Recensione

Act of War

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a cura di Yurixxx86-Zico

L’ennesimo strategico si prospetta all’orizzonte per l’utenza PC, ambientato questa volta in un prossimo futuro dove il mondo è sulla soglia della rovina, ed incombe la minaccia di una Terza Guerra Mondiale.Prodotto da Atari, riuscirà Act of War ad emergere dalla massa degli RTS che affollano la ludoteca dei titoli per computer?

In cabina di regia…La trama alla base di Act of War è ad opera di Dale Brown, scrittore tuttora sulla breccia dell’onda negli Stati Uniti, apprezzato non solo per le sue capacità letterarie, ma anche per via della sua competenza in ambito di tecnologia militare e politica globale. Ex capitano della U.S. Air Force, Dale è l’autore di 11 consecutivi romanzi considerati best seller dal New York Times e Act of War sarà il suo nuovo libro, in uscita nel 2005 negli Stati Uniti e poi in Europa.

Scenari politici…Il mondo è ormai in preda ad una disastrosa crisi energetica, causata dalla drastica riduzione della produzione delle compagnie petrolifere, le quali sembrano aver esaurito le risorse estraibili dando di fatto inizio ad un collasso economico che ha interessato tutto il mondo.E’ in programma allora una riunione generale fra le nazioni del G8 e le maggiori compagnie interessate, per discutere della situazione tentando di trovare una soluzione. L’evento è denominato World Energy Forum (WEF).Poco prima dell’inizio del vertice, a Houston esplode una raffineria della Trans Global Energy, unica società petrolifera capace di resistere al trend economico negativo, guidata dal magnate Harold Kingman.I sospetti di questo sabotaggio sonno da ricercarsi in un’organizzazione terroristica internazionale, ed a tal proposito viene creata una squadra speciale dal presidente degli Stati Uniti in persona: tale squadra risponde al nome di “Talon”.Guidata da Jason Ritcher, Talon si prefigge come obiettivo iniziale supervisionare il corretto svolgimento del WEF di Londra.Mentre Talon si occupa della minaccia terrorista il CEO della TGE – Harold Kingman – viene rapito; le prime indagini non danno risultati se non che i “terroristi” coinvolti sono dei professionisti, forse persino mercenari.Prima che la task force abbia la possibilità di approfondire le ricerche, un secondo ed ancor più devastante attacco ha luogo a San Francisco.Talon riesce laddove ha fallito persino l’esercito degli Stati Uniti: penetrare nella città, isolata precedentemente dai terroristi, i quali controllano l’accesso via aria e via mare tramite un sofisticato sistema missilistico.Nonostante il buon esito dell’operazione i risultato della battaglia di San Francisco sono però catastrofici: migliaia di civili morti, centinaia di edifici distrutti e – soprattutto – nessuna notizia dei terroristi che sembrano aver abbandonato le armi ed essersi mischiati con la popolazione.La reazione degli Stati Uniti non tarda ad arrivare: sotto forma di richiamo. Un richiamo che raduna in suolo americano tutte le truppe dislocate all’estero, lasciando però sguarniti i restanti continenti dai contingenti americani. Il successivo obiettivo dei terroristi è infatti in territorio egiziano; laddove sorge la nuova raffineria della Trans Global Energy. In seguito allo sventato pericolo africano, Talon si reca in Russia, dove il petroliere Yegor Zacharov sta rapidamente scalando la piramide del potere. Sorretto dall’esercito nazionale e dal benestare quasi totale della popolazione, egli progetta un colpo di stato che lo porterebbe a rovesciare l’attuale governo, ponendosi come unico monarca dello stato.Talon, con l’aiuto di parte delle truppe russe ribelli, riesce nell’impresa di catturare Zacharov, subito rilasciato al ritorno in patria americana a causa dell’occupazione a dir poco incredibile addirittura di Washington DC, la capitale americana sede della Casa Bianca dimora del presidente.Un ultimatum echeggia: un’ulteriore eventuale azione offensiva ai danni di Zacharov porterà alla morte i senatori americani tenuti in ostaggio, e ciò vale per qualsiasi forza americana.Qualsiasi forza americana tranne la task force Talon logicamente…

