Molestie in Ubisoft, Guillemot si scusa (e si prepara a ribaltare la compagnia)

Yves Guillemot, CEO e proprietario di Ubisoft, si è espresso con i dipendenti sui recenti casi di molestie che hanno scosso la compagnia transalpina

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Nelle scorse settimane Ubisoft è stata sotto riflettori che vorremmo non fossero mai necessari, quando numerosi dipendenti hanno segnalato di aver subito casi di molestie sessuali e abusi sul lavoro. Le denunce di questi membri della compagnia transalpina hanno svelato un grosso problema anche nella gestione dei casi che venivano effettivamente segnalati, al punto che Serge Hascoët ha rassegnato pochi giorni fa le sue dimissioni, a ridosso dell’evento Ubisoft Forward.

In quell’occasione, il CEO Yves Guillemot non si era espresso sul caso, con una nota che spiegava che il video della presentazione fosse stato registrato prima dell’esplosione dello scandalo. Apprendiamo, invece, che il dirigente ha diramato un video privato per gli oltre 18.000 dipendenti di Ubisoft in tutto il mondo, nel corso del quale si scusa per questi comportamenti verificatisi nel luogo di lavoro e promette misure radicali per evitare che questi comportamenti tossici possano nuocere ai dipendenti.

Nel video, che il sito francese Numerama ha avuto da diverse fonti, Guillemot si dice «molto dispiaciuto» per l’accaduto e ringrazia i dipendenti che hanno avuto il coraggio di far emergere i diversi casi. Subito dopo, il dirigente anticipa che «prenderemo numerose misure per migliorare Ubisoft» e spiega che la compagnia si affiderà ad agenzie di consultazione esterna per compilare dei sondaggi utili a valutare i comportamenti sul lavoro. Inoltre, ci sarà un dipartimento preposto alla «cultura del posto di lavoro» e sarà istituito un sistema di “allerta aziendale”. Non è tutto: Ubisoft metterà anche in piedi un centro di supporto per le vittime di molestie, che consentirà loro di essere in contatto diretto con psicoterapeuti specializzati. Anche in questo caso, si tratterà di specialisti esterni a Ubisoft, in maniera tale che i dipendenti si sentano liberi di parlare di atteggiamenti problematici che hanno subito.

Guillemot ha anche aggiunto che «tutti i dipendenti dovranno seguire un corso per prevenire le molestie e la discriminazione», che l’azienda si occuperà di organizzare. Oltretutto, questi corsi saranno più intensi per chi ha una posizione dirigenziale.

Il presidente ha poi sottolineato che «riorganizzeremo del tutto il dipartimento delle risorse umane». Dal momento che alcune segnalazioni non hanno trovato il supporto che speravano, a loro tempo, Guillemot non vuole ripetere l’errore: «ammetto che, in passato, non abbiamo avuto la giusta prontezza per rispondere di fronte ad alcuni problemi. Metteremo in moto nuovi strumenti, in maniera tale che il reparto HR (risorse umane, ndr) possa essere più indipendente e avere maggior influenza.»

In questo, Ubisoft si sta facendo aiutare da Accenture, consulente esterno che sta studiando il caso delle molestie sul posto di lavoro, e che darà il suo report su quanto emergerà a settembre prossimo. A questo, si affianca un questionario specifico, dove i dipendenti sono chiamati a rispondere a domande come “hai mai assistito a casi di molestie sul posto di lavoro?”“sei mai stato vittima di commenti sessisti, di molestie sessuali, di aggressioni” e altri interrogativi che vanno dritti al punto. Guillemot afferma che già oltre 9.000 dipendenti hanno compilato il questionario, «ma ce ne servono di più.»

Non possiamo che sperare che queste misure possano contribuire a garantire a tutti i dipendenti di Ubisoft un futuro ambiente lavorativo sereno, scoraggiando e isolando coloro che manifestano comportamenti discriminatori, tossici e predatori.

Fonte: Numerama

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