Recensione

300: March to Glory

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a cura di Darkzibo

Quando è in arrivo nei cinema una pellicola molto attesa, si crea attorno ad essa una sorta di marketing potenziato capace di toccare quasi tutte le sfere del consumismo. Non fa eccezione 300, film di Zack Snyder , basato sulla graphic novel di Frank Miller (autore anche di Sin City). Cosa rappresenta il numero 300? Ma soprattutto, la cosa che a noi più interessa, com’è la qualità di questo gioco? Se volete una risposta a queste domande non vi resta che proseguire nella lettura.

In 300 contro migliaiaLa storia sostanzialmente si rifà a quanto le fonti storiche ci raccontano, ovvero a quella famosa battaglia tra Spartani e Persiani nelle Termopili, dove i primi combatterono nell’esiguo numero di 300 soldati contro le migliaia dei secondi. La storia, che vede come protagonista Leonida, re degli Spartani, racconta dell’impresa dei 300 Spartani che resistettero per due giorni contro l’invasione persiana proveniente da est. L’autore Frank Miller si sofferma parecchio sull’analisi psicologica sia dei personaggi sia della cultura spartana, in alcuni casi sin troppo enfatizzata, e sulle specificità dei costumi di entrambe le fazioni. Recentemente l’autore è stato contestato perché la guerra tra Spartani e Persiani sembra riproporre la battaglia di questi anni tra Occidente e Islam, anche se Miller ha ricordato che il fumetto è stato pubblicato nel 1999, ben prima dei fatti recenti.Analizzando il gioco, una volta premuto il tasto start sarete catapultati nella prima battaglia nelle vesti di Leonida. A un primo acchito avrete l’impressione di essere di fronte a un altro Dynasty Warriors, sia per la visuale che per la concezione di gioco. Ben presto capirete che non è proprio così. Vero è che si tratta sostanzialmente di un picchiaduro a scorrimento con poche varianti al tema principale, ovvero andare avanti e sterminare tutti i nemici che si incontrano. Leonida, inizialmente è dotato di uno scudo e una spada e, non appena toccherete un nemico, vi accorgerete dello spirito estremamente violento di questo titolo, così come accade per il film. Amputazioni, decapitazioni, schizzi di sangue esagerati, cadaveri sparsi di cittadini greci sono solo alcuni esempi di ciò che il giocatore troverà nello scorrere della storia. Ogni volta che ucciderete un nemico vi saliranno dei punti che saranno utili per l’acquisto, effettuabile in qualsiasi momento dell’avventura tramite la schermata di pausa, di potenziamenti per il nostro personaggio: spade, scudi, lance più potenti, combo più distruttive e abilità di diverso genere. Tutte le volte che ucciderete una schiera di nemici, oltre a incrementare i punti per potenziare il protagonista, caricherete la cosiddetta barra della collera, che vi consentirà, una volta piena, di usufruire di alcune particolari abilità, come il sangue bevuto, l’occhio del signore della guerra, la difesa e la forza d’animo in grado rispettivamente di restituire energia, rendere più forte il nostro personaggio, renderlo invulnerabile e rallentare i movimenti dei nemici per attaccarli più facilmente (in stile Matrix). Il pulsante quadrato serve per sferrare attacchi potenti, X per attacchi deboli ma veloci, cerchio per sferrare colpi liberatori con lo scudo, L con R per proteggersi con lo scudo sia dagli attacchi dei nemici che dalle piogge di frecce che capiteranno su di voi e sui vostri compagni, triangolo per selezionare il tipo di arma (spada e scudo, lancia e scudo, doppia spada, più efficace ma priva di difesa), R con X per fare un piccola carica in modo da atterrare un nemico munito di scudo e L con Quadrato e X per scagliare una lancia.Le situazioni di gioco sono piuttosto lineari: sostanzialmente si tratta di un picchiaduro a scorrimento con qualche variante come la modalità schiera che prevede che una falange di soldati spartani avanzi compatta verso i nemici sino allo scontro, solitamente, con un elefante persiano. Parte piuttosto noiosa, che tende a smorzare il ritmo frenetico e sicuramente più apprezzabile delle sezioni picchiaduro. Sono presenti anche alcuni enigmi molto elementari, che di solito riguardano l’attivazione di leve in una giusta sequenza.La giocabilità non è male anche se, a volte, gli impatti, sono mal calcolati e si rischia di portare a termine una combo a vuoto, senza trovare i nemici. Sono presenti diversi extra da sbloccare e la longevità è garantita anche per il motivo che chi gioca sarà preso sempre di più dalla storia che si sviluppa sotto i suoi occhi

