Recensione

Academy Of Champions - Football

Avatar

a cura di Melkor

In ambito videoludico possiamo definire due grandi categorie per quanto riguarda i titoli calcistici e la regola vale in generale per tutti i giochi ad ambito sportivo. Se da un lato vi sono infatti i Fifa e Pro Evolution Soccer ad offrire un’esperienza di gioco che ogni anno tende sempre maggiormente al realismo ed alla simulazione con la S maiuscola, dall’altro vi sono tutti quei giochi che puntano radicalmente sul divertimento cercando di sopperire alle mancanze tecniche con degli stili d’effetto e mosse che non hanno niente da invidiare ai picchiaduro. A regnare incontrastato su Nintendo Wii come esponente del secondo gruppo da oramai quasi un anno c’è Mario Strikers, titolo che è riuscito, grazie alla saggia unione di diversi elementi fra cui un supporto online all’altezza delle aspettative, ad offrire ad offrire un’esperienza di gioco che come sempre risente dello stile della casa di Kyoto. Altre software house hanno provato a spodestare il famoso rivale non riuscendo tuttavia neanche a scalfire il suo trono ed ecco che anche Ubisoft si cimenta nel tentativo portando su Wii l’esclusivo Academy of Champions, titolo che può vantare niente poco di meno che la benedizione di uno dei più grandi giocatori di calcio del mondo: Pelè. Vedremo nel corso di questo articolo se questa volta la missione debba considerarsi riuscita o se il trono di Mario sia destinato a prolungarsi ulteriormente.

Hogwarts incontra il calcioVi è un luogo nel mondo dove i ragazzi più talentuosi si recano per conoscere tutti i segreti del calcio grazie all’aiuto di due maestri di questa disciplina. Oltre al già citato Pelè, che non necessita di alcuna presentazione, anche la più grande esponente del calcio femminile si trova in questa Accademia, ossia Mia Hamm, pertanto grazie ai loro insegnamenti tutti potranno diventare dei campioni e raggiungere la finale del torneo mondiale. Se qualcuno ha pensato per qualche momento ad Hogwats ed al suo immancabile maghetto Harry Potter non è andato molto lontano dalla realtà in quanto la Brightfield Academy (è questo il nome della scuola di calcio) risente notevolmente delle atmosfere magiche e potrete facilmente notare l’accostamento fin dalla presentazione iniziale in cui ammirerete i quadri dell’Accademia animarsi raccontando tante piccole storie un po’ come accade nelle opere di J.K. Rowling. Una volta conclusasi la presentazione ecco che finalmente potrete accedere al menu iniziale ed alla conseguente scelta del vostro protagonista, che sarà limitata al sesso del vostro giocatore dal quale dipenderà anche l’insegnante personale (il campione brasiliano per i ragazzi e Mia per le ragazze). Caratteristica fondamentale di AoC è la struttura scelta dagli sviluppatori che hanno totalmente abbandonato le semplici modalità campionato e coppa per passare ad una più accurata modalità storia nella quale il vostro eroe dovrà affrontare numerose sfide quotidiane (esattamente tre per ogni giornata) in modo da ottenere punti esperienza ed acquisire vari potenziamenti. Non mancheranno infatti le partite contro le squadre avversarie nelle quali dovrete mettere in pratica tutte le vostre abilità in sfide cinque VS cinque che non potranno che essere risolte a suon di tiri in porta. Ogni elemento della vostra squadra sarà totalmente personalizzabile sulla base della vostra esperienza e solo in questo modo riuscirete a raggiungere la tanto agognata coppa e diventare gli unici campioni di Brightfield. Oltre alla modalità storia sarà presente la classica sfida nella quale insieme ad un amico potrete effettuare una partita veloce scegliendo fra le squadre sbloccate fino a quel momento nella modalità principale. Al fine di arricchire ulteriormente il prodotto ecco arrivare anche dodici minigiochi incentrati totalmente sulle principali fasi di gioco. Dal passaggio al tiro fino ad arrivare ai classici rigori avrete l’occasione di migliorare sotto ogni aspetto in modo da acquisire un controllo accurato e riuscire facilmente nella vostra missione. Come in Mario Strikers avrete a disposizione diverte mosse speciali che potranno essere sbloccate grazie ad i punti esperienza e che vedranno protagonista una apposita barra che andrà caricandosi grazie al possesso di palla. Dal semplice smarcamento al volo a dei tiri con la palla contornata dal fuoco i momenti per utilizzare i vostri poteri saranno cruciali ai fini del risultato finale e come avviene di solito in questi casi delle divertenti animazioni cercheranno amalgamare il tutto evitando di causare un’eccessiva frammentazione del match.Purtroppo tanta carne al fuoco è resa vana da un’intelligenza artificiale fin troppo limitata che rende le partite eccessivamente lineari riducendo il tutto ad un possesso di palla costante nell’attesa del giusto momento per effettuare una mossa speciale. Un vero peccato in quanto il sistema di potenziamento dei membri della squadra poteva essere sfruttato in maniera più accurata portando a dei cambiamenti maggiormente evidenti sul campo di gioco. Ciò nonostante il gameplay riesce ad essere divertente al punto giusto, offrendo all’utente qualche spensierata ora di gioco.

