Cyberpunk 2077, attacco durissimo del director di Ori: "bugiardi"

Ce n'è anche per No Man's Sky, Peter Molyneux e la stampa

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a cura di Paolo Sirio

Il director di Ori and the Will of the Wisps Thomas Mahler ha sferrato, sul forum ResetEra, un durissimo attacco nei confronti di No Man's Sky e Cyberpunk 2077.

In particolare, come documentato da VGC, Mahler ha attaccato i creatori Sean Murray e CD Projekt RED, accusandoli di aver venduto fumo per anni salvo poi arrivare con prodotti molto diversi, e peggiori, ai rispettivi lanci.

Una strategia che, secondo il CEO di Moon Studios, sarebbe stata avviata in origine dal padre di Fable, Peter Molyneux.

Tutti e tre sono stati definiti "snake oil salesmen", un'espressione inglese con cui si additano generalmente gli imbonitori che usano ogni strumento di marketing per strappare denaro e vendite ai propri clienti, nonché «bugiardi e persone che non si fanno problemi ad ingannare apertamente gli altri».

«È iniziato tutto con Molyneux. Lui era il maestro dell'"invece di dirvi cosa sia il mio prodotto, fatemi soltanto impazzire su quello che penso potrebbe essere e farvi eccitare! Questo era ok, fino a quanto non davi soldi e vedevi che il gioco non era nulla di quello per cui Peter stava spargendo hype», ha spiegato Mahler.

Sean Murray e Hello Games avrebbero seguito quegli stessi passi, con un gioco «costruito sulle bugie» come il titolo esplorativo sci-fi:

«Fino a pochi giorni prima del lancio di No Man's Sky, [Murray] alzava le aspettative su un multiplayer chen on esisteva neppure ed era fin troppo felice di far pensare alla gente che No Man's Sky fosse "Minecraft nello spazio", dove potevi letteralmente fare tutto».

Il multiplayer, per la cronaca, è stato integrato anni dopo il day one con un aggiornamento gratuito; il gioco ha avuto una roadmap incessante di update che ha fondamentalmente terminato il giro delle promesse fatte sin dal day one originale soltanto nel 2020.

No Man's Sky e Cyberpunk 2077 sono stranamente legati a doppio filo dai loro lanci complicati, tant'è vero che, all'uscita dell'ultimo gioco degli autori di The Witcher 3 Wild Hunt, il primo è diventato trending su Twitter. 

Ce n'è infine anche per CD Projekt, che «ha preso spunto da quello che ha funzionato per Molyneux e Murray, e ci ha fatto delle assolute follie. I giocatori erano portati a credere che [Cyberpunk 2077] sarebbe stato "GTA sci-fi in prima persona". Cosa c'è da non amare in questo?».

La querelle legata allo shooter RPG di CD Projekt è dovuta principalmente allo stato delle versioni per PS4 e Xbox One, che una prima ondata di fix ha faticato, almeno sinora, a portare ad un livello di qualità accettabile.

«Ogni video distribuito da CDPR è stato attentamente realizzato per creare un'immagine nelle menti dei giocatori che era insanamente entusiasmante. Si sono fermati giusto prima di dire che questa cosa avrebbe curato il cancro. Questa strategia ha portato ai sensazionali 8 milioni di pre-order».

Mahler sente che parte della colpa per questi processi siano da attestarsi a giocatori e giornalisti che scelgono di «fidarsi e persino perdonare».

«Saremmo ad un punto migliore se i giocatori e specialmente la stampa del gaming guardasse alle cose con un po' più di occhio critico anziché soltanto abboccare all'hype».

No Man's Sky e Cyberpunk 2077 sono stati tra i protagonisti di un nostro recente articolo sui "giochi in pausa" e sui ritorni che sono consentiti dalla moderna industria dei videogiochi, che fa un ampio ricorso ad aggiornamenti contenutistici e patch in corsa.

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