ASUS Padfone 2

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a cura di Nitro

Milano – Invitati presso lo showroom di Ermenegildo Zegna abbiamo avuto modo di prendere parte alla conferenza stampa ASUS dedicata alla presentazione di Padfone 2, nuovo modello del dispositivo all in one rilasciato lo scorso anno. All’evento hanno presenziato giornalisti provenienti da tutto il mondo, e, ovviamente, noi di Spaziogames non potevamo mancare.Entrati nel lussuoso edificio e preso posto, siamo stati accolti da Jonney Shih, chairman della compagnia che subito ha cominciato ad esporre le principali novità caratterizzanti il dispositivo. Vediamole insieme.
Una veste totalmente rinnovataSebbene Padfone 2 presenti alcuni punti in comune con il suo predecessore, il lavoro degli ingegneri ASUS ha dato luogo a una totale rivisitazione della componentistica hardware. Si parte dal display, più grande del 10% rispetto a prima (ora 4,7 pollici) e caratterizzato da un’illuminazione a 550 nits, rivestimento Corning Fit antigraffio e un input delay di soli 65 millisecondi. Lo stile dell’intero dispositivo è, ancora una volta, ispirato al modello Zen, e questo può essere sin da subito riscontrato guardando la parte posteriore che presenta una serie di linee concentriche. Nonostante un peso ridotto – ora di 135 grammi – e un design ancora più sottile, la disposizione dei tasti di Padfone 2 rimane pressoché invariata, mentre quello che cambia è la posizione dell’entrata microUSB per introdurre il device nel tablet, non più sul lato sinistro ma su quello inferiore. Questa procedura è stata tuttavia totalmente rivista: ASUS ha rimosso il vecchio sportello in favore di una soluzione molto più fine e raffinata, che dona a Padfone 2 uno stile ancora più all’avanguardia. Basterà far scorrere verticalmente il terminale nel compartimento posto sul retro e, una volta percepito il feedback tattile e sonoro, il telefono rimarrà saldamente agganciato finché non deciderete di rimuoverlo. Durante la conferenza tale soluzione ha sollevato numerosi dubbi riguardo alla sua stabilità, principalmente perché un eventuale urto accidentale avrebbe potuto provocare la caduta e il danneggiamento del cuore del terminale. Niente paura però, ASUS ha subito specificato come il sistema di aggancio è davvero resistente, e abbiamo potuto averne prova nell’area demo dove, dopo moltissimi stress test che vedevano l’intero corpo del dispositivo essere scosso a testa in giù, non vi è stato alcun tipo di cedimento.
Il tablet presenta al suo interno solamente le casse e la batteria aggiuntiva che, analogamente a quanto accadeva con il primo Padfone, tramite il sistema di risparmio energetico si preoccuperà eventualmente di cedere carica allo smartphone. Poco sopra al display da 10.1 pollici, anch’esso IPS, si annovera inolte la replica della fotocamera frontale del terminale da 1.2 megapixel. Traendo le conclusioni, eccezion fatta per la modifica del pannello sul retro, il tablet di Padfone 2 non presenta ulteriori innovazioni in termini di design.
Analogamente alla prima versione del device, inoltre, questo potrà essere collegato alla tastiera esterna così da beneficiare di un ulteriore aumento dell’autonomia complessiva e di un metodo di immissione del testo molto più comodo rispetto al classico touchscreen. Ancora non è chiaro quando la Padfone 2 Station Dock sarà disponibile, ma, stando a quanto comunicato, non dovrebbe tardare ad arrivare.
Su di giri
A livello prestazionale, ASUS ha fatto davvero un passo in avanti. Il dispositivo presenta un processore quad core Snapdragon Cortex A15, realizzato appositamente da Qualcomm, ad una frequenza di 1.5 GHz. Questo si rivela essere più performante del 30-35% rispetto a quello del predecessore, e insieme alla GPU Adreno 320 e la RAM da 2 GB sembra voler sbriciolare tutti i benchmark possibili, sia quelli concernenti il rendimento CPU sia quelli riguardanti le prestazioni grafiche. Proprio per questo, Padfone 2 si rivela essere un’ottima soluzione anche per il gaming, e molto probabilmente prima che sbarchino giochi capaci di metterlo in difficoltà passerà diverso tempo.
