Australia, nuovi accertamenti sulle loot-box come gioco d'azzardo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Le loot-box fanno ancora parlare di sé: l’Environment and Communications Reference Committee ha infatti comunicato al Governo dell’Australia di prendere in analisi la questione di questi acquisti in-game, che sono ritenuti psicologicamente assimilabili al gioco d’azzardo.

microtransazioni

La notizia arriva dopo un report di ben novanta pagine curato dalla commissione, che ha indagato sulla questione per cinque mesi raccogliendo testimonianze ed esempi sul caso. Cià che ne è emerso è che le loot-box non possono essere considerate “un’entità omogenea”, ragion per cui ogni normativa dovrà tenere conto delle sfaccettature del fenomeno.

Emerge anche che le dinamiche delle loot-box sono però affini, nei criteri psicologici, a quelle innescate dal gioco d’azzardo: per questo motivo, si rende necessario approfondire la questione nelle opportune sedi.

Attendiamo di scoprire in che modo evolverà la questione e se ci saranno provvedimenti e regolamentazioni simili a quelle a cui abbiamo assistito nella regione del Benelux dopo la polemica per Star Wars: Battlefront II.

Fonte: GamesIndustry