Wii Motion Plus, Balance Board e tanti eroiLa conoscenza delle potenzialità del Nintendo Wii da parte della Ubisoft è forse una delle più complete che una software house possa vantare al momento ed ecco che come conseguenza gran parte dei titoli della casa francese utilizzano periferiche e modalità di gioco esclusive. Academy of Champions non è da meno ed infatti per rendere l’esperienza di gioco ulteriormente reattiva potrete utilizzare il Wii Motion Plus, periferica oramai conosciuta da molti capace di incrementare il sistema di rilevamento della posizione del vostro Wii Remote. Purtroppo nonostante sulla carta le differenze dovrebbero risultare sostanziali dal punto di vista pratico vi renderete in breve tempo conto che non è tutto oro quello che luccica. Le caratteristiche innovative della nuova periferica Nintendo non vengono infatti in questo caso sfruttate a dovere ed il tutto si ridurrà ad un sistema di passaggi maggiormente precisi e niente di più. Un vero peccato in quanto abbiamo visto come in altri titoli il sistema di interazione ottenuto grazie al Wii Motion Plus riesca a trasformare radicalmente le dinamiche di gioco.A rendere omaggio alla festa delle periferiche ecco arrivare anche la Balance Board che purtroppo anche in questo caso non viene sfruttata a dovere in quanto limitata ai semplici minigiochi nonostante sulla cover venga palesata la compatibilità del titolo con la suddetta bilancia.Come venire quindi incontro all’utenza al fine di rendere unico o comunque originale un gioco che in altro modo rischierebbe di cadere nel dimenticatoio? Sfruttando tutti i marchi ed i personaggi dei propri brand più famosi al fine di portarli in campo al vostro fianco. Da Sam Fisher ad Altair passando per gli immancabili Rabbids tutti i marchi Ubisoft di maggior spessore saranno presenti in AoC ed ognuno avrà un proprio stile di gioco e delle mosse speciali da utilizzare in caso di difficoltà. Un’interessante aggiunta che riesce forse ad incrementare il gameplay in quanto tutti i fan della casa francese saranno più che incuriositi nell’osservare come un folle coniglio bianco possa difendere la palla o in che modo Jade, la protagonista di Behind Good and Evil, riesca a mettere in campo le proprie doti di fotreporter. Sicuramente un’ottima idea che purtroppo non viene affiancata da una implementazione tecnica adeguata al fine di rendere il prodotto globalmente apprezzabile.

