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Pragmata: lo spazio secondo Capcom - Anteprima

Sparatutto, RPG, FPS, cosa sarà Pragmata e cosa vorrà raccontarci? Proviamo a ragionare sul titolo misterioso presentato da Capcom.

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

Informazioni sul prodotto

Immagine di Pragmata
Pragmata
  • Sviluppatore: Capcom
  • Produttore: Capcom
  • Piattaforme: PS5
  • Data di uscita: TBA

«What is that?»

«Freedom, our freedom.»

Queste sono le enigmatiche parole che si captano all’interno del trailer di Pragmata, il nuovissimo titolo di casa Capcom. Un gioco che, durante la conferenza Sony, ha sicuramente affascinato e creato hype – ma perché? Non sappiamo molto, i dettagli sono davvero minimi, non una singola traccia di gameplay, non una spiegazione. Immagini suggestive che celano all’interno un grosso mistero che, forse, è proprio la miccia d’innesco del nostro interesse.

Pragmata vedrà la luce nel 2022 (su PS5, PC e Xbox), quindi soffermarsi ora su rendering e dettagli grafici non è forse la scelta più consona. Sebbene infatti, durante il trailer, abbiamo potuto notare qualche imperfezione, non è questo ciò di cui vogliamo parlare.

Dove siamo? Cosa è successo? Che cosa ci aspetta? Nonostante i dettagli scarseggino e tra le mani ci sia solo un trailer molto complicato, cerchiamo di analizzarlo al meglio.

Lo spazio non smetterà mai di affascinare

Quello che possiamo facilmente intuire, per Pragmata, è che si tratti di un titolo ambientato in un futuro distopico, in uno scenario a metà tra Terra e Luna. Da qui in poi non ci resta altro che immaginare e ipotizzare.

Il filmato inizia in quella sembra essere una Times Square in New York City, completamente abbandonata. Grattacieli, cartelloni pubblicitari, auto e taxi colorano la scena, riempiendo strade che sembrano apparentemente prive di vita. La visuale si sposta subito verso uno strano individuo che indossa quella che pare essere una tuta spaziale. La prima inquadratura svela forse nulla di “troppo futuristico”, ad eccezione di un dettaglio molto particolare: a causa della sua conformazione, infatti, la tuta non solo sembra appartenere ad un’epoca lontana nel futuro, ma cela anche completamente il volto del protagonista. Sarà questo un uomo? Un automa? In realtà non ci è dato saperlo. È probabile che si tratti di un umano – se si trattasse di un’intelligenza artificiale, dopotutto, molto probabilmente non avrebbe alcun senso indossare una tuta spaziale.

Dopo pochi istanti ecco un altro dettaglio che richiama il futuro: un braccio meccanico muove verso il protagonista un macchinario che sembra essere una sorta di contenitore. Si tratta molto probabilmente di qualcosa di più complesso di una semplice sacca, ma sicuramente una delle sue utilità è proprio quella di raccogliere e contenere oggetti. Infatti, il protagonista ne estrae, pochi secondi dopo, una pistola – che sembra però venire utilizzata non per ossa, ma per ricerca, come fosse una sorta di “lancia flare“.

Pochi istanti dopo, infatti, una pioggia di “polvere” svela quella che dovrebbe essere la traccia lasciata da un essere umano. La ricostruzione evoca alla mente l’Echo di The Division. Questo breve frammento di trailer può indurci a pensare che il gioco punti proprio sull’esplorazione e la ricerca. Al pari del titolo di casa Ubisoft potrebbe trattarsi di una sorte di sparatutto in terza persona, oppure, il sistema di raccolta di oggetti e informazioni, potrebbe farci pensare ad una meccanica stile RPG. Magari tale dispositivo non solo ci consentirà di accumulare risorse, ma potrebbe funzionare come sistema di upgrade. Per il momento, considerando il silenzio abbottonato di Capcom, tutte le ipotesi sono altrettanto valide.