Cucù, non mi vedi più…Act of War si propone di portare una ventata d’aria fresca in questo genere ormai pressoché saturo di ottimi titoli non solo puntando sull’ambientazione, supportata peraltro da una trama di primo livello per interesse e sceneggiatura; ma anche su di una serie di innovazioni ricercate, atte a rendere quanto più veritiera possibile l’esperienza di gioco; una su tutte ha fatto parlare di sé in sede di presentazione: la cosiddetta “linea di tiro”.La linea di tiro, intesa nella concezione Atari, è la possibilità che oggetti ed ostacoli influiscano direttamente sul campo visivo delle singole unità: campo visivo che già di per sé, è una novità in questo genere di giochi.Ogni unità dispone di un diverso campo visivo, più o meno ampio a seconda della loro posizione e delle loro attitudini.La visuale può essere oscurata da edifici, alberi, colline e quant’altro si frapponga fra l’unità interessata e l’obiettivo; a tal proposito, i nemici posti al di fuori del campo visivo potranno dunque essere attaccati unicamente tramite fuoco indiretto.E’ facile capire quanto queste peculiarità siano importanti ai fini delle battaglie: esse sono rese estremamente varie dalla possibilità intrinseca di cogliere impreparati gli avversari escogitando trappole ed imboscate, sfruttando i punti ciechi del loro campo visivo, o scenari particolarmente favorevoli ai nostri scopi.Altra caratteristica da menzionare è la gestione delle strutture quali palazzi et similia… La maggior parte delle truppe possono entrare negli edifici (anche dal tetto laddove questo è possibile), ed automaticamente andranno ad occupare le finestre finché disponibili ed/od il tetto dove possibile. Ciò riveste un ruolo fondamentale ai fini delle loro abilità; le unità appostate all’interno di palazzi hanno infatti un campo visivo che si sviluppa a 360°, ed essendo appostati dalle finestre sono inoltre protetti dagli attacchi esterni; mentre quelle sul tetto hanno a disposizione una visuale molto più ampia delle altre. Liberare un palazzo occupato non è dunque impresa facile, si rende necessario distruggere le varie imposte (non le tasse, ma le porte, le finestre, ecc…), abbattere completamente l’edificio o l’occuparlo a nostra volta tramite l’utilizzo di una nostra squadra.In uno strategico che si rispetti, cosa non può mancare (soprattutto alla luce dell’ambientazione del quale fa sfoggio Act of War)? Logicamente la gestione delle risorse e del denaro. Quest’ultimo sarà ottenibile in più modi: tramite il petrolio stesso, che dal giacimento va estratto e trasportato nella più vicina raffineria; tramite i prigionieri di guerra, che trattandosi di avversari in punto di morte saranno ben propensi all’arrendersi pur di avere salva la vita. In seguito potremo anche chiedere riscatti alle nazioni di appartenenza. Ed, infine, tramite le banche, che generano denaro una volta occupate dalle truppe.Ogni fazione ha inoltre altre regole specifiche da seguire per la gestione delle proprie risorse e bisogna sempre garantirsi un approvvigionamento adeguato di energia elettrica, indispensabile per il funzionamento di qualsivoglia meccanismo o fabbrica.In generale notiamo un ottimo bilanciamento fra la componente gestionale e quella più rivolta all’azione e al combattimento. In questo modo Oltre alle novità proposte in sede di gameplay, Act of War è impreziosito da un motore grafico interamente 3D, il quale permette di godere appieno delle gigantesche mappe di gioco, dando la possibilità di zoomare a piacimento su unità, edifici, strade e quant’altro, coinvolgendo il giocatore e facendolo sentire il più possibile al centro di tutto ciò che accade su schermo.

Gli equilibri in campo……Sono mantenuti dall’attenta analisi e progettazione di tutte e 3 le fazioni utilizzabili:– La task force Talon.– L’esercito degli Stati Uniti.– Il “Consorzio”, ovvero l’organizzazione terroristica alla base di tutto.Le tre fazioni delle quali si può disporre possiedono differenti unità e capacità, atte a differenziarle quanto più possibile l’una dall’altra.Il totale di veicoli messoci a disposizione dagli sviluppatori è di oltre 70 unità, comprendendo veicoli e soldati, senza contare i civili che si incontrano sui campi di battaglia (cittadini, stampa, ostaggi) e con cui si deve interagire ai fini delle missioni. Ogni unità è stata curata fin nel minimo dettaglio non solo grafico, ma anche per quanto riguarda le proporzioni di misure e potenza, in modo tale da non rendere mai un confronto impari.Sviluppare la tecnologia della quale disporremo è indispensabile per il proseguo del gioco, e per il mantenimento del nostro potenziale offensivo. Man mano che si avanza è possibile far “crescere” le unità base, trasformandole in nuove unità che possono avere utilizzi differenti e maggiore efficacia.Decine di mezzi realmente esistenti sono quindi a disposizione del giocatore, compresi gli elicotteri Blackhawk, gli Apache, carri armati Abram M1A2 e persino aerei da guerra, tra cui i bombardieri F-117, in grado di sganciare una piccola bomba atomica sugli obiettivi. Sono disponibili anche alcune unità e veicoli che sono al momento in fase di sviluppo da parte dell’esercito americano e che vedremo sui veri campi di battaglia tra qualche anno: un esempio per tutti è il rozzo esoscheletro da combattimento! Veniamo infine alla possibilità di salvaguardare da morte certa le nostre unità di fanteria… Al raggiungimento del 10% della loro barra energetica, esse sono impossibilitate nel movimento e nel combattere; ed è allora possibile curarle sul campo di battaglia o trasportarle presso strutture mediche adeguate tramite l’utilizzo di elicotteri.Allo stesso modo i veicoli possono essere riparati prima che raggiungano lo 0% della loro energia. Una volta distrutti i veicoli lasciano sul campo uno o più piloti che possono muoversi come le altre unità ma non possono combattere e vanno dunque evacuate al più presto.

