NVIDIA RTX 3060 dimezzerà la sua potenza se usata per fare mining di criptovalute

NVIDIA ha deciso di separare nitidamente i mercati gaming e mining annunciando che non servirà comprare RTX 3060 per il secondo scopo.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ci sono una valanga di motivazioni, se pensiamo a tutti i perché del fatto che non ci sia modo di mettere le mani con facilità sulle nuove NVIDIA RTX 30, da quando sono state lanciate sul mercato. Complice l'impatto del coronavirus sulle catene produttive, complice una NVIDIA rimasta sorpresa dalla domanda così alta, complice la chiusura forzata dei negozi fisici che ha spinto le vendite online tra le braccia dei bagarini pronti a rivendere le GPU a prezzo maggiorato; e complici, infine, anche coloro che hanno deciso di approfittare delle nuove tecnologie di NVIDIA per lanciarsi su Ethereum e fare mining di criptovalute.

Per evitare che i miner, che si dotano di macchine potentissime per "accaparrarsi" criptovaluta, continuino a loro volta a destinare al mercato delle GPU da gaming le loro attenzioni, rendendo ancora più complicata la ricerca di una nuova scheda grafica ai gamer, NVIDIA ha deciso di muoversi in modo netto.

La sua nuova RTX 3060, infatti, sarà in grado di riconoscere gli algoritmi di mining e, qualora stesse venendo utilizzata a questi scopi, dimezzerebbe la sua potenza. In questo modo il produttore vuole scoraggiare del tutto le attenzioni dei miner – e anche quelle dei bagarini che vorrebbero portarsi a casa la GPU per rivenderla tanto ai miner quanto ai videogiocatori.

Per chi andrà a caccia di criptovaluta, allora, arriveranno dei prodotti dedicati di NVIDIA, simili alle Pascal P10X visti in precedenza, che avranno un «basso valore per la rivendita», come precisato dal sito specializzato VideoCardz, perché non avranno né driver né output display. Insomma, così come la RTX 3060 sarà inutile ai miner, così le nuove schede dedicate ai miner, battezzate CMP HX e nemmeno definibili come vere e proprie "schede video" perché senza output, saranno del tutto inutili ai videogiocatori.

Distinguendo e suddividendo il mercato, così, NVIDIA spera di ovviare a questa problematica. Rimaniamo invece in attesa di scoprire quando riuscirà ad aumentare le disponibilità, a prescindere dai miner: nei mesi scorsi la compagnia aveva affermato di essere al lavoro per produrre più GPU nel minor tempo possibile, ma ora come ora le sue nuove RTX sono ancora introvabili, proprio come le nuove console PS5 e Xbox Series X.

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