Rivelata la traccia, ecco che veniamo alla scoperta di un altro personaggio, una bambina, accompagnata da un ologramma di un gatto bionico. È però dopo il primo contatto tra questa sorta di astronauta e la fanciulla che le cose prendono una piega ancora più particolare. La visuale, infatti, si muove verso una strana apparizione. Si tratta di un insieme di più elementi combinati tra di loro. Non si capisce bene quale sia la sua funziona e neppure la sua origine, sembrerebbe quasi un artefatto, un bug di un sistema.

Poco dopo, a riprova di questo, la visione che avevamo della Luna sullo sfondo inizia a presentare proprio un’interferenza. Sembra quasi che tutto non sia altro che un immenso ologramma. Pochi istanti dopo, un satellite rompe il cielo (chiaramente artificiale) e distrugge la gravità che sembrava esserci qualche istante prima. Da questa sezione pare evidente che si tratti un mondo falso, parrebbe proprio una mera ricostruzione grafica proiettata su uno schermo gigante.

Qualche istante dopo, qualcosa di ancora più particolare scombussola nuovamente le nostre aspettative. La bambina, che credevamo fosse quella da salvare, si dimostra quasi essere il reale pilota della tuta. Agganciata al casco, infatti, guarda il satellite con occhi tutt’altro che umani. All’interno delle pupille si materializzano simboli e numeri che ci ricordano la schermata di una navicella. Questa combinazione di eventi innesca un sistema che permette di dare vita ad una ragnatela, che verrà sparata pochi secondi dopo per proteggersi dalla caduta del satellite. In questo frangete si nota anche un altro interessante dettaglio, una scritta sulla tuta “Lunar Life Insurance” – assicurazione di vita lunare.

Quello che accade alla fine è ancora più enigmatico. Dopo l’urto del satellite e la distruzione di quello che sembrava essere solo un ologramma, scorgiamo per alcuni istanti il suolo lunare. I due personaggi mettono piede su quella che pare essere proprio la Luna. La visuale si sposta poi verso un pianeta che richiama le fattezze della nostra Terra e la voce del soldato ci ricorda che quella è la loro libertà.

Un colpo di scena interessante, che potrebbe “confermare” anzitutto l’origine non umana della bambina. Come potrebbe, infatti, un umano respirare senza problemi sul suolo lunare? Il mistero si infittisce. Si tratta quindi di automi che stanno vivendo in una sorta di The Truman Show, ambientato nel futuro? Quello che abbiamo visto potrebbe essere stato tutto una mera creazione di un ambiente ormai inesistente? Potrebbe trattarsi di una specie di “cella” che intrappola i suoi abitanti ricreando una vista ormai estinta? Oppure vuole essere un mondo ricostruito per nascondere un segreto in quello che è il vero pianeta Terra?

Tantissime domande e pochissime risposte: questo è il trailer rilasciato da Capcom. Una serie di ambienti suggestivi, di colpi di scena che sono perfetti per creare hype, ma che, a conti fatti, ci lasciano solo tantissimi dubbi. Alla luce di quanto visto, però, anche se non si scorge in alcun modo un possibile gameplay, proviamo a immaginare qualche scenario possibile, ricollegando il filmato ai prodotti videoludici a noi noti.

Come definire Pragmata? The Division 3: Nier Space Stranding

Un primo sguardo veloce a Pragmata ci ha fatto subito pensare a Ludens: l’enorme tuta spaziale è davvero simile alla mascotte della Kojima Production. È dunque possibile che il gameplay in qualche modo possa rievocare un Death Stranding? In effetti, se guardato in quest’ottica, l’ambiente abbandonato e il futuro distopico, possono ricordare un’ambientazione analoga al titolo di casa Kojima. Se così fosse, dunque, sarebbe da aspettarsi un gameplay quasi totalmente privo di azione, volto invece a raccontare una storia. Un gioco in cui la narrazione faccia da padrona, mettendo un po’ da parte le tematiche action.

Chiaramente però, questa non è l’unica analogia che possiamo trovare in Pragmata. Abbandonando infatti l’universo di Death Stranding, un altro chiaro punto di riferimento è The Division. Nei primi secondi di trailer, infatti, abbiamo un soldato, in veste futuristica, che si muove cauto per le strade deserte di New York, analizzando ciò che resta attraverso un Echo (chiaro riferimento al titolo di casa Ubisoft).