Realizzazione tecnicaCome già anticipato negli altri paragrafi ci troviamo di fronte ad un ottimo motore grafico in grado di gestire con disinvoltura ambienti di gioco enormi e molto dettagliati. Le città sono ricostruite in tutta la loro maestosità e, oltre a strutture poligonali complesse come quelle degli edifici o dei monumenti, notiamo un elevato numero di elementi di contorno che aumenta l’idea di trovarci veramente sul luogo dell’azione. Ottime le esplosioni e la riproduzione degli incendi, sottotono invece le animazioni dei personaggi cosa che si noto comunque solo aumentando il livello di zoom.Da un punto di vista sonoro notiamo degli ottimi effetti sonori e un curato doppiaggio delle voci. Le musiche seguono il ritmo dell’azione però sebbene ben realizzate diventano presto ripetitive.

LongevitàIl numero totale di missioni presenti nella campagna principale è 30, ed esse varieranno in obiettivi e meccaniche a seconda della fazione precedentemente selezionata.Se da un lato notiamo che il numero di missioni è elevato, dall’altro dobbiamo anche rilevare che la difficoltà delle stesse non è particolarmente elevata. Di conseguenza arrivare al termine del gioco non sarà certo come fare una scampagnata ma neanche una cosa troppa ardua.Una volta poi terminata la modalità multiplayer resta l’interessante possibilità di giocare con altre persone umane in avvincenti sfide multiplayer.

HARDWARE

Configurazione minima:CPU: Pentium 4 1.5 GHz o AMD Athlon 1500+RAM: 256 MB RAM Memoria video: 64 MB VRAM Hard Disk: 6000 MB Altro: 2x DVD ROM

Configurazione consigliata:CPU: Pentium 4 2.5 GHz or AMD Athlon 2500+RAM: 512 MB RAM Memoria video: 128 MB VRAM

MULTIPLAYER

Fino a otto giocatori contemporaneamente via LAN oppure online su Internet.Sono disponibili le modalità Deathmatch oppure la sfida a squadre.

– Sequenze in stile cinematrografico avvincenti e ben realizzate

– Storia coinvolgente

– Tecnicamente di grande impatto

– Longevità non eccessiva per la modalità single player

8.5

In questi ultimi mesi si era creata molta attesa per Act of War e fin dalle prime demo rilasciate si poteva intuire che ci saremmo trovati di fronte ad un prodotto molto curato in grado di ditinguersi nell’affollato mondo dei giochi di strategia.

Con soddisfazione notiamo che le premesse sono state mantenute e, anche se il gioco non si è rivelato così innovativo in termini di giocabilità come era stato annunciato, dal punto di vista tecnico risulta invece di grandissimo impatto. Il motore grafico è particolarmente potente e dona al titolo una spettacolarità visiva che è difficile trovare in altri prodotti simili. L’introduzione di ottime sequenze cinematografiche amplifica questo effetto rendendo di fatto il prodotto una vera gioia per gli occhi oltre che piacevole da giocare.

Dal punto di vista della struttura di gioco ci sono delle soluzioni interessanti permesse anche dalla potenza del motore grafico che ha permesso la realizzazione di ambienti di gioco molto vasti adatti ad applicare diverse tipologie di strategie differenti.

Sarà che la storia scorre in modo fluido ed avvincente, ma la longevità della modalità single player non è elevatissima. Così una volta giunti al termine avrete ancora voglia di nuove missioni, per fortuna possiamo passare all’ottima modalità multiplayer che ci terrà impegnati per parecchio tempo.

In definitiva possiamo affermare che il famoso Command & Conquer che troneggiava in questo genere di giochi ha trovato ora un degno rivale e non sarà facile nei prossimi mesi trovare alternative migliori a questo prodotto di Atari.

Voto Recensione di Act of War - Recensione


8.5