5 giochi di Nintendo DS che dovrebbero tornare su Switch

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Nintendo Switch si sta rivelando, giorno dopo giorno, una macchina da gioco in grado di raccogliere l’eredità del passato. Oltre alle tante riedizioni di indie che hanno accompagnato il primo anno di vita della console come Furi, Super Meat Boy e Darkest Dungeons in arrivo, ci sono stati ritorni e riedizioni illustri come quella di Skyrim, Doom, la serie di Bayonetta e Dark Souls Remastered. Nel Nintendo Direct Mini recentemente pubblicato c’è stato anche l’annuncio della riedizione di un glorioso titolo per Nintendo DS, ovvero The World Ends With You Final Remix.Partendo proprio da questa carrellata di porting, remake e remastered, e pensando anche al chiacchiericcio intorno a The Legend of Zelda: A Link Between Worlds che potrebbe tornare su Switch, ho realizzato che ci sono moltissimi titoli del capostipite della “famiglia DS” che sarebbe bello poter rigiocare su Switch. La maniera ideale per farlo sarebbe avere una Virtual Console che comprenda l’intera softeca della storia di Nintendo, compresa la mai troppo osannata libreria di GameCube. In attesa di tutto ciò, perché sono convinto che prima o poi accadrà e spero che questo sia l’anno giusto, ho voluto selezionare cinque dei tanti prodotti che Nintendo DS ha avuto nella sua lunga cavalcata sugli scaffali dei negozi di videogiochi. Hotel Dusk: Room 215¸ 2007Sviluppato dal defunto team Cing, Hotel Dusk: Room 215 è un’avventura punta e clicca ambientata tutta nell’omonimo albergo che dà il nome al gioco. Il protagonista è Kyle Hyde, un ex-detective di New York diventato un rappresentante che, durante uno dei suoi viaggi, arriva ad alloggiare proprio al californiano Hotel Dusk. La storia, molto intensa e raccontata come un fumetto noir, prende subito delle pieghe molto particolari, perché tra alcuni strani legami con alcuni avventori dell’albergo ed il passato del protagonista, si viene a scoprire che la Stanza 215 è in grado di esaudire dei desideri, ed ovviamente Kyle non è l’unico a saperlo.Il titolo era costruito intorno al DS come esperienza. Ad esempio era necessario tenere la console come fosse un libro, in verticale, un’espediente che molti altri titoli utilizzavano. Si faceva largo uso del microfono, del pennino, ma anche del fatto che il DS si potesse “chiudere”, un elemento che veniva sfruttato da alcuni enigmi. Una riedizione per Switch potrebbe trasformarlo in un gioco più “normale”, anche perché molte delle feature presenti su DS non lo sono sulla console ibrida. Perderebbe parte del fascino ludico (anche se i Joy-Con potrebbero fare molto comodo), ma la storia raccontata in Hotel Dusk sarebbe ancora affascinante da vivere oggi.Phoenix Wright: Ace Attorney, 2006La saga ha inizio nel 2001 su Game Boy Advance, ma la versione nipponica di Phoenix Wright: Ace Attorney per la console portatile di Nintendo non uscì dai confini nazionali. Così, nel 2006 venne pubblicato un remake per Nintendo DS. Il gioco non ha bisogno di presentazioni, perché le avventure di Phoenix Wright, l’avvocato dal completo impeccabile e capelli discutibili, sono conosciutissime dai fan Nintendo e non solo, visto che alcuni capitoli della serie sono disponibili anche su iOS ed Android, addirittura.Va detto che non è che in questi anni siamo stati all’asciutto di avventure giudiziarie. La saga è andata avanti con una certa regolarità nel corso degli anni arrivando anche su 3DS, con iterazioni più o meno riuscite ma sempre apprezzate. Nonostante ciò, vorrei una versione per Nintendo Switch del capostipite della serie, che magari possa dare il via ad una nuova saga di avventure casalinghe. Un porting diretto avrebbe poco senso perché, come detto, l’originale Phoenix Wright si gioca davvero dappertutto. Una versione ad hoc per Switch, invece, sarebbe tutt’altra cosa. Un completo remake con modelli in 3D e qualche funzionalità legata ai Joy-Con, come la possibilità di urlare “Obiezione!” puntando la mano allo schermo. Fire Embem: Shadow Dragon, 2008L’episodio del 2008 per Nintendo DS è il remake di Fire Emblem: Shadow Dragon and the Blade of Light, il primo capitolo della serie di strategici firmati Intelligent Systems uscito per Famicom. Con il rilancio della serie avvenuto da Fire Emblem Awakening in poi, il franchise di Fire Emblem è tornato in grandissima forma sulle console Nintendo e non, considerato anche Fire Emblem Heroes per dispositivi mobile. Sappiamo già che c’è in cantiere un nuovo Fire Emblem per Switch, quasi sicuramente inedito, ma sarebbe interessante una riscoperta delle origini della saga con un ulteriore remake di Shadow Dragon. Mappa 3D, dialoghi doppiati, animazioni e modelli completamente rifatti, cutscene ad hoc, in pratica la riproposizione di tutto ciò che di buono è stato fatto in Path of Radiance per GameCube e Radiant Dawn per Wii, ma riproponendo la storia del principe Marth per intero, di nuovo.

