, molto simili a quelli visti in House of the Dead, marci e dal colorito marrone. Il minimo indispensabile.

– Impegnativo

– Più survival di molti tripla-A

– Alcune scelte discutibili nei controlli

– Stile poco originale

– Pochi contenuti

7.0

Affliction: Zombie Rising è un’esperienza survival horror migliore di molti titoli tripla-A. Il suo peculiare sistema di ricarica, spesso però scomodo, e la frequente mancanza di proiettili creano la giusta atmosfera e il giusto grado di tensione nei momenti più concitati del gioco.

Divertente in co-op e impegnativo quanto basta per offrire un livello di difficoltà non frustrante ma altrettanto piacevole, al prezzo di 0,79 euro vale sicuramente la spesa che costa.

Voto Recensione di Affliction: Zombie Rising - Recensione


7