Recensione

Aeon Flux

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a cura di Fabfab

Scegliere un film da cui trarre un videogioco (i cosiddetti tie-in) spesso è un po’ come giocare al lotto: si è convinti di avere i numeri vincenti, ma per qualche ragione questi non escono. Prendiamo il caso di Aeon Flux: tratto da un cartone animato cult abbastanza conosciuto, interpretato da una delle attrici più belle e famose di Hollywood – Charlize Théron – per l’occasione vestita di tutina aderente e con una sceneggiatura che presenta tematiche oggi molto in voga come clonazione e fantascienza “alla Matrix”. Ma nonostante questo il film è passato praticamente inosservato e così la Majesco, pur avendo realizzato un discreto tie-in, si ritrova a non poter contare sul richiamo di una pellicola di successo, come sperato…

Aeon FluxA quattrocento anni da oggi l’umanità risulta quasi del tutto estinta a causa di un misterioso virus: gli ultimi sopravvissuti vivono nella città di Bregna, una vera e propria roccaforte protetta dall’esterno da un imponente sistema di mura e governata dalla dinastia dei Goodchild. Sebbene nelle intenzioni quella di Bregna appaia come la comunità ideale che si regge sulla reciproca solidarietà e sul buon governo, la realtà è che assomiglia più ad uno stato di polizia in cui i Goodchild regnano sovrani e gli oppositori spariscono nel nulla da un giorno all’altro.In risposta è nata una sorta di resistenza formata dai Monican, il cui obiettivo è liberare la società dalla dittatura: Aeon Flux, una killer determinata e implacabile, abilissima nelle infiltrazioni e letale nei combattimenti, è la migliore agente a loro disposizione.Questa la premessa del videogioco, ma la storia a seguire non segue fedelmente quanto visto al cinema. Per offrire una maggiore varietà al giocatore, infatti, gli sviluppatori hanno pensato bene di lasciargli abbastanza scelta: continuare ad agire come agente dei Monican oppure schierarsi dalla parte di Goodchild? A seconda delle strade intraprese le missioni variano, così come gli avversari da affrontare! Peccato che i vari capitoli in cui è stato suddiviso il gioco finiscano spesso per contraddirsi tra loro a livello di trama, rendendo il tutto estremamente confuso: insomma, in un gioco d’azione la storia raramente è importante, ma questa volta i programmatori hanno un po’ esagerato…

Mettere a frutto l’esperienzaL’esperienza è quella che i programmatori hanno sviluppato nel campo dei giochi d’azione con i due capitoli del discreto BloodRayne (che potete trovare recensiti sempre su Spaziogames). Infatti Aeon Flux è un action-adventure proprio come i suoi illustri “predecessori” e sfrutta praticamente lo stesso motore grafico visto all’opera con la sexy cacciatrice di vampiri: per questa ragione chiunque abbia già giocato uno dei titoli sopra menzionati si troverà ad avere a che fare con un sistema di controllo piuttosto familiare.Come Rayne, anche l’eroina di Aeon Flux predilige le acrobazie, sia durante i combattimenti che nelle fasi di semplice esplorazione (correre sui muri o volteggiare appesi ad un rampino è lavoro quotidiano per Aeon): l’ambiente circostante è relativamente sensibile alle nostre azioni e permette di sfruttarne gli elementi per sistemare a dovere i nemici. Per questa ragione la maggior parte degli scontri avvengono a “mani nude”: Aeon può contare su attacchi forti e deboli e su innumerevoli combo che, associate alle manovre acrobatiche, danno vita a scontri particolarmente spettacolari. Non mancano anche mosse letali, cruente ed in grado di mettere immediatamente fuori gioco gli avversari, magari con il collo spezzato…Sono comunque presenti anche le armi da fuoco, di vario genere e foggia, da usare nelle situazioni più affollate o quando espressamente richiesto dalla situazione. Qualche problema lo solleva però il sistema di puntamento, che è automatico e seleziona sempre il bersagio più vicino alla protagonista, creando notevoli difficoltà quando si è minacciati da nemici appostati ad una certa distanza: sarebbe bastato un semplice sistema per modificare il bersaglio – presente in BloodRayne 2 – ed invece prima di eliminare il cecchino che ci ha sotto tiro da lontano saremo inevitabilmente costretti a liberarci prima dei nemici che ci attaccano direttamente.Per quanto riguarda il lato adventure, ci sono salti, arrampicate e, naturalmente, enigmi che spaziano dai classici interruttori nascosti ad una sorta di smaccato “omaggio” a Metroid Prime in cui la nostra eroina si racchiude in una sorta di grosso pallone tecnologico e rotola attraverso passaggi altrimenti inaccessibili.

TecnicaCome detto, il motore grafico del gioco è praticamente lo stesso osservato in “BloodRayne 2”, con i medesimi pregi e difetti.I fururistici ambienti della città/fortezza di Bregna sono riprodotti abbastanza bene, la resa è essenziale ma affascinante e il level design piuttosto riuscito, rendendo sempre piacevole l’esplorazione.Il modello della protagonista è stato realizzato basandosi sulle fattezze di Charlize Théron come l’abbiamo ammirata al cinema e il risultato finale appare molto buono, sia a livello di dettagli che di movimenti. Molto meno curata, invece, la grafica degli altri personaggi, specie i nemici, tutti molto simili e, soprattutto, anonimi.Qualche problema lo si riscontra anche nella fisica del gioco, in particolare in quella dei corpi, che tendono a muoversi secondo schemi decisamente irreali: la cosa è particolarmente evidente nelle animazioni delle morti dei nemici, i quali si accasciano nelle posizioni più assurde.Discreta la telecamera, che riesce a non risultare quasi mai di intralcio al giocatore; si segnala qualche calo di frame rate nelle situazioni più affollate.Piuttosto anonima la colonna sonora, degno di nota soltanto il fatto che in originale Aeon è doppiata dalla stessa Théron.Discreta, infine, la longevità: il gioco offre un buon grado di sfida, non essendo mai troppo facile ma nemmeno frustrante, ed è in grado di occupare il giocatore per una decina ed oltre di ore.

– Molta sana e divertente azione

– Ottimo level design

– Buon livello di sfida

– Problemi col sistema di puntamento

– Motore di gioco non migliorato dai tempi di BloodRayne 2

7.0

Terminal Reality si è rivelata, fin dai tempi del primo BloodRayne, una software house in grado di dare vita ad action di buon livello e questo Aeon Flux conferma la tendenza. Nonostante si siano limitati a riproporre il motore grafico di BloodRayne 2 e si siano rivelati incapaci di scrivere una trama decente, il risultato finale a livello di giocabilità è più che apprezzabile ed estremamente divertente per gli appassionati del genere.

Voto Recensione di Aeon Flux - Recensione


7