La via del goalValutando il gioco dal punto di vista tecnico anche in questo caso possiamo evincere un livello generale più che sufficiente che tuttavia non garantisce quel tocco in più capace di rendere la valutazione complessiva davvero convincente. Fondamentale in questo caso risulta il sistema di controllo che, come detto nel paragrafo precedente, può beneficiare del Wii Motion Plus anche se il risultato non è ottimale come visto in altre produzioni. La mappatura dei comandi presenta diverse opzioni e potrete scegliere il solo Wii Remote in posizione orizzontale o la classica accoppiata con il Nunchuk. Purtroppo in entrambi i casi si possono denotare dei piccoli aspetti negativi in quanto, se nella prima configurazione il problema potrebbe risultare un’eccessiva legnosità nei movimenti dovuta alle limitazioni del D-Pad, nel secondo caso la configurazione dei pulsanti di default non è pensata in maniera oculata in quanto il pulsante A servirà a per ostacolare gli avversari mentre con C avrete la possibilità di cambiare giocatore. Tale scelta non riesce a risultare ottimale in quanto durante le fasi più concitate del gioco potrete rimpiangere di non aver scelto l’utilizzo del solo controller base.Uno degli aspetti maggiormente curati viene ad essere comunque quello grafico in quanto non solo le ambientazioni e gli stadi riescono a risultare molto dettagliate e caratterizzate da una palette di colori a tema ma anche tutti i personaggi Ubisoft sono stati renderizzati nel migliore dei modi assumendo una forma totalmente nuova all’interno di un contesto che difficilmente li avrebbe visti come protagonisti. Osservando le immagini che accompagnano l’articolo o i vari filmati potrete ben intendere lo stile che la casa francese ha pensato per il gioco ed il risultato è un ibrido fra una caricatura di Harry Potter e di quanto accadeva nei vecchi spot pubblicitari a sfondo calcistico della Nike nei quali un gruppo di campioni sfidava all’interno di stadi improbabili un team formato da mostri pronti a tutto per vincere.Passando al sonoro questo risulta piuttosto anonimo anche se le differenti fasi di gioco saranno accompagnate da una serie di motivetti a tema. Possiamo quindi confermare anche dal punto di vista tecnico una sufficienza del titolo Ubisoft che anche in questo caso mette tanta carne al fuoco non riuscendo tuttavia a sfruttarne per bene ogni singolo elemento. Tanto poteva essere fatto ma a rendere il tutto apprezzabile è comunque il prezzo budget di circa trenta euro al quale viene venduto il titolo, cosa che potrebbe avvicinare diversi utenti semplicemente per ammirare il solo Altair dare quattro calci ad un pallone contro il giovane Principe di Persia.Il trono di Mario Strikers sembrerebbe ancora incontrastato ma tutti coloro che amano i titoli del genere potrebbero passare qualche ora divertendosi ad una modica cifra. Resta comunque l’amaro in bocca per il grosso potenziale non utilizzato a dovere.

– Atmosfera accattivante

– Tecnicamente apprezzabile

– Gameplay immediato…

– Non molto longevo

– Sistema di controllo poco sfruttato

– …ma non adatto a giocatori esperti

6.2

Academy of Champions è un gioco divertente che tuttavia rischia di essere abbandonato a se stesso a causa delle numerose uscite di questo periodo. La possibilità di affrontare le varie sfide calcistiche assieme ai propri eroi preferiti targati Ubisoft è un’ottima idea e il sistema di punti esperienza applicato ad un gioco di calcio non fa altro che incrementare le dinamiche di gioco. Ciò nonostante le numerose possibilità che il team di sviluppo ha messo a disposizione dell’utenza, come ad esempio la compatibilità con il Wii Motion Plus e la Balance Board, non sono state messe in pratica nel migliore dei modi rendendo il tutto fin troppo evanescente. La presenza di minigiochi e del match veloce da affrontare in due potrebbe risultare piacevole mentre il comparto tecnico non riesce a superare di molto la sufficienza. L’atmosfera del gioco è comunque d’effetto e la vendita a soli trenta euro potrebbe donare al titolo maggiori possibilità di vendita in quanto più di un utente potrebbe voler abbandonare per qualche oretta le simulazioni calcistiche per poter affrontare qualche match divertente con in squadra contemporaneamente Altair, il Principe di Persia e l’immancabile Rabbid. Il vero peccato resta la mancata accuratezza di alcuni aspetti a causa dei quali il gioco non riesce neanche ad avvicinarsi lontanamente dall’unico reale esponente di questo genere ossia Mario Strikers.

Voto Recensione di Academy Of Champions - Football - Recensione


6.2