Recensione

Ace Combat: Assault Horizon Legacy

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a cura di Fatum92

Dopo il buon Ace Combat: Assault Horizon su PlayStation 3 e Xbox 360, il brand raggiunge il mercato portatile con un capitolo in esclusiva per Nintendo 3DS. La guerriglia aerea si sposta sui piccoli schermi della console con l’obiettivo di impreziosire l’azione grazie all’effetto 3D stereoscopico, potenzialmente e teoricamente adatto a offrire una profondità visiva ideale per immergere il giocatore nelle battaglie. Coniugando elementi moderni e classici della saga, Ace Combat: Assasult Horizon Legacy tenta di imporsi nei cieli della console targata Nintendo.Il solito conflittoPrendendo parte alla campagna principale si intuisce immediatamente come l’aspetto narrativo sia relegato a semplice elemento di contorno, utile solamente come pretesto per immergere il giocatore nell’azione. L’obiettivo è chiaro: sconfiggere le forze ribelli. Completando le missioni si avrà quindi il compito di indebolire le armate nemiche. Sebbene si possa avvertire la volontà degli sviluppatori di raccontare una storia, soprattutto superata la prima metà della campagna, i pochi personaggi, le idee e i dialoghi superficiali non permettono una sufficiente immedesimazione nelle vicende. Tuttavia, i nemici commenteranno spesso le manovre di attacco, contribuendo ad infondere un po’ di realismo e coinvolgimento agli scontri.

Tra cielo e terraAccertato come la trama sia un elemento difficilmente considerabile, l’arduo compito di mantenere costante l’interesse del giocatore è affidato esclusivamente al gameplay. La modalità più corposa è ovviamente la campagna. Una volta assistito al briefing riguardante la missione da intraprendere, si potrà accedere alla schermata di selezione del velivolo. Proseguendo nella storia gli aerei che potremo acquistare saranno di diversi modelli e dalle caratteristiche variabili (velocità, difesa, attacco, ecc…). Inoltre sarà possibile comprare nuove armi e pezzi di ricambio per modificare i parametri di ognuno dei velivoli militari. Purtroppo, questa fase di personalizzazione rimane una feature del tutto marginale, non preponderante per la buona riuscita delle missioni. Affrontando l’avventura alla difficoltà Normale riuscire ad avere la meglio sugli avversari non si dimostra un’impresa particolarmente complessa, considerando come non sia necessario attuare particolari strategie. Nella maggior parte dei casi dirigersi verso l’obiettivo da distruggere e utilizzare le armi in dotazione (mitragliatrice, missili e un armamento speciale a scelta) per far fuoco senza troppa logica sul bersaglio è sufficiente per uscire vittoriosi dagli scontri. Ciò è vero almeno per una parte della campagna. Infatti, la poca varietà della prima metà di gioco lascia spazio a scontri più dinamici, adrenalinici e decisamente più impegnativi che caratterizzano soprattutto le missioni finali. In una linea di apprendimento crescente, si giungerà al momento in cui bisognerà dare prova delle proprie capacità e abilità. Fortunatamente, il sistema di controllo appare immediato e gestibile già dopo pochi minuti. Compiere manovre spettacolari non è dunque un problema: seguendo un nemico si ha l’occasione di portarsi precisamente alle sue spalle premendo semplicemente un tasto. Inoltre, per schivare i missili avversari è necessario eseguire un basilare QTE. Questa semplicità si traduce in un’azione scenografica e veloce. Quando si ha effettivamente il controllo del mezzo la sensazione non è altrettanto convincente. Gli aerei appaiono il più delle volte lenti e l’effetto 3D non è in grado di trasmettere la minima sensazione di ebbrezza o vertigine, nemmeno optando per la visuale all’interno dell’abitacolo. Il touch screen viene invece impiegato per la visualizzazione dei messaggi e delle condizioni dell’aereo. Sfondo poco profondoDispiace constatare come l’utilizzo del 3D stereoscopico si riveli un’aggiunta di poco conto, incapace di rendere il titolo realmente più appassionante e avvincente. Gli scenari di gioco non vengono certo in aiuto: la maggior parte delle missioni si svolgono in cielo, ed è effettivamente difficile riconoscere la profondità in uno sfondo che non presenta alcun elemento di contorno. La situazione migliora quando si vola a bassa quota, ma per colpa di una modellazione non esaltante e della piattezza generale delle location, l’effetto finale non rende indispensabile l’utilizzo del 3D. Ciò non si traduce comunque in una scarsa qualità del prodotto. Ace Combat: Assault Horizon Legacy è un titolo divertente e ben confezionato. Risulta comunque afflitto da alcuni difetti: una ripetitività di fondo molto accentuata, la mancanza di una modalità multigiocatore online, una longevità molto bassa e un ritmo che fatica ad ingranare, a causa di alcuni fattori poco soddisfacenti nella prima metà della campagna, come una limitata varietà o incarichi troppo brevi e di facile risoluzione. Va anche detto che la scarsa longevità della modalità principale, terminabile in circa cinque ore, è compensata da un buona rigiocabilità: tanti elementi sbloccabili, missioni speciali ispirate a quelle principali e un nuovo livello di difficoltà, riusciranno a regalare ai videogiocatori più tenaci un’ulteriore dose di ore di gioco. Da notare anche la presenza di alcuni bivi nella trama, che portano a 23 il numero complessivo di missioni principali.

