PlayStation ha acquisito Housemarque, lo studio di Returnal

Manovra di Sony per accaparrarsi lo storico team finlandese

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a cura di Paolo Sirio

PlayStation Studios ha annunciato l'acquisizione di Housemarque, la software house finlandese con cui ha lavorato in esclusiva per anni.

Lo studio scandinavo ha appena sfornato Returnal per PS5, ultimo titolo di una lunga serie realizzati in partnership con Sony.

Il gioco è stato uno dei primi first-party a portare su console meccaniche da roguelite, il che ha contribuito molto alla sua resa next-gen.

Ad entusiasmare è stata inoltre la proposta di un'ambientazione aliena completamente ignota, nella quale i giocatori sono chiamati a scoprire con la sola esplorazione cosa li aspetti.

L'annuncio dell'acquisizione da parte di PlayStation Studios è stata fornita dal responsabile Hermen Hulst su PlayStation Blog, a poche settimane dall'uscita di Returnal.

«Oggi sono entusiasta di dare il benvenuto ad un nuovo membro nella famiglia di PlayStation Studios», ha spiegato Hulst.

L'ex boss di Guerrilla Games ha aggiunto di essere un fan dello studio fin dagli inizi con Super Stardust HD.

L'olandese ritiene che «lo studio abbia un'incredibile visione, capace di creare nuovi giochi memorabili che abbiano una risonanza con la nostra community».

«Questa aggiunta potenzia la forza creativa di PlayStation Studios, e non vedo l'ora di vedere cosa riservi il futuro per Housemarque».

Da un'intervista concessa a Famitsu, apprendiamo che le trattative per un'acquisizione erano state avviate già nel 2020.

Tuttavia, le parti avevano deciso di rinviare il discorso per permettere al team di sviluppo di concentrarsi esclusivamente su Returnal.

In seguito all'acquisizione, lo studio sarà esteso e il suo prossimo gioco «andrà oltre» quanto proposto dall'esclusiva PS5; i ritmi serrati del gameplay saranno però ancora al centro della scena.

Di certo, la buona accoglienza di Returnal ha contribuito in senso positivo a questa manovra da parte di Sony.

Da tempo, secondo rumor, ci sarebbe anche Bluepoint Games - altro studio con cui la casa giapponese collabora da anni - nel mirino, e chissà che quei discorsi non si siano soltanto interrotti per dare spazio a Demon's Souls su PS5.

Un processo simile, cioè l'avvicinamento di software house storicamente già vicine alla realtà PlayStation, era avvenuto con Insomniac Games nel 2019.

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