Film e fumettoPregevole, dal punto di vista grafico, la scelta di inserire come intermezzi delle narrazioni le immagini del fumetto di 300, anche se qualche breve filmato tratto dal lungometraggio sarebbe stato sicuramente gradito così come accade per il Signore degli Anelli Tactics per PSP. Entrando nel vivo dell’azione noterete come poca cura sia stata dedicata a tutti gli elementi del gioco, a partire dai personaggi principali che sembrano usciti da uno strategico in tempo reale (avete presente quando si zoomma sui personaggi in questi giochi?) composti da pochi poligoni, privi di texture di qualità. Miglior cura è data agli oggetti metallici che godono anche dei rari effetti luce presenti negli ambienti mentre i mantelli e le movenze di tutti i personaggi avvengono leggermente a scatti. Purtroppo sono presenti alcuni rallentamenti soprattutto nelle fasi più concitate anche se il numero di protagonisti e nemici è sempre piuttosto limitato forse per non appesantire troppo il motore grafico anche se non si capisce bene come venga sfruttato dato che anche le ambientazioni sono piuttosto scarne e prive di quella caratterizzazione che meriterebbe un titolo del genere. A parte qualche raro effetto di luce pregevole, manca l’epicità che dovrebbe trasmettere un titolo che si basa su un film come 300. Ultima chicca (in senso negativo) è rappresentata dall’ombra sotto i protagonisti (che tra l’altro, a parte Leonida guidato da voi, hanno sempre un ruolo marginale) formata da un cerchio simile a quanto si vedeva nel primo picchiaduro da sala delle Tartarughe Ninja (1989). I nemici infine non sono piuttosto vari, anche se questo è da considerarsi il male minore.

Il sonoro resta nella media, con effetti metallici ben udibili, una colonna sonora a metà tra l’epico e il metal, e un doppiaggio nella norma. Sui dialoghi c’è da dire che ogni volta che ci sono diatribe tra i personaggi, alleati o nemici che siano, sembra di assistere a una disputa tra smargiassi: sono il più forte, morirai velocemente, vedrai la mia forza ecc…. Frasi che non si sentivano dall’epoca di Ken il guerriero.

– Bella trama

– Divertente quanto basta

– Tecnica poco curata

– Giocabilità altalenante

6.0

Il film 300 ha riscosso un grande successo negli Stati Uniti e forse anche il gioco non sarà da meno grazie al solito desiderio che si ha, una volta visto un bel film, di riviverlo. Chi possiede una PSP avrà sicuramente l’occasione di farlo anche se non sarà proprio come essere nel film, dato che molte limitazioni e sporadici rallentamenti graveranno notevolmente sull’esperienza di gioco. Non aspettatevi eserciti infiniti ma solo qualche soldato pronto a darvi battaglia (ne ho contati una decina al massimo) dotato di una IA sin troppo limitata.

Purtroppo dal punto di vista tecnico 300: March to Glory è fin troppo poco curato e la cosa non può fare piacere visto che si tratta di un tie-in.

Dal punto di vista della sfida, il titolo è semplice, e lo finirete in fretta, non tanto per la brevità della storia, ma per la sua semplicità.

A parte queste considerazioni, il gioco può anche essere divertente e coloro che vedranno il film potranno prenderlo senza problemi sapendo, però, di avere tra le mani un prodotto di media fattura.

Voto Recensione di 300: March to Glory - Recensione


6