Anteprima

2Dark

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a cura di YP

Febbraio e marzo saranno mesi intensi per quanto riguarda le uscite di alcuni dei titoli tripla A più attesi della stagione, eppure abbiamo voluto trovare il tempo per dedicare qualche ora di prova a 2Dark, titolo sviluppato dal team Gloomywood capitanato dal celebre Frédérick Raynal, sviluppatore di quella perla che fu Alone in The Dark, uscito ormai nel lontano 1992. La versione del gioco sulla quale abbiamo messo le nostre curiose mani è costituita principalmente da due livelli, che ci permettono di capire a pieno l’essenza videoludica del titolo e di farci anche dare una breve ma significante sbirciatina alla trama che si è piacevolmente rivelata tutt’altro che scontata.
A caccia di serial killer
Il detective Smith è il protagonista della storia, che verterà tutta sulla disperata ricerca dei suoi due bambini, scomparsi diversi anni prima delle vicende del gioco, dei quali purtroppo si sono perse le tracce. Per raggiungere il nostro scopo dovremmo esplorare tutte le grottesche e oscure località di Gloomywood, cittadina immaginaria omonima allo studio di sviluppo, che ci metterà davvero alla prova. 2Dark è un survival horror contaminato però da elementi action e stealth, la telecamera dall’alto è fondamentale per muoversi all’interno degli ambienti 2D ben costruiti e sopratutto ben strutturati, che metteranno alla prova il povero Smith, obbligato a ricorrere ad ogni mezzo possibile per raggiungere l’obiettivo. Ogni livello sarà caratterizzato dalla ricerca di un serial killer sempre diverso, ma soprattutto dalla disperata necessità di trovare e liberare tutti i bambini intrappolati che troveremo sul nostro cammino, con la speranza che prima o poi saltino fuori i nostri. Se non dovesse bastare il look di questa interessante produzione a catturare la vostra attenzione, allora è il caso di dare una chance al gameplay, basilare ma piuttosto incisivo, nonostante qualche piccolo problema. Muoversi all’interno delle buie e aggrovigliate zone della mappa sarà abbastanza semplice, a patto che esploriate ogni anfratto possibile alla ricerca di oggetti utili, soprattutto per quanto riguarda le batteria della vostra torcia, che sarà la vostra più grande amica. I corridoi degli edifici di 2Dark infatti sono sempre invasi dal buio più assoluto, e questo vi obbligherà a fare molta attenzione a dove mettete i piedi. Il menu a griglia sulla sinistra dello schermo sarà fondamentale per tenere d’occhio le varie risorse e oggetti che troverete lungo la strada, cosi da pianificare al meglio le vostre azioni, cercando di sprecare meno oggetti possibili. Ovviamente non gireremo indisturbati, infatti ci saranno diverse guardie e nemici a controllare le zone: potrete decidere se approcciarvi in modo furtivo (consigliato), oppure approcciarvi frontalmente al nemico (munizioni permettendo): è chiaro che 2Dark va giocato con pazienza, studiare le ronde dei nemici e pianificare una strategia vincente vi darà molta soddisfazione, sopratutto se riuscirete a portare a termine la missioni con tutti i bambini ancora sani e salvi. Ah già, i bambini: come detto in precedenza sarà compito nostro liberare i vari pargoletti che troveremo intrappolati all’interno dei livelli, e sarà sempre compito nostro portarli a casa sani e salvi. Il gioco ci obbligherà a portarceli dietro una volta trovati, dandoci però la possibilità di impartirgli ordini base come «silenzio», oppure «seguitemi». Questo perché vi assicuriamo che coordinare i vostri e i loro movimenti non sarà semplice, e dare ordini precisi sarà fondamentale: il gioco ha un buon livello di sfida e alcune situazioni all’interno dei due livelli che abbiamo provato si sono rivelate stimolanti e per nulla facili.
 
Un quadro interessante
Dal punto di vista artistico 2Dark ha un forte carattere, la dimostrazione ce l’ha data in primis Circus (il primo livello), ambientato all’interno della classica attrazione abbandonata nel bel mezzo di un parco di divertimenti ormai in disuso: non mancheranno i momenti di paura. La seconda ambientazione, Scarlett, oltre che permetterci di testare ancor più a fondo le meccaniche di gameplay, ci porta all’interno di un grattacielo di proprietà di un’eccentrica e misteriosa figura: il concept anche qui è minimale ma ben definito e caratterizzato.  Il gameplay di quest’interessante 2Dark mischia elementi classici del survival horror, come l’esplorazione e l’attenzione all’ambiente circostante, senza contare la cura e l’uso parsimonioso delle varie risorse, a elementi più action come boss fight con il serial killer di turno, piuttosto che scontri a fuoco o azioni stealth degne di nota. Non sottovalutate anche la componente sonora, oltre che visiva: fare troppo rumore attirerà l’attenzione delle guardie, cosi come utilizzare la torcia nelle vicinanze di una zona ben controllata. Insomma ci vuole cautela e studio, anche perché l’IA è ancora da sistemare: talvolta super reattiva, talvolta molto poco responsiva. A veicolare il tutto ci penserà una trama apparentemente scontata ma che in realtà sembra aver più di qualche asso nella manica: i misteri dietro il rapimento dei vostri figli si ingrandiranno sempre di più, e vi consigliamo di raccogliere tutte le prove e gli indizi sparsi nei livelli, che verranno poi collezionati nell’appartamento di Smith, che visiteremo ogni qual volta porteremo a termine una missione e funzionerà un po’ da campo base per permetterci di fare il punto della situazione.

– Concept non particolarmente originale ma accattivante

– Trama intrigante

– Elementi survival che si mischiano bene a altri più action/stealth

2Dark ci è parso un progetto interessante e quantomeno creato con cognizione di causa e una certa ambizione: il look non particolarmente originale ma comunque curato farà da contorno a un gameplay piuttosto basico ma anche sfaccettato, trainato e incoraggiato da una componente narrativa che non mi sento di sottovalutare, anzi, la prova si è conclusa sul più bello e avrei continuato volentieri a indagare.

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