Immagine di Eastward | Recensione - Un improbabile viaggio verso il futuro
Recensione

Eastward | Recensione - Un improbabile viaggio verso il futuro

Alla scoperta di una gradevole avventura in stile anni '90.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Eastward
Eastward
  • Sviluppatore: Pixpil
  • Produttore: Chucklefish
  • Piattaforme: PC , SWITCH
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 2020

L'iniziativa The Game Festival, inaugurata grazie a una collaborazione tra The Game Awards e Steam nel 2019, ha permesso a utenti e addetti ai lavori di provare in anteprima per un periodo limitato tanti progetti interessanti ancora in lavorazione, provenienti da studi di sviluppo indipendenti. Uno di questi, che tra i primi titoli proposti era riuscito a catturare in particolare la nostra attenzione, era stato Eastward, un gioco che, come abbiamo avuto modo di raccontarvi nella nostra anteprima, ha uno stile grafico ispirato fortemente dall'animazione tipica degli anni '90.

La nostra prova era però durata pochi minuti ed eravamo più che consapevoli di aver visto soltanto una piccola parte di ciò che questa particolare avventura, sviluppata da Pixpil e pubblicata da Chucklefish, avrebbe potuto offrire ai suoi giocatori: per questo motivo siamo stati felici di aspettarne pazientemente il lancio, per scoprire più approfonditamente tutte le meccaniche di gameplay non presenti all'interno della demo.

Dopo essere stato rinviato di un anno, a causa dell'attuale pandemia in corso, fra pochissimi giorni Eastward arriverà ufficialmente su PC e Nintendo Switch.

E siamo ben contenti di sottolineare che questo titolo ha mantenuto lo stesso feeling che ricordavamo dalla nostra prima prova, pur dimostrando allo stesso tempo di essere diventato un prodotto ancora più ambizioso: nonostante le chiare ispirazioni a serie videoludiche come Mother e The Legend of Zelda, possiede infatti delle ottime idee che lo rendono un videogioco unico nel suo genere, capace di brillare di luce propria.

Una strana coppia

L'ambientazione di Eastward si presenta fin da subito come un mondo post-apocalittico in rovina a causa di una misteriosa calamità, chiamata Miasma: questa misteriosa nube di colore nero sta per tornare ed è pronta a distruggere nuovamente ogni città e tutti coloro che le abitano.

La storia seguirà due improbabili eroi, il minatore John e la misteriosa ragazzina dai poteri magici Sam, che dopo aver vissuto per tutta la vita sottoterra, apparentemente lontano dai pericoli, saranno costretti ad avventurarsi nel mondo esterno, intraprendendo un viaggio con bizzarri amici alla scoperta della verità sull'apocalisse – cercando allo stesso tempo di capire cosa successe realmente tanti anni fa e come impedire un nuovo disastro..

L'aspetto affascinante della narrazione è la sua atmosfera da «slice of life» tipica delle animazioni giapponesi: nonostante non venga mai nascosto agli occhi del giocatore che l'apocalisse è incombente, dal punto di vista dei nostri protagonisti ci sarà sempre un senso di meraviglia alla ricerca del nostro posto nel mondo e alla scoperta dei suoi abitanti.

Questi dialoghi, che sono sicuramente tra i più riusciti del gioco, cercano allo stesso tempo di nascondere quello che, purtroppo, è uno degli aspetti che avrebbe meritato maggiore attenzione da parte del team: la storia stessa.

L'impressione che abbiamo avuto costantemente, fin dai primi istanti in cui abbiamo iniziato la nostra partita, è infatti che la trama si «sblocchi» improvvisamente, facendo avanzare non appena servirà allo scopo la storia dei personaggi del gioco, senza però che venga approfondita con la giusta attenzione.

Il risultato è che alcune scene emozionanti non sono riuscite a colpirci come avremmo voluto, proprio perché c'è spesso la sensazione straniante di essersi persi qualche passaggio che viene semplicemente implicato e mai narrato adeguatamente. I personaggi infatti risultano carismatici al punto giusto, ma solo in pochissimi casi riteniamo che la loro evoluzione sia stata gestita in un modo che lasciasse il giusto impatto.

Considerando che i dialoghi, in lingua inglese, rappresentano la maggior parte dell'esperienza di questa avventura, siamo rimasti dunque dispiaciuti da queste piccole mancanze, che non ci hanno fatto apprezzare a dovere il background narrativo.

Tale atmosfera verrà mantenuta durante tutto il gameplay del gioco grazie anche alla presenza di divertenti minigiochi che ne spezzeranno adeguatamente il ritmo, come la possibilità di giocare a baseball o addirittura attraversare intere aree senza farsi notare dai nemici, come nei migliori giochi stealth.