Gli scenari possono essere dei più disparati. Dopo una catastrofe apocalittica, l’uomo potrebbe aver avuto necessità di abbandonare la Terra, colonizzando il suo satellite più vicino, la Luna. Vista la poca ospitalità di tale pianeta, gli stessi avrebbero potuto dare vita ad un mondo “illusorio”, ricreando nel dettaglio i possedimenti terresti. Qualcosa però, potrebbe essere andato storto, non consentendo più quella vita. La libertà di cui parla l’astronauta a fine video potrebbe proprio riferirsi alla volontà di ritrovare la vita passata sulla Terra. In questo scenario quindi, il gameplay, potrebbe volgersi verso il mondo degli sparatutto in terza persona.

I giocatori “old school” avranno però notato familiarità anche con un noto gioco ambientato nello spazio, Dead Space. La tuta spaziale, i movimenti senza gravità e la voce, ci fanno pensare a Isaac. Non vediamo comparire mostri particolari, ma non possiamo sapere se ce ne siano o meno. Magari, la Terra, è stata abbandonata proprio a causa dell’arrivo di creature aliene e sarà nostro compito impossessarcene nuovamente. Che Pragmata sia un po’ l’erede spirituale della saga EA? Ne avrebbe tutte le carte in tavola. Anche in questo caso, quindi, si parlerebbe di un’anima da sparatutto in terza persona.

Per terminare, un ultimo accenno va fatto a Nier Automata. Anche nel titolo di Yoko Taro, infatti, l’uomo era stato costretto a lasciare la Terra, spostandosi proprio verso la Luna. In quel caso specifico non erano state creature aliene a minare la sopravvivenza umana, ma automi – e qui il collegamento. Se la bambina che abbiamo visto nel trailer di Pragmata fosse un’intelligenza artificiale, le cose potrebbero avere senso. La similitudine potrebbe farci pensare quindi ad una Terra popolata da robot fuori controllo. La libertà di cui si parla potrebbe essere pertanto legata proprio alla riconquista della vita e alla ricostruzione dell’equilibrio tra uomini e macchine. In quest’ottica dunque potremmo pensare a un gioco action RPG, con meccaniche che potrebbero quasi avvicinarsi anche a quelle delle saghe Piranha Bytes.

Purtroppo, al momento, non abbiamo dettagli e possiamo solo supporre e immaginare. Siamo molto interessati allo sviluppo di Pragmata e non vediamo l’ora che qualcosa di più venga reso noto. Per ora, l’unica certezza è che il titolo farà la sua comparsa nel 2022 su PS5, Xbox Series X e Steam.

Se, tra una distopia e l’altra, siete incuriositi dalla fantasia di Nier Automata, ora potete acquistare il gioco a un prezzo speciale. Se, invece, state cercando PS5, la pagina del pre-order è già su Amazon a questo link.

+ Ambientazione suggestiva

+ Molte aspettative su narrazione e gameplay

Quello che possiamo aspettarci dal nuovo titolo di casa Capcom non è scontato. Purtroppo al momento non conosciamo i dettagli e, sopratutto, non abbiamo avuto ancora neanche un piccolo assaggio del gameplay. Lo scenario che può aprirsi è decisamente interessante. Che si tratti di un RPG, di uno sparatutto o di un gioco in cui la narrazione faccia da padrona sul gameplay, sicuramente saprà in qualche modo sorprenderci. Le aspettative sono alte e speriamo di ottenere presto maggiori dettagli.

Voto Recensione di Pragmata - Recensione


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Commento

Quello che possiamo aspettarci dal nuovo titolo di casa Capcom non è scontato. Purtroppo al momento non conosciamo i dettagli e, sopratutto, non abbiamo avuto ancora neanche un piccolo assaggio del gameplay. Lo scenario che può aprirsi è decisamente interessante. Che si tratti di un RPG, di uno sparatutto o di un gioco in cui la narrazione faccia da padrona sul gameplay, sicuramente saprà in qualche modo sorprenderci. Le aspettative sono alte e speriamo di ottenere presto maggiori dettagli.