L’aereo più belloIl titolo sviluppato da Projec Aces vanta un comparto tecnico tutto sommato gradevole. I buoni modelli dei vari mezzi si affiancano, però, a scenari troppo vuoti e ripetitivi. Sebbene sia presente qualche eccezione e si noti un miglioramento nelle ultime fasi di gioco, generalmente le ambientazioni appaiono scarne e povere di dettagli, oltre che poco sfruttate.Ottimo il versante audio. La colonna sonora è maestosa, ricca di brani e variegata, capace di enfatizzare molto bene ogni situazione. Promossi anche gli effetti sonori, ma dispiace la mancanza di un doppiaggio in italiano, presente soltanto in lingua inglese. Leggere i sottotitoli mentre si è immersi nel bel mezzo dell’azione non è una faccenda propriamente comoda.

– Gameplay classico e divertente

– Alcuni scontri adrenalinici

– Buona rigiocabilità

– Ottima colonna sonora

– Ripetitivo

– Longevità molto bassa

– Nessuna modalità online

– 3D accessorio

– Storia abbozzata

– Sensazione di velocità poco accentuata

7.2

Ace Combat sbarca su Nintendo 3DS dignitosamente. La giocabilità classica della saga si somma a qualche novità in grado di spettacolarizzare l’azione. Solcare i cieli e prendere parte a battaglie aeree si dimostra appagante e divertente per buona parte della campagna. Non mancano le missioni meno ispirate, con una prima parte dell’avventura dal ritmo non sempre incalzante e troppo ripetitiva. Inoltre, la storia appena abbozzata non permette un coinvolgimento immediato. Il potenziale di gioco viene poi sminuito dalla mancanza di una modalità online che, mai come in questo caso, avrebbe potuto fare la differenza in termini di divertimento e longevità, ancorata a circa cinque ore di gioco. Sprecato anche l’effetto 3D, dimostratosi per la maggior parte dei casi un’opzione accessoria, non sufficiente a restituire una sensazione di profondità e velocità già poco presente di suo.

La buona rigiocabilità, l’ottima colonna sonora, ma soprattutto il gameplay classico, adrenalinico, semplice e divertente, in grado di offrire il giusto livello di sfida a seconda delle capacità del singolo giocatore, rendono Ace Combat: Assault Horizon Legacy un titolo consigliato agli amanti del brand e ad ogni possessore di Nintendo 3DS incuriosito dal genere.

Voto Recensione di Ace Combat: Assault Horizon Legacy - Recensione


7.2