L'ex espansione di Assassin's Creed sta per uscire dall'ombra (dopo 8 anni)

L'ambizioso titolo piratesco potrebbe mostrarsi molto presto.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Lo sviluppo di Skull & Bones è iniziato nel 2013, come espansione multiplayer di Assassin's Creed IV: Black Flag da rilasciare come aggiornamento post-lanci.

Tuttavia, l'espansione si è poi slegata dalla serie regolare degli assassini, trasformandosi in uno spin-off in stile MMO con il titolo provvisorio di Black Flag Infinite, prima di cambiare definitivamente nome e identità.

Il gioco a tema piratesco è stato poi mostrato al mondo all'E3 2017, tornando un anno dopo con una seconda demo che ne evidenziava le potenzialità, per poi sparire nel nulla.

Anche di recente Ubisoft ha confermato che Skull & Bones non vedrà la luce molto presto, essendo stato nuovamente slittato.

Quattro grandi ritardi in soli tre anni non sono poca cosa, anche se Skull & Bones potrebbe presto uscire dall'angolino in cui è stato relegato, in attesa di tempi migliori.

Ubisoft ha infatti confermato a Kotaku che il gioco avrebbe superato la fase Alpha, cosa questa che potrebbe anticipare un nuovo reveal nei prossimi mesi.

«Il team di Skull & Bones è orgoglioso del lavoro svolto sul progetto, la produzione ha appena superato l'Alpha e non vede l'ora di condividere maggiori dettagli quando sarà il momento», ha reso noto la compagnia d'oltralpe.

E ancora, «qualsiasi speculazione infondata sul gioco o sulle decisioni prese serve solo a demoralizzare il team che sta lavorando molto duramente per sviluppare un nuovo e ambizioso franchise che sia all'altezza delle aspettative dei nostri giocatori.»

«Nell'ultimo anno, abbiamo apportato modifiche significative alle nostre politiche e processi creativi, al fine di mettere in piedi un ambiente di lavoro sicuro e più inclusivo, oltre a consentire ai nostri team di creare giochi che riflettono la diversità del mondo in cui viviamo», ha concluso Ubisoft.

Il budget impiegato nella lavorazione avrebbe raggiunto inoltre la notevole cifra di 120 milioni di dollari, tanto che Ubisoft avrebbe anche stretto un accordo con il governo di Singapore per aiutarli nel completamento dello sviluppo.

Si tratterebbe quindi di un segnale molto importante da parte del publisher, visto che proprio pochi giorni fa il sindacato Solidaires Informatique avrebbe fatto causa al colosso francese, accusando la compagnia di aver tollerato molestie all’interno dei suoi uffici.

Ad ogni modo, proprio ieri Ubisoft ha annunciato un nuovo free-to.play piuttosto interessante, che promette di dare del filo da torcere a Call of Duty Warzone.

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