Inoltre, c'è una particolare attività secondaria non obbligatoria che avrete la possibilità di riprendere spesso durante la vostra avventura ed è la possibilità di giocare a un JRPG vecchia scuola chiamato Earth Born. Questo minigioco in 8-bit è chiaramente ispirato ai giochi di ruolo tipici dell'era Famicom, prendendo particolare spunto dalla serie Dragon Quest: la sua particolarità è che utili oggetti in-game, come pozioni e potenziamenti, potranno essere ottenuti tramite le macchine Gachapon presenti in-game, che vi permetteranno di ottenere PixBall con all'interno riproduzioni dei mostri del gioco, ognuno dei quali è associato a uno strumento.

In due si va più lontano

Eastward presenta uno stile grafico a 16-bit ben fatto, richiamante in particolar modo la serie Earthbound per il suo character design ed un gameplay ispirato alla serie The Legend of Zelda: si tratta infatti di un action-adventure in 2D con alcuni puzzle da risolvere.

Nonostante la possibilità di controllare due personaggi, gli scontri saranno gestiti quasi interamente da John, che potrà utilizzare la sua fidata padella e altre armi che si sbloccheranno nel corso dell'avventura, come una pistola a corto raggio e un lanciafiamme. Sarà inoltre possibile utilizzare le bombe, oltre che per sconfiggere i nemici, anche per sbloccare passaggi nascosti e indicati da alcune crepe presenti sul muro, esattamente come nella famosa serie Nintendo, e per l'attivazione di particolari interruttori, assicurandosi però di lanciarle nella direzione giusta.

Una particolarità del gameplay è infatti che muoversi in direzione dei mostri avversari non sarà sufficienti: i giocatori dovranno puntare col mirino esattamente dove vorremo che John infligga i suoi colpi. Sebbene sia necessario abituarsi a questa particolare meccanica per i combattimenti, dato che ciò non li rende facilmente intuitivi, la possibilità di indirizzare i nostri attacchi è stata studiata per rendere più facile il puzzle solving: spesso infatti sarà necessario indirizzare accuratamente le nostre bombe nella direzione giusta.

Questa meccanica è valida anche per Sam, che oltre a saper entrare in piccoli corridoi potrà utilizzare i suoi poteri speciali, che le permetteranno di sparare bolle di energia utili per attivare alcuni congegni o per paralizzare i nemici. Proprio questa sua abilità secondaria è in grado di rendere la maggior parte degli scontri eccessivamente facili, dato che basterà paralizzare i nemici e colpirli ripetutamente con la padella per finirli.

Questo stratagemma non funzionerà contro i boss finali dei livelli, ma anche senza abusare di queste meccaniche non abbiamo riscontrato alcuna reale difficoltà nello sconfiggerli, dato che basterà osservare i loro movimenti per capire come sfruttare al meglio le loro debolezze. Paradossalmente, proseguendo la nostra avventura i boss diventeranno sempre più facili, dato che avremo una maggiore quantità di vita e armi sempre più potenti per gestire ogni situazione. Discorso diverso invece per i nemici standard, che diventeranno sempre più difficili da contrastare, pur non rappresentando quasi mai una reale minaccia.

Il fatto che ci siano diversi enigmi da risolvere non dovrebbe scoraggiare alcuni utenti, dato che la maggior parte di essi ci spingerà semplicemente ad utilizzare uno dei nuovi strumenti appena ottenuti. Eastward stimola i giocatori ad apprendere fin da subito le abilità dei suoi personaggi: sarà spesso necessario separarli e fare in modo che si aiutino a vicenda.

Durante queste sezioni bisognerà fare attenzione a non lasciare i personaggi in zone pericolose: la barra della vita è condivisa ed ogni colpo subito ci porterà più vicini al game over. Le difficoltà maggiori potrebbero arrivare verso una delle fasi finali dell'avventura, quando gli utenti saranno costretti a completare un rompicapo nel più breve tempo possibile, pena il dover ricominciare da capo.

Abbiamo apprezzato particolarmente tutti gli enigmi presenti, ben disegnati e mai eccessivamente punitivi: non daranno mai la sensazione di interrompere forzatamente la vostra avventura.

Guardare con speranza al futuro

Le armi di John potranno essere migliorate nel corso dell'avventura, aumentandone danni e capacità di munizioni: per farlo sarà necessario recarsi in uno degli appositi negozi del gioco e spendere la giusta quantità di sale (la moneta del gioco) e di alcuni oggetti rari chiamati "parti".

Dato che sarà molto difficile riuscire a potenziare ogni singolo equipaggiamento, sarà importante capire fin da subito quali sono i potenziamenti migliori per portare a termine gli scontri più impegnativi. Per quanto riguarda invece la padella, che si potenzierà in automatico non appena saranno raggiunti determinati punti chiave della storia, quest'arma decisamente poco convenzionale potrà essere utilizzata anche per quello che è il suo scopo principale nella vita di tutti i giorni: cucinare deliziosi pasti utilizzando ingredienti di dubbia provenienza.

