Nintendo: preferiamo rinviare i giochi che costringere gli sviluppatori al crunch

Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, parla del problema del crunch e di come lo affronta Nintendo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Il crunch è un problema del quale ci siamo ritrovati spesso a parlare sulle nostre pagine, con testimonianze da parte degli sviluppatori e prese di coscienza da parte delle aziende. La più recente è stata CD Projekt RED, che ha dichiarato autonomamente di aver preso l’impegno di migliorare i ritmi di lavoro dei suoi dipendenti, per il futuro. Solo negli ultimi mesi, però, hanno fatto parecchio parlare anche i casi di BioWare e quelli di Rockstar.

Sulla questione si è ora espressa anche Nintendo, che all’E3 ha annunciato il rinvio del suo Animal Crossing: New Horizons al 2020. Il motivo? Proprio cercare di evitare di sovraccaricare gli sviluppatori, costringendoli a orari da crunch.

A parlare della questione è stato il neo-presidente di Nintendo of America, Doug Bowser, ai microfoni dei colleghi statunitensi di IGN. Il dirigente, infatti, ha voluto ricordare che «uno dei nostri punti chiave è far sorridere le persone, ne parliamo in continuazione, fa parte della nostra visione. È la nostra missione, dovrei direi. E, per noi, è una cosa valida anche per i nostri dipendenti. Dobbiamo accertarci che i nostri dipendenti abbiano un buon equilibrio tra vita e lavoro.»

A questo punto, Bowser ha parlato apertamente del caso Animal Crossing: «uno di questi esempi sta nel fatto che non faremo uscito un gioco sul mercato fino a quando non sarà pronto. Abbiamo appena citato un esempio di questo in Animal Crossing. per noi è molto importante che nel nostro mondo ci sia un equilibrio, è una cosa di cui siamo molto orgogliosi

Le parole del presidente sono per fortuna l’ennesima conferma che le compagnie sono più attente al problema rispetto al passato – probabilmente, anche grazie all’evoluzione dei media del settore, che danno ampio spazio alle segnalazioni da parte degli sviluppatori sottoposti a pratiche lavorative non salutari.

«Dal nostro punto di vista, è ovvio che la community sia appassionata, che sia quella che ci mette la voce. Ma, in tutto questo, dobbiamo anche accertarci che tutti noi, come industria, trattiamo questo argomento» ha concluso Bowser – che si presenta decisamente più gentile e comprensivo della sua controparte videoludica!

Animal Crossing: New Horizons è slittato al prossimo anno nonostante, inizialmente, fosse previsto come in uscita nel 2019. Per tutti gli approfondimenti sul gioco, fate riferimento alla nostra scheda dedicata.

Fonte: IGN USA