Focalizzando l’attenzione sul sonoro, la compagnia ha voluto introdurre la terza revisione di SonicMaster Technology, engine sviluppato insieme a Bang & Olufsen ICEPower e ormai presente in quasi tutti i prodotti di fascia medio/alta di ASUS. Nonostante sia ancora presente un solo altoparlante sul tablet,  la resa audio ha tutto sommato saputo convincere. La presenza dell’applicazione Audio Wizard permette inoltre di regolare le impostazioni audio in modo da settare il dispositivo a seconda che lo si utilizzi per giocare, per navigare, o ancora, per visionare filmati.
Multimedialità senza compromessi
L’altro fiore all’occhiello del nuovo Padfone 2 risulta essere la fotocamera posteriore. Ora troviamo una soluzione da 13 megapixel, capace di scattare fino a cento fotografie multiple ad una frequenza di 6 FPS e registrare video in alta definizione (720p) a 60 frame per secondo, praticamente il doppio rispetto a molti altri terminali di fascia alta, elemento che garantisce un’ottima fluidità al tutto. Le fotografie sono molto dettagliate, e la qualità complessiva, soprattutto sul piano cromatico, è davvero buona.
Per quanto riguarda lo storage segnaliamo che Padfone 2 sarà disponibile in versione da 32 e 64 GB, e non disporrà purtroppo di uno slot per eventuali memorie aggiuntive. Il problema viene tuttavia risolto grazie alla possibilità di usufruire di uno webstorage dedicato da 50 GB, il quale consentirà agli utenti di memorizzare tutto in cloud. Non mancano ovviamente il supporto a Wi-Fi e a protocolli ormai consueti nei dispositivi moderni, ma quello che colpisce maggiormente è la presenza di un modulo 4G LTE per connessioni fino a 100 Mbps e del chip NFC. Notevole anche l’autonomia della batteria: dopo la mezza delusione della durata in 3G con il solo smartphone, ASUS ha veramente fatto dei passi in avanti. Basti infatti pensare che ora il solo telefono può rimanere in conversazione fino a sedici ore ininterrotte, navigare per tredici o visionare video per circa cinquecentoquaranta minuti. Nel caso in cui non bastasse ancora, però, sarà sufficiente introdurlo all’interno del tablet e si andrà così a triplicare l’intera durata, garantendo un’esperienza d’utilizzo per nulla inficiata da interruzioni. Non è ancora chiaro, tuttavia, quanta autonomia potrà offrire la tastiera esterna, ma siamo sicuri che riuscirà anch’essa a sorprendere dati gli straordinari risultati mostrati sinora.
Personalizzazione ASUS
In ultima istanza citiamo la suite cui verrà dotato Padfone 2, che comprende sostanzialmente le medesime del predecessore. L’input lag ridotto permette di utilizzare l’applicazione Super Note per prendere appunti semplicemente con l’uso delle dita della mano, e la presenza del supporto bilingue permette di utilizzare fino a due lingue contemporaneamente durante la digitazione, evitando così spiacevoli correzioni automatiche e non volute. Non manca inoltre l’intera personalizzazione del sistema operativo, al momento Android Ice Cream Sandwich e in futuro Jelly Bean, con la regolazione del CPU governor e chicche affini.

I rumor dei giorni scorsi si sono in parte rivelati veritieri: ASUS ha dato vita a un prodotto eccezionale, destinato a usurpare il trono dei suoi più diretti concorrenti, iPhone 5 e Samsung Galaxy S III. Padfone 2 verrà commercializzato a partire dal prossimo novembre nei negozi italiani, e sarà disponibile in due colorazioni, nera e bianca, ad un costo di 799 euro per la versione da 32 GB e 899 euro per quella da 64 (tablet compreso). Ancora nessuna informazione precisa riguardo alla tastiera, ma ASUS ci ha comunicato che ulteriori notizie dovrebbero arrivare a breve. Rimanete con noi!