Nonostante ci sia infatti la possibilità di acquistare cibo già pronto in determinati negozi, si otterranno migliori effetti realizzando ricette specifiche, che sbloccheremo sperimentando con i tanti oggetti a nostra disposizione. Una volta iniziata la nostra esplorazione di un livello, ci saranno poche possibilità di poter curare le proprie ferite se non utilizzando i pasti conservati nel nostro inventario.

Sarà dunque importante essere sempre preparati a cucinare il più possibile, assicurandosi di avere sempre abbastanza ingredienti a disposizione prima delle battaglie finali. Dovrete inoltre sperare di avere fortuna con la slot machine che apparirà dopo la selezione degli ingredienti: un buon risultato renderà i vostri pasti ancora più deliziosi, con effetti secondari e cure potenziate.

Per poter salvare la partita si dovrà invece necessariamente aprire un frigorifero parlante, presenti solitamente in città o verso la fine di un dungeon: nel caso dovessimo però soccombere prima di averlo raggiunto, ripartiremo da un checkpoint automatico che ci riporterà all'inizio dell'ultima area attraversata. Tenuto conto della presenza di questi punti di controllo invisibili, avremmo gradito la possibilità di poter effettuare salvataggi rapidi, così da non costringere i giocatori ad attraversare interi livelli prima di poter sospendere la partita.

L'esplorazione stessa richiederà spesso ai giocatori di fare backtracking, riprendendo la struttura tipica dei metroidvania, con l'unica eccezione della parte iniziale in cui tale azione avverrà in automatico: soltanto in una particolare sezione del gioco ci sarà la possibilità di usare un treno per facilitare il lavoro, funzionalità che però non sarà più presente durante l'avventura.

Pur trattandosi di un titolo non particolarmente pesante da gestire, trattandosi di un gioco in pixel art, riteniamo necessario sottolineare che abbiamo riscontrato alcuni bug e cali di frame rate durante le battaglie più intense del gioco: questo potrebbe renderle più frustranti del necessario, tenuto conto della necessità di mirare e colpire i nemici al momento giusto.

Un errore in particolare ci aveva costretto a riavviare un livello tramite l'apposita opzione nel menù, solitamente pensata nel caso gli utenti si ritrovino incastrati in un puzzle senza vie di fuga. Nonostante gli sviluppatori abbiano voluto essere previdenti con tale opzione, vogliamo sottolineare che grazie a un particolare bonus i giocatori saranno sempre in grado di ricaricare con buona costanza munizioni e bombe, proprio per rendere impossibile tale eventualità.

Vogliamo sottolineare anche la bontà della colonna sonora composta da Joel Corelitz, che in precedenza aveva collaborato anche a Death Stranding, anch'essa squisitamente 16-bit. Sebbene il loop delle stesse non sia stato implementato nella maniera migliore, le tracce implementate riescono a descrivere immediatamente le personalità dei personaggi a esse associate, con musiche che rimarranno nella vostra testa anche dopo aver terminato l'avventura principale, dalla durata complessiva di circa 22-23 ore.

I livelli del gioco presentano però tantissimi segreti da scoprire, al punto che per determinati giocatori l'avventura potrebbe durare anche dalle 27 alle 30 ore. Tuttavia, segnaliamo che non sarà possibile esplorare nuovamente città già abbandonate, né potrete sbloccare una modalità New Game+, difficoltà aggiuntive o qualunque altro bonus che possa incentivare la rigiocabilità. Per i giocatori che mirano a completare ogni avventura al 100% sarà dunque necessario prestare molta attenzione ad ogni singolo elemento, per non rischiare di vedere compromessi i propri sforzi.

Versione recensita: PC

Se volete recuperare un'altra apprezzata produzione di Chucklefish, potete acquistare la Deluxe Edition di Wargroove a un prezzo speciale su Amazon.

Voto Recensione di Eastward - Recensione


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Lo stile grafico è azzeccato e ispirato

  • Colonna sonora memorabile e molto gradevole

  • Gli enigmi sono ben studiati e divertenti

Contro

  • I combattimenti sono troppo semplici

  • Qualche bug e calo di frame rate di troppo

  • La rigiocabilità è quasi nulla

Commento

Nonostante tragga molta ispirazione da alcuni leggendari franchise videoludici, Eastward è un titolo che possiede un grande fascino e che riesce a brillare di una luce propria, visibile in ogni singolo momento del gioco. Alcuni limiti in sede di progettazione, tra i quali segnaliamo combattimenti troppo semplici e alcuni difetti di ottimizzazione, purtroppo impediscono a questo titolo di diventare un grande classico, ma riteniamo si tratti di un viaggio rilassante e divertente che vale la pena di compiere per i grandi appassionati degli action adventure in 2D.
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