Advance Wars: Dual Strike, 2005Rimaniamo in tema di strategici. Terza installazione del franchise, la prima ad arrivare su Nintendo DS, Advance Wars: Dual Strike è uno dei migliori capitoli della saga di Intelligent Systems, la quale manca da un bel po’ su sistemi Nintendo. A Switch farebbe bene un Advance Wars, che sia il remake di questo o uno nuovo del tutto genuino. In questa edizione il gameplay era incentrato sul doppio schermo della console. Generalmente, in quello inferiore avveniva l’azione mentre in quello superiore era rappresentata una panoramica del campo di battaglia e delle forze nemiche. Di tanto in tanto, avvenivano battaglie con un doppio fronte, in cui entrambe le schermaglie contribuivano al risultato finale. Questa caratteristica non è replicabile del tutto, ma è facilmente trasformabile per Switch. In maniera del tutto similare a Fire Emblem, per Switch vorrei animazioni rinnovate, modellazione 3D, cutscene anche in stile cartone animato, volendo. Inoltre, con la modalità multiplayer, l’eventuale Advance Wars Switch diventa anche sostenibile con aggiornamenti e DLC vari che aggiungano mappe e nuovi comandanti. Anche le loot box volendo, ma che siano applicate con intelligenza. Elite Beat Agents, 2007Personalmente, c’è un solo gioco che ha segnato inequivocabilmente la mia esperienza di Nintendo DS: Elite Beat Agents. Arrivo come inedito in Europa, ma è in realtà il seguito spirituale di Osu! Tatakae! Ounendan, un rythm game che vede impegnati una squadra di tifo in giro per la città che, tramite la propria musica e balletti, aiuta le persone in difficoltà. Per rendere il titolo più appetibile, la squadra diventa un’agenzia stile Men in Black, con gli Elite Beat Agents omonimi impegnati ad aiutare le persone in tutto il mondo. Il titolo faceva uso del pennino per eseguire le mosse che accompagnavano le canzoni, il che rendeva il gioco più “hardcore” di quanto non sembrasse al primo impatto. Pertanto su Switch il meccanismo potrebbe essere riprodotto con dei tasti, oppure in modo ancora più audace con il movimento dei Joy-Con, in stile Just Dance. In questo caso la serie potrebbe essere supportata con DLC periodici con nuove canzoni collegate ad altrettanti scenari, comprendere il multiplayer cooperativo o competitivo. In ogni caso, la serie è rimasta congelata da allora, ed i tempi sono maturi per un Elite Beat Agents 2.

Sarebbero tanti altri i titoli che meriterebbero dei porting o remake vari, oppure più semplicemente dei sequel. Io ho scelto questi cinque, ma quali sono i vostri? C’è un titolo dell’epoca DS che vorreste rigiocare in versione “ripulita” sulla vostra Switch?

A parte Nintendogs, ovviamente.