Recensione

Advance Wars 2

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a cura di Fabfab

Un autunno di grandi ritorni, quello targato 2003, con gli attesissimi “Super Mario Advance 4”, “Golden Sun 2” e questo Advance Wars 2, uno dei migliori giochi che avevano accompagnato il lancio della console Nintendo ormai quasi due anni fa: sarà questo seguito all’altezza dell’illustre predecessore?

Guerra a quadrettiAW2 è uno strategico a turni vecchio stampo, con l’area di gioco 2D interamente suddivisa in quadratini: ogni unità presente su schermo è caratterizzata da area di movimento e gittata delle armi, entrambi espressi in spazi. Le mappe, oltre che per la presenza di unità, sono caratterizzate da un determinato tipo di terreno, come montagne o mare, e dalle costruzioni che vi sorgono sopra.Cinque armate solcano le lande guerrafondaie di AW2: Orange Star (il nostro esercito), Blue Moon, Yellow Comet, Green Earth e i cattivissimi avversari del Black Hole. Se la denominazione delle forze in campo vi appare ridicola, sappiate che ciò è dovuto allo spirito tutto sommato leggero e scanzonato del titolo: c’è la guerra in AW2, ma è una guerra senza spargimento di sangue, condotta da soldati e mezzi multicolore, dalle forme bizzarre e guidati da condottieri atipici e spesso caricaturali. Gli ufficiali (o UC) rappresentano un prezioso elemento strategico del titolo: a turno, finirete con l’impersonare tutti gli UC schierati sul vostro fronte. Ognuno di essi influenza in maniera differente le proprie truppe ed è dotato di particolari poteri (disponibili solo ogni tot turni) in grado di conferire un momentaneo vantaggio ai vostri uomini: Sami, ad esempio, è uno dei primi UC che comanderete e sotto la sua guida le truppe di fanteria sono più forti, grazie anche al suo potere che ne amplia il raggio d’azione. Attenzione però perchè ad ogni vantaggio si contrappone sempre un punto debole: quello di Sami è una minore efficacia delle unità motorizzate. Lo stesso discorso vale per qualsiasi UC del gioco e pertanto sfruttarne a pieno i punti di forza prestando sempre attenzione alle debolezza rappresenta una delle chiavi di volta per la vittoria.

Per terra, cielo e mareCome in ogni strategico che si rispetti, nel gioco occorrerà sia controllare e dirigere il proprio esercito, sia impossessarsi delle risorse necessarie ad incrementarne il numero e l’efficacia: l’unico modo per disporre risorse sufficienti a vincere le varie battaglie è quello di occupare le cittadine neutrali o quelle in mano al nemico. Più metropoli occupiamo, maggiori saranno le rendite percepite: con queste potremo arruolare nuove truppe e sfornare a ritmo continuo mezzi di terra, di aria e di mare.Non manca proprio nulla in AW2: unità di fanteria (le uniche in grado di occupare le città), mezzi corazzati, batterie missilistiche, unità di ricognizione, di trasporto e di rifornimento, elicotteri da combattimento, caccia e bombardieri, navi da guerra e sommergibili, tutte mutuate direttamente dal primo “Advance Wars” al punto che l’unica unità inedita è rappresentata da un carro armato, il devastante Neotank (peraltro utilizzabile solo se, in una delle prime missioni, riuscirete a carpirne i progetti di costruzione: una sorta di arma extra, quindi…). Ogni unità dispone di diversi valori di movimento, attacco e gittata e usufruisce di bonus o malus a seconda della situazione in cui si trova ad operare; in qualunque scenario potrete disporre dell’unità più adatta alle vostre bisogne.Le mappe, per quanto necessariamente ridotte quanto a estensione, sono comunque sempre sufficientemente varie ed articolate da offrire una sfida sempre diversa: la conoscenza ed il corretto utilizzo degli elementi del paesaggio, inoltre, è essenziale per ottenere la vittoria. Posizionare le truppe sulle alture conferisce loro un indubbio vantaggio strategico, nei boschi potete celare i vostri mezzi per poi sorprendere il nemico, le città forniscono riparo e, soprattutto, cura per le vostre unità e così via…Per la maggior parte del tempo la visuale a disposizione sarà la classica isometrica a volo d’uccello, che permette di tenere d’occhio gran parte dell’area di gioco: una volta che unità confliggenti entrano in contatto tra loro la visuale cambia mostrandoci l’esito dello scontro sulle due unità interessate tramite una sorta di split-screen.

