Publisher "avidi" a chiedere 80 euro per i giochi next-gen, per Pachter

La posizione dell'analista sul rincaro next-gen

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a cura di Paolo Sirio

In un'intervista concessa a GamingBolt, l'analista Michael Pachter ha spiegato il proprio punto di vista riguardo all'aumento dei prezzi dei giochi next-gen.

Di questo argomento abbiamo dibattuto proprio oggi in un nostro speciale, che chiarisce se si tratti soltanto di una percezione sbagliata o di aumenti corposi nel corso degli anni sul costo dei videogiochi.

A detta di Pachter, «il prezzo di $70», equivalente a €80 in Europa, «scelto da 2K farà arrabbiare i clienti. E capisco che ne varrà la pena, capisco l'inflazione e che i prezzi dei giochi non sono cresciuti per anni. Ma il fatto è che, se i platform holder non suggeriscono un prezzo di $70, i publisher third-party allora sembreranno avidi chiedendo $10 in più».

«Penso ciò che vedremo sarà che i publisher proveranno a capire quello che dovranno fare sul prezzo, e immagino Sony non abbia aiutato nessuno annunciato Miles Morales a $50 e Demon's Souls a $70».

Il parere dell'analista è che «non penso che tutti chiederanno $70», tant'è vero che Microsoft, complice la promessa dello Smart Delivery gratuito, non alzerà i prezzi rispetto ai $60 della generazione corrente.

Altri editori hanno puntato su una posizione attendista, come Capcom, che aspetteranno per comprendere cosa succederà nell'industria dopo il lancio di PS5 e Xbox Series X|S.

Ubisoft ha spiegato che i prezzi dei suoi titoli già annunciati, come Watch Dogs Legion e Assassin's Creed Valhalla, non cambierà e che per eventuali lievitazioni se ne riparlerà nel 2021.

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