The Last of Us Part II best direction? "I giochi fatti sotto crunch non lo meritano"

Nonostante le 7 statuette a The Game Awards, l'esclusiva PS4 non mette tutti d'accordo

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a cura di Paolo Sirio

The Last of Us Part II ha ricevuto 7 statuette all'ultima cerimonia di The Game Awards questa settimana ma, a quanto pare, non riesce comunque a mettere tutti d'accordo.

Un interessante articolo pubblicato da Kotaku mette in dubbio, in particolare, il premio portato a casa da Naughty Dog e Neil Druckmann per la "best direction".

Con best direction si intende una molteplicità di fattori, che vanno dalla miglior regia in senso cinematografico alla miglior direzione del team di sviluppo - un elemento, quest'ultimo, che l'articolo del portale americano ritiene preponderante.

Sotto quest'ottica, il lavoro di Druckmann viene ritenuto scadente, o comunque non meritevole di un premio, dal momento che la realizzazione dell'esclusiva PS4 ha richiesto un doloroso crunch.

Fosse stata una direzione davvero di livello elevato, non avrebbe costretto il team di sviluppo ad una fase tanto estesa di straordinari, è la tesi di Kotaku.

«Penso sia abbastanza ovvio che nessun gioco che richiede crunch, come The Last of Us Part II, dovrebbe ricevere un premio per la best direction, che The Last of Us Part II ha vinto in qualche modo», è la premessa dell'articolo.

«L'esistenza del crunch indica un fallimento della leadership. È responsabilità dei game director e dei producer assicurarsi che i carichi di lavoro vengano gestiti appropriatamente e gli obiettivi vengano centrati.

Se i lavoratori sono costretti a fare crunch, esplicitamente o in altri modi, significa che i manager stessi hanno fallito da qualche parte, che sia spingere al limite il proprio staff esistente, promuovere un ambiente dove gli straordinari siano un requisito implicito (se non tacito), o entrambe le cose».

Kotaku porta l'esempio di Hades, firmato Supergiant Games, come gioco che avrebbe meritato il premio per la best direction dal momento che, oltre ad essere un grande titolo, è stato realizzato senza ricorrere al crunch, una premessa culturale dello studio indie statunitense.

Un altro gioco molto discusso nell'ultimo periodo, Cyberpunk 2077, è stato prodotto - come la maggioranza dei tripla-A - in condizioni di crunch estremo, sebbene CD Projekt RED abbia deciso poche ore fa di attribuire i bonus promessi ai suoi sviluppatori a prescindere dalla media voto.

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