La guerra a coloriGraficamente il titolo non ha subito molte variazioni rispetto al primo capitolo: il design dei vari UC è stato leggermente modificato, il resto appare virtualmente identico e le unità del Black Hole godono finalmente di una caratterizzazione propria.La grafica è allo stesso tempo essenziale e dettagliata, sempre coloratissima ed estremamente piacevole a vedersi: meno curato il comparto audio con effetti sonori funzionali ma musichette piuttosto anonime.Ma il vero punto di forza del prodotto rimangono le battaglie, tatticissime ed ancora più impegnative rispetto al capitolo precedente, con il nemico da affrontarsi quasi sempre da una posizione di netta inferiorità numerica: le mappe di gioco, elemento integrante dell’esperienza bellica, appaiono ancora più variegate rispetto al prequel, grazie a nuovi elementi scenografici ed alle bizzarre armi segrete del nemico (super-cannoni fissi con una gittata in grado di coprire quasi per intero l’area di gioco, fabbriche iper-potenziate, letali raggi laser…).La mole di mezzi a disposizione ci permetterà di variare costantemente la tattica di gioco, in funzione dell’UC che ci troveremo ad impersonare.Nella modalità Campagna dovremo ancora una volta affrontare l’esercito del Black Hole, sempre capeggiato dal sinistro Sturm, coadiuvato, questa volta, da nuovi, efficienti UC: come nel primo episodio il susseguirsi delle battaglie è giustificato da una trama generale piuttosto banale e prevedibile.A questa si affiancano le opzioni Battaglia e Sfida, in cui affrontare singole mappe da soli o in compagnia di fino a quattro amici (con una sola cartuccia!), Sala Grafica, in cui creare le nostre mappe personalizzate oppure modificare l’aspetto dei vari UC (geniale!) e Negozio, in cui acquistare nuove mappe e personalizzazioni: tutti elementi che contribuiscono in maniera decisiva ad elevare la longevità del titolo ai massimi livelli!

– Gameplay rasente la perfezione

– Allo stesso tempo divertente ed impegnativo

– Localizzato in italiano

– Poche novità riguardo al prequel

– Parecchio impegnativo

8.5

Così come “Golden Sun 2” si è rivelato nulla più che un semplice upgrade del primo capitolo, questo Advance Wars 2 appare fin troppo simile al suo predecessore per poterlo definire un vero seguito: d’altronde non è che ci fosse molto margine di miglioramento rispetto ad un primo episodio che rasentava la perfezione.

Quali migliorie può vantare questo AW2 tali da giustificarne l’acquisto? Bè, innanzitutto la completa localizzazione in italiano, una maggior cura dedicata ai vari UC (il cui utilizzo ora è decisamente più tattico, senza contare l’inedita possibilità di personalizzarne l’aspetto!), una evidente revisione di un gameplay collaudatissimo e che apre la strada a nuovi utilizzi per unità già note…

AW2 è quindi un acquisto consigliatissimo – anzi obbligatorio – sia per i novizi che per gli estimatori del primo capitolo che ritroveranno la stessa, quasi ipnotica, meccanica di gioco ulteriormente migliorata e sempre in grado di offrire un’esperienza di gioco allo stesso tempo divertente ed impegnativa: un titolo dal quale difficilmente vi staccherete, una volta cominciato a giocare, un must buy assoluto.

Voto Recensione di Advance Wars 2